Dagli igienizzanti al vapore, tutti gli strumenti per la pulizia
Sicurezza in primo piano nel mondo dell’accoglienza. Tante le soluzioni proposte dalle aziende specializzate, dai detergenti per le mani a quelli per le superfici, fino ai macchinari industriali , per garantire un livello di sicurezza in grado di scongiurare qualsiasi rischio di nuovi contagi
12 luglio 2020 | 15:11
di Monica Di Pillo
Gli operatori devono garantire nuovi livelli di pulizia
Nel caso dei ristoratori e del mondo dell’accoglienza, garantire la salute e la sicurezza di clienti e collaboratori è un obiettivo primario, che condiziona anche la reputazione e la professionalità. Prima dell’epidemia, la sensibilità dei commensali agli standard igienici si basava principalmente sull’apparenza: nel momento in cui ad occhio nudo non rilevo problemi di pulizia, posso stare tranquillo. La presenza del coronavirus ha cambiato la percezione e la considerazione del fattore igienico, richiedendo agli operatori di conformarsi a nuovi livelli di pulizia ineguagliabili ed espliciti. Con questa maggiore aspettativa di igiene, sia i commensali che il personale vorranno sapere ed essere in grado di confermare con i propri occhi cosa si sta facendo per garantire la salute e la sicurezza.
La domanda quindi ora è: come affrontare al meglio la Fase 3? Esistono varie opzioni, proposte da alcune delle aziende più rappresentative nel settore pulizia. Oltre al rispetto del distanziamento sociale, e dunque lo spazio tra i tavoli, i clienti valutano l’utilizzo di guanti e protezioni facciali, motivo per cui dovrà essere importante istruire adeguatamente il personale sul corretto utilizzo e sulla frequenza con cui cambiarli. Entra dunque in gioco la formazione.
«Occorre formare il personale su tutte le nuove pratiche di salute pubblica - spiegano i responsabili di Diversey, azienda specializzata nella pulizia professionale con sede a Monza - soprattutto per i dipendenti le cui mansioni non hanno mai riguardato le pulizie. È importante sviluppare kit di pulizia che combinino prodotti essenziali che garantiscano facilità d’uso, prevenzione e migliori pratiche. Poi, è fondamentale spiegare al personale e ai clienti le misure adottate per proteggerli, confermando l’utilizzo di prodotti raccomandati e sicuri. Inoltre bisogna selezionare le sostanze chimiche giuste per una maggiore sicurezza e utilizzare preferibilmente disinfettanti approvati specificamente per il coronavirus. Infine occorre ricordare che la disinfezione di routine delle superfici ad alto contatto con le mani è una parte importante per prevenire il rischio di trasmissione. Le superfici comunemente toccate devono essere sottoposte a un programma di pulizia per garantire che siano disinfettate frequentemente durante il giorno».
«La percentuale di alcol nel disinfettante per le mani - aggiungono dall’azienda - è la chiave della sua efficacia. Molti prodotti si sono affrettati a commercializzare durante la pandemia e dovrebbero essere considerati con cautela. Un prodotto esistente e registrato fornirà invece una garanzia e la sua efficacia dovrebbe essere provata secondo la norma europea. Il disinfettante per mani con un contenuto alcolico del 60% è la raccomandazione minima dei centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). Utilizzate disinfettanti con un contenuto alcolico superiore al 70% per garantire un tasso di uccisione più rapido. Incorporate una gamma di disinfettanti che offre numerose applicazioni tra cui liquidi pronti all’uso, salviette pre-umidificate e concentrati per una maggiore comodità e uniformità. Può anche essere d’aiuto usare un codice a colori per prodotti, strumenti e attrezzature per le diverse procedure di pulizia, per aiutare a prevenire la contaminazione incrociata e la diffusione di germi».
È dunque fondamentale la scelta dei disinfettanti giusti. Lo suggerisce anche Allegrini, azienda di Grassobbio (Bg) che ha nel suo portafoglio prodotti un’ampia gamma di detergenti per la pulizia, l’igienizzazione e la disinfezione delle superfici, specifica per ciascun settore, per quello sanitario e non solo. Già partner di importanti catene di ristorazione, Allegrini propone inoltre un sistema integrato, il cosiddetto “metodo Allegrini”, per migliorare le operazioni di pulizia.
«Il metodo Allegrini - spiega Vincenzo Magni, sales manager dall’azienda lombarda - prevede l’utilizzo di prodotti super concentrati, poi diluiti con acqua, consentendo minori sprechi di prodotto, di packaging, di consumi e di costi. Con 4 taniche da 5 kg di detergenti superconcentrati Allegrini è possibile ottenere fino a 130 flaconi di prodotto pronto all’uso, risparmiando ben l’89% di plastica. Un metodo che rileva un approccio ecosostenibile alla pulizia e che include nell’offerta tailor-made anche corsi di formazione e assistenza tecnica post vendita al cliente. Altro must è la disinfezione delle mani, per cui noi proponiamo Primagel Plus, gel disinfettante per le mani Presidio Medico Chirurgico che in pochi secondi garantisce una sicura disinfezione da virus e batteri. La sua efficacia è stata dimostrata e certificata da laboratori esterni accreditati. Rispettando le modalità d’uso, Primagel Plus svolge un’azione disinfettante, battericida, virucida, fungicida e tubercolicida. In particolare, è stato testato su Adenovirus, Murine Norovirus, Poliovirus e nei confronti di Hiv e Sars-Coronavirus».
Pulizia non solo delle mani ma anche delle superfici. Per quanto riguarda i pavimenti, la cui disinfezione risulta fondamentale per prevenire la diffusione del Covid-19, ci sono aziende come Kärcher, specializzata nel settore cleaning, che propongono alcune novità. «“Hai pulito davvero?” risulta uno degli interrogativi che più attanagliano la mente degli imprenditori della ristorazione e del settore alberghiero in questo delicato momento storico», afferma l’azienda tedesca. «Per questo abbiamo una delle nuove lavasciuga pavimenti: FC 5 New, FC 5 Cordless e FC 3 Cordless. Tutte soluzioni che consentono una volta per tutte di dire addio a straccio e spazzolone, ottenendo standard qualitativi elevatissimi».
Lavasciuga pavimenti Kärcher
Per la pulizia di superfici e tessuti nel settore Horeca un valido aiuta arriva anche dal vapore. Il costante ricambio degli ospiti nella ristorazione e negli alberghi richiede un’azione costante, ma allo stesso tempo discreta. Per questo l’utilizzo del vapore a secco può dare una grossa mano. Ne sono un esempio le macchine a vapore dell’azienda veronese Tecnovap, che dal 1985 produce generatori per la sanificazione a vapore che risultano un valido alleato anche contro gli acari per tutti i tipi di tessuti. «Il modello di generatore a vapore più utilizzato nell’Horeca - spiegano - è Evo Blu, una macchina con autonomia di vapore illimitata, grazie al sistema ricarica automatica dell’acqua con serbatoio interno. Inoltre il kit accessori vapore standard july, consente la sanificazione di fughe, pavimenti, vetri, tende, materassi e bagni. Grazie alla tecnologia Stram Mop è possibile sanificare parquet con velocità e in sicurezza».
Evo Blu Tecnovap
La raccomandazione valida per tutti i ristoratori è non fare dell’opzione di fornitura a budget il criterio principale di scelta, evitando magari di acquistare prodotti inefficaci e non garantiti da una fonte attendibile. Individuate invece un fornitore di fiducia per l’igiene che possa offrire una consulenza esperta e i prodotti appropriati durante questo periodo “critico”.
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Alberto Lupini