I Maestri raccontano... Capire la mixology attraverso gli occhi di Fernando Brito

Fernando Brito, figura autorevole nella mixology portoghese, dice la sua sull'importanza delle materie prime e delle nuove tecniche in Portogallo, del ruolo di AB Portugal e sulla prospettiva futura del turismo nel paese

25 marzo 2024 | 13:30
di Fabio Di Pietro

La grande fortuna di muoverci per il mondo è quella di sfruttare l’occasione per incontrare i membri del 5 Hats Taste Club, che non sono solo semplici buyer ma anche grandi istituzioni e guru del proprio settore.

Sono stato ad Estoril per una masterclass dedicata a Roteglia1848 e rivolta a professionisti e buyer della miscelazione portoghese; il mio sorriso è dato dal fatto che ho potuto condividere la direzione della masterclass con un mostro sacro del bere miscelato in Portogallo ma, sopratutto, una bella persona: Fernando Brito.

Arrivato al luogo della masterclass, la EHT di Estoril (una delle più importanti accademie professionale del turismo in Europa) si ha il tempo di chiacchierare e di passeggiare, ingannando l’attesa. Ho l’opportunità quindi di potergli rivolgere delle domande.

Fernando Brito, il punto di vista di un guru della mixology inernazionale

Quando ti innamori del mondo della mixology?
Mi sono innamorato molto presto del mondo della mixology, perché all'età di 15 anni, durante le mie vacanze estive, ho iniziato a lavorare in un bar come bar back, e da quel momento non mi sono più fermato.

Mi piace porre questa domanda ai grandi maestri chef o ai bartender perché apre davvero a tante riflessioni: quanto è importante per te la ricerca delle materie prime e cosa è importante per te in un ingrediente di una ricetta?
La materia prima è la più importante per il risultato delle nostre creazioni “cocktail”, i prodotti di alta qualità restituiscono bevande migliori degli altri: per questo scelgo con criterio i miei prodotti, e, in alcuni casi, creo le mie puree, sciroppi, amari, con materie prime che seleziono all’origine.

Se dovessi spiegare ad un italiano qual è il tratto distintivo della filosofia della miscelazione in Portogallo, cosa diresti?
I migliori baristi portoghesi stanno sviluppando tutte le nuove tecniche di mixology avanzata e stanno utilizzando tutti i nuovi prodotti molecolari per aumentare l'arte del bartending, questa è una caratteristica che sta emergendo.

Sei un guru della miscelazione europea: quali sono i punti chiave che non sono cambiati da quando hai iniziato ad oggi e cosa ha rivoluzionato la mixology del continente, secondo te?
Non posso dire di essere un guru (sorride), ma sto facendo tutto quello che posso per essere il migliore, anche se non ci riesco, il mio obiettivo è  puntare sempre in alto. Quando ho iniziato a lavorare come barista usavo prodotti classici, mentre oggi tutto è cambiato: al posto dei baristi ora abbiamo dei mixologist, che creano i propri prodotti fatti in casa e utilizzano prodotti molecolari, come addensanti, coloranti metallici (oro, argento, ecc), agenti gelificanti, ghiaccio secco, azoto liquido..

La tua grande passione è anche AB Portugal di cui sei presidente: con questa associazione hai anche chiaramente la possibilità di poter percepire l'andamento del settore turistico nel tuo Paese, come vedi il futuro del turismo in Portogallo?
Il Portogallo è una grande destinazione turistica e il bel tempo, le spiagge, i monumenti e la gastronomia contribuiscono a questo successo; e i baristi portoghesi sono allo stesso alto livello. L'Associazione Baristi Portoghesi, organizza diverse competizioni per aumentare il livello dei nostri professionisti e per offrire un servizio all’altezza delle aspettative del turista.

Purtroppo il tempo delle chiacchiere è finito, la sala si riempie e si alza il sipario. Da amico, Fernando ritorna alla sua autorevolezza con un “andiamo” che mi fa capire quanto ancora oggi si diverta a fare quello che fa: ovvero a trasmettere la conoscenza ai nuovi talenti. Il suo grande sorriso durante tutta la masterlcass è la conferma del mio pensiero.

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Alberto Lupini


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