Conpait, il gelato artigianale tra identità e promozione turistica
Con la terza edizione del Festival Scirubetta, Reggio Calabria si è rivelata un intenso polo culturale del buon gelato, oltre a esserne un punto di riferimento in merito a inventiva e valorizzazione del territorio
La terza edizione di Scirubetta, il Festival del gelato artigianale organizzato da Conpait - Confederazione pasticceri italiani dal 14 al 17 settembre sul lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, si è rivelata un successo di ampie proporzioni. Nonostante ci sia messo di mezzo il meteo avverso, che domenica 15 ha fatto vedere i sorci verdi, ma non ha scoraggiato nessuno.
Gelato artigianale, tante declinazioni possibili
«È stata un’esperienza emozionante - ha commentato Angelo Musolino, presidente di Conpait -. Migliaia di persone, anche con l’ombrello e fino alle 2 di notte, hanno voluto celebrare il gelato artigianale nelle sue diverse declinazioni, ma tutte interpretate valorizzando le singole identità e i territori. Un segnale, questo, che ci sta stimolando a pensare a Scirubetta come a un festival itinerante in giro per l’Italia e anche fuori dai nostri confini. Siamo già stati contattati dagli Emirati Arabi Uniti».
Una formula che funziona. Solo per dare due cifre, il terzo giorno, lunedì, sono stati staccati oltre 24 mila biglietti e i 34 gelatieri in concorso per tutta la manifestazione hanno prodotto e servito 50 chili di gelato al giorno. «Di grande rilievo il supporto che ci è stato fornito dalla città metropolitana, a testimonianza del fatto che insieme si vince», ha voluto sottolineare il presidente Musolino. Non a caso, è stato ricordato, la Crema reggina è l’unico gelato di città. Il “gusto di Reggio Calabria” è a base di crema allo zabaione, con gocce di cioccolato, ciliegie candite e aromatizzato al rum. Un cremoso dal colore rosa, vanto e orgoglio cittadino.
Gelato artigianale in costante evoluzione
Reggio, con questa edizione del Festival, si è rivelata anche un intenso polo culturale del buon gelato, oltre a essere un punto di riferimento in merito a inventiva e valorizzazione del territorio. Il gelato è in costante evoluzione e oggetto di studio dai professionisti con risultati che miscelano alto livello di tecnica e creatività.
Un alimento che sa diventare gastronomico declinando, in versione fredda, sapori di cucina, talvolta intensi, che sanno abbinarsi ai piatti. In quest’ottica può rappresentare lo sviluppo, con un’altra consistenza, di un prodotto tipico del territorio e fungere da elemento di attrazione, oltre che gastronomica, turistica. Le combinazioni sono innumerevoli.
Gelato artigianale, interpretazioni e materie prime
Sul fronte dell’abbinamento degli ingredienti i 34 artigiani in concorso hanno fatto scuola. Italia a Tavola ne ha incontrati alcuni. Queste le loro ricette. Serena Urzì (Gelateria Bar Ernesto, Catania) ha proposto Terra dell’Etna (pistacchio siciliano, sale di Marsala, sorbetto alla frutta esotica, coulis di frutti rossi, carbone di zucchero), Salvatore Ravese (Pasticceria Gelateria Garden, Gioia Tauro - RC) ha creato Trilogy Gourmet (salsa verde: basilico, limone, olio evo, bergamotto; gelato al latte di bufala, miele e ricotta di bufala; crumble salato: nocciola, tartufo estivo, origano selvatico, polline d’ape). Dalla Gelateria Gianni di Padova Erion Kaso ha elaborato la Crema Veneziana (crema all’uovo, ricotta vaccina, zafferano), mentre Gaetano Lattaruolo (La cremeria gelati, Mottola - Ta) ha servito Dolce Mottola (mandorla, cotto di fichi, fichi caramellati, mandorle tostate). Torniamo in Calabria, a Palmi (RC), con Chiara Saffioti di Granitiamo. Per il suo debutto a Scirubetta ha pensato a La Torretta, a base di crema pasticcera al mango con sfoglia di frolla. «Scirubetta - hanno commentato - è stata una bella vetrina, che ha dato valore al mondo della gelateria artigianale, un universo composito di ricerca, studio, competenze, impegno e tanta, ma tanta, passione». E la stella Michelin assegnata di recente a una gelateria di Taiwan? Un precedente che può far da apripista anche da noi… Risposta diplomatica: «Nel futuro».
Non si poteva passare da Reggio Calabria senza incontrare Davide Destefano, colonna portante di Conpait e titolare dello storico chiosco Gelato Cesare 1918. Rappresenta la terza generazione alla guida di questa istituzione cittadina, mentre la quarta, il figlio Cesare, si sta già dando da fare. Il suo gelato gastronomico è un punto fermo per chi passa da Reggio Calabria. E per chi ci vive. «Il gelato è un prodotto del territorio e ne è uno splendido veicolo di promozione - ha puntualizzato - E poi è un alimento che ci accompagna per tutta la vita essendo prediletto sia dai bambini sia dagli anziani. Il gelato artigianale è buono e sano».
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Alberto Lupini