Il futuro di Solidus, l'associazione delle associazioni
Far parte di un'associazione aiuta il giovane; far parte di Solidus è un passo in più. Ente che raccoglie le squadre del comparto turistico, avrebbe bisogno di uno statuto e di un centro studi per decollare
08 gennaio 2021 | 08:46
di Ernesto Molteni
Crescita e formazione grazie all'associazionismo
Far parte di Solidus dovrebbe essere un valore aggiunto. L’idea di costituire anni fa un ente che metteva insieme le migliori associazioni professionali di settore del comparto turistico-ricettivo a livello nazionale fu a dir poco geniale. Tuttavia, senza uno statuto articolato e delle regole deontologiche chiare, si è sviluppato negli anni come un organismo di importanza meramente simbolica, non incidendo come dovrebbe a livello istituzionale. Esso dovrebbe essere un organismo di rappresentanza e tutela delle professioni turistiche legate al mondo dell’ospitalità, quindi vicino al ministero dei Beni culturali e del Turismo. Per arrivare a questo obiettivo dovrebbe adottare un codice etico che ispiri e vincoli il comportamento di ogni componente. Dovrebbe tutelare e rappresentare gli interessi delle associazioni iscritte nei confronti delle istituzioni pubbliche e private nonché delle organizzazioni politiche, sociali, economiche e sindacali nazionali; riconoscere il ruolo sociale dei soci iscritti, promuovere la formazione lavorativa e l’elevazione culturale degli associati nei rispettivi ambiti di competenza; operare per il miglioramento strutturale delle associazioni in modo da favorire lo sviluppo e l’efficienza; verificare e garantire che gli Statuti delle associazioni e lo svolgimento della loro vita associativa siano conformi; dotarsi di un proprio Centro Studi per svolgere attività scientifica e sistematica di indagine.
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Alberto Lupini