Coldiretti Pavia insegna ai giovani come coltivare e cucinare il riso Carnaroli

Gli studenti dell'Apolf di Pavia hanno scoperto i segreti del riso Carnaroli con Coldiretti, partecipando a una lezione speciale e a un'analisi sensoriale per gli 80 anni della varietà

17 febbraio 2025 | 10:31
di Stefano Calvi

Imparare dagli agricoltori i segreti di coltivazione del vero riso Carnaroli e scoprire insieme ai cuochi contadini tutti i trucchi per cucinarlo al meglio. Grazie agli imprenditori agricoli di Coldiretti Pavia, alcune classi dell'istituto di formazione professionale Apolf di Pavia hanno potuto seguire una speciale lezione sul Carnaroli, una varietà di riso storica del territorio pavese che quest'anno celebra gli 80 anni dall'introduzione della varietà. E per questa speciale occasione gli studenti hanno potuto anche partecipare a un'analisi sensoriale tenuta da una sommelier del riso.

«Promuovere e valorizzare il riso Carnaroli originario, distinguendolo dalle varietà simili e rafforzandone l'identità sul mercato, è l'obiettivo principale del progetto che abbiamo creato per celebrare gli 80 anni del Carnaroli - sottolinea Silvia Garavaglia, presidente di Coldiretti Pavia. E questo avviene anche attraverso le lezioni nelle scuole pavesi, come la prima che abbiamo tenuto all'Apolf e tutte le altre che seguiranno nel corso dell'anno. Il Carnaroli classico è ancora oggi il preferito per piatti pregiati che ne esaltano le caratteristiche uniche - spiega ancora il presidente. Anche per questo motivo dobbiamo far conoscere ai giovani le caratteristiche uniche di questo riso, perché gli studenti di oggi saranno i cuochi di domani».

Masterclass e analisi sensoriale: il riso Carnaroli protagonista a Pavia

Nel corso dell'evento, gli studenti pavesi hanno potuto imparare tutti i segreti per cucinare al meglio “il re dei risi” grazie ai suggerimenti di Christian Romagnese, presidente di Terranostra Pavia (l'associazione di Coldiretti che riunisce gli agriturismi) e titolare dell'agriturismo Cascina Serzego di Val di Nizza. Subito dopo la dottoressa Lidia Decembrino, pediatra e nutrizionista, ha illustrato ai ragazzi le caratteristiche organolettiche che rendono il riso un alimento sano e salutare, adatto anche alle diete degli sportivi. In seguito la sommelier del riso Michela Rossi ha proposto agli studenti di Apolf una speciale analisi sensoriale del riso, illustrando tutto quello che distingue il vero Carnaroli dai similari.

Durante la mattinata c'è stato anche un momento musicale, con il direttore dell'Istituto musicale Vittadini, Alessandro Maffei che ha presentato il jingle dedicato al riso Carnaroli e che accompagnerà tutti gli eventi che nel corso dell'anno Coldiretti Pavia dedicherà al “principe dei risi”. L'evento “A scuola di Carnaroli” organizzato da Coldiretti Pavia in collaborazione con Apolf, tenutosi nell'Aula magna dell'Istituto di formazione di via San Giovanni Bosco a Pavia, infatti, fa parte dei numerosi appuntamenti nel programma di Coldiretti Pavia per celebrare questa eccellenza enogastronomica pavese. Dopo la presentazione ufficiale del progetto nell'ottobre scorso alla Cascina Paradiso di San Martino, si sono già svolte una masterclass all'Autunno pavese e alcuni eventi al Mercato Coperto di Campagna Amica di viale Golgi 84.

All'evento “A scuola di Carnaroli” organizzato da Coldiretti Pavia insieme ad Apolf hanno portato i loro saluti il prefetto di Pavia, Francesca De Carlini e i consiglieri di Regione Lombardia Ruggero Invernizzi, Claudio Mangiarotti e Andrea Sala. Subito sono intervenuti il sindaco di Pavia Michele Lissia e il direttore di Apolf Pavia Piera Bianco. Al termine del convegno tutti gli ospiti hanno potuto degustare uno speciale menu tutto a base di riso preparato dagli studenti di Apolf Pavia e servito nel ristorante didattico dell'Istituto di formazione di via San Giovanni Bosco.

«Con questo ambizioso progetto vogliamo dimostrare come la valorizzazione di un prodotto agroalimentare d'eccellenza come il riso Carnaroli possa avere un impatto positivo sull'intero territorio e su tutti i nostri prodotti agroalimentari, non soltanto della pianura ma anche della collina a partire, ovviamente, dal vino dell'Oltrepò pavese» ha concluso il presidente di Coldiretti Pavia Silvia Garavaglia, sottolineando l'importanza del contributo degli agricoltori che coltivano questa varietà con dedizione e competenza.

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