I cuochi avvicinano Conte e Salvini: tutti pronti a sostenere la ristorazione

Alla consegna del "Collare Collegium Cocorum" della Federazione italiana cuochi, i due leader politici si sono trovati d'accordo sulla necessità di sostenere in tutti i modi bar e ristoranti in questa delicata fase . Tra i premiati con il prestigioso riconoscimento, anche il direttore di Italia a Tavola, Alberto Lupini

13 dicembre 2021 | 19:31

La Federazione italiana cuochi ha premiato oggi a Roma gli chef, che lavorano in Italia e all'estero nella ristorazione da più di 25 anni, con il "Collare Collegium Cocorum". Un momento cruciale perchè anche diversi politici di spicco hanno ricevuto il riconoscimento, utile a confrontarsi sul complicato momento del settore della ristorazione, in rampa di lancio per ripartire ma sempre con le antenne dritte timorose di ricevere avvisi di chiusura, causa pandemia.

Patto Conte-Salvini

La politica italiana ha colto questa occasione per stringersi attorno ai professionisti del settore con un unico impegno: sostenere tutti coloro i quali lavorano nei pubblici esercizi. Dal leader del M5S, Giuseppe Conte a quello della Lega, Matteo Salvini, passando per il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta ognuno ha promesso il proprio contributo per aiutare bar e ristoranti, portando nelle aule del Governo la richiesta di certezze, sostegno, valorizzazione.

Ai ristoratori la responsabilità del controllo

I fatti, tuttavia, sono sempre molto distanti dalle parole e, soprattutto, bisogna capire a fondo la situazione del settore. Ecco perchè tra gli interventi più incisivi ci sono stati quelli del direttore di Italia a Tavola, Alberto Lupini e del presidente di Fipe, Lino Stoppani entrambi, tra l'altro, premiati anch'essi con il collare d'argento. «Il vero tema di oggi - ha spiegato Lupini - è sensibilizzare i gestori dei locali pubblici al rigoroso rispetto delle norme anti-Covid, su tutto il controllo del Green pass ai clienti. Ne va della credibilità del settore e, di conseguenza, dell'umore di un Paese intero. Non si può negare che l'aria di ottimismo che si è respirata fino ad ora non sia merito soprattutto di bar e ristoranti che, a pieno regime, sono l'emblema del buon vivere italiano. I ristoratori però hanno la grande responsabilità di essere in prima linea nei controlli, di questo non devono dimenticarsi».

«Voglio ringraziare la Federazione Italiana Cuochi a nome di Fipe-Confcommercio - commenta il presidente Stoppani - per avermi assegnato il “Collare amici dei cuochi” come riconoscimento del lavoro svolto dalla Federazione nel drammatico periodo dell'emergenza sanitaria dal quale il Paese e il settore stanno faticosamente provando ad uscire. L’apprezzamento del qualificato presidio sviluppato è motivo di soddisfazione e di orgoglio per la Federazione che presiedo, perché arriva da una componente essenziale del comparto - i cuochi - capace di distinguere la qualità anche del lavoro sindacale, e di riconoscerne i meriti, un passaggio non sempre scontato. La pandemia ha rafforzato il ruolo delle associazioni di categoria, appendici essenziali per l'organizzazione delle imprese del settore, che devono crescere con la partecipazione e la collaborazione di tutti gli attori della filiera con una maggiore consapevolezza sull'importanza del loro ruolo che l'emergenza ha evidenziato».

A fare gli onori di casa, Rocco Pozzulo, presidente della Fic che ha voluto insistere sull'urgenza di riconoscere a livello ministeriale il mestiere del cuoco, certificandolo per tutelare e promuovere un capitale umano così importante: «Il desiderio - ha detto - è di vedere un cuoco certificato in ogni ristorante».

La politica applaude gli chef

Il Ministro Brunetta ha parlato invece dei cuochi come fonte di «grande ricchezza e grande cultura, sono portatori di grande reddito e portatori di servizio alla gente. Se tanti turisti vengono in Italia è anche grazie a loro, per assaggiare i loro piatti e le eccellenze d’Italia».

L'ex premier Conte ha vissuto in prima persona l'odissea dei cuochi in piena pandemia e ha detto rivolgendosi alle toques: «Siete la categoria che ha sofferto di più, ma anche quella che ha dimostrato maggior spirito di resilienza».

Tra gli altri premiati anche Lucia Borgonzoni, sottosegretario di Stato alla Cultura; Laura Castelli, vice Ministro dell’Economia e delle Finanze; Tiziana Nisini, sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro; Maria Spena, vice presidente Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati; Beatrice Lorenzin, Sabrina Alfonsi, assessore Ambiente Comune di Roma, Alfonso Pecoraro Scanio, Cristian Biasoni, ad Chef Express e Antonio Tajani.

 

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Alberto Lupini


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