La dieta mediterranea come le Dolomiti Pari dignità per tutti i patrimoni Unesco

05 maggio 2016 | 11:57
I beni Unesco, materiali e immateriali, avranno pari dignità di legge con il diritto a usufruire delle risorse che lo Stato prevede per i tesori con il sigillo dell'organizzazione internazionale. Ecco quindi tutto il patrimonio italiano Unesco godere di benefici e privilegi nonché salvaguardia grazie ai finanziamenti italiani ed europei. Tra i beni immateriali tutelati, i Gigli di Nola, la dieta mediterranea, l'opera dei pupi siciliani, la vite ad alberello di Pantelleria, il canto a tenore dei pastori sardi, l'arte del violino di Cremona.



Per la loro "pari dignità", l'ok ieri dalla commissione Cultura della Camera, che ha votato in sede legislativa, rendendo superfluo l'ulteriore passaggio per l'assemblea di Montecitorio del testo unificato - una legge nella quale sono confluite le due proposte di Paolo Russo, deputato di Forza Italia, e Alessandro Mazzoli, deputato Pd. Adesso tocca al Senato, nel frattempo ci si augura l'iter possa concludersi in tempi brevi. È un importante traguardo, che non mancherà di arrecare benefici anche all'arte della pizza, unica candidata italiana ad ottenere l'ambito sigillo dell'Unesco nel 2016.

«Una norma importante - ha sottolineato Paolo Russo - che valorizza le nostre radici e la nostra storia». «Una norma - specifica Alessandro Mazzoli - che consentirà di costruire una programmazione per la salvaguardia di tutto il nostro patrimonio Unesco, grazie al milione e 300mila euro stanziato per i beni tutelati dall'organismo internazionale, cui si aggiungono altri 800mila euro di fondi dal ministero dei Beni culturali e turismo».



«Grazie all'approvazione di questa legge - ha spiegato Massimiliano Manfredi, deputato Pd tra i firmatari della proposta di Mazzoli - vi è un'innovazione storica e ai beni immateriali saranno riconosciuti gli stessi strumenti e possibilità dei beni materiali, attuando così una riforma attesa da oltre un decennio. Inoltre, grazie all'impegno del ministero verrà garantito quasi il raddoppio dei fondi, consentendo a tutti i beni materiali ed immateriali riconosciuti dall'Unesco presenti e futuri di poter godere di una legislazione e corsia preferenziale straordinaria per i finanziamenti italiani ed europei».

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Alberto Lupini


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