Cinzia Ferro: Bar e ristoranti vittime di una politica miope

Già vincitrice per ben due volte del sondaggio Personaggio dell’anno, la titolare dell’Estremadura Cafè di Verbania ricorda tutti gli sforzi e gli investimenti fatti per rispettare le norme anti covid . Ma il problema è stata la mancanza di controlli e sanzioni, che ha vanificato l’impegno degli operatori seri

02 gennaio 2021 | 08:33
di Renato Andreolassi
«E’ un’ottima opportunità per farsi conoscere e per conoscere altri colleghi a livello professionale». Si esprime così Cinzia Ferro, regina del mondo del bar della mixology e titolare dell’Estremadura Cafè a Verbania, a proposito del sondaggio di Italia a Tavola. Cinzia si può considerare ormai una “veterana” del sondaggio Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza: ha vinto infatti per ben due volte nella categoria Barman, la prima nel 2013 e la seconda nel 2019. Una riprova dell’enorme apprezzamento da parte del pubblico che negli anni ha imparato a conoscerle per la sua simpatia, la sua competenza, la sua passione e soprattutto la sua grande professionalità.

«Non ero convinta di partecipare, non volevo osare anche quest’anno per lasciare spazio ad altri colleghi. Alla fine però ho deciso che valeva la pena insistere ed è per questo che mi sono rimessa in gioco. È un’esperienza meravigliosa che va vissuta da grande professionista. Il sondaggio è molto interessante, vale la pena ripeterlo anche in futuro».


Cinzia Ferro

Tra poche ore si concluderà il primo turno del sondaggio 2020: alle ore 12 di lunedì 4 gennaio si chiuderanno le votazioni e solo i primi 12 classificati di ciascuna categoria potranno accedere al 2° turno. Clicca qui per votare!

Il giudizio di Cinzia sul 2020 è categorico, avendo pure lei dovuto fare i conti con il covid, infettata e guarita. «Quest’anno si chiude con tanta amarezza - sottolinea - perché la nostra categoria non è stata tenuta nella giusta considerazione pur avendo rispettato tutte le regole. Certo, anche fra di noi c’è stato qualche furbo che ha esagerato, ma per quel che mi riguarda mi son ritrovata, soprattutto nei mesi estivi, a lavorare pochissimo pur avendo osservato alla lettera le norme di sicurezza. Non sono stati fatti i controlli. Ecco, questo è il nocciolo della questione. Mentre la stragrande maggioranza dei barman e dei ristoratori ha rispettato la legge, altri - anche professionisti - se ne sono infischiati. Ho visto mancanza di accertamenti e sanzioni nei confronti di chi se n’è fregato della salute pubblica».

Per il 2021, Cinzia Ferro vede un solo colore, «il rosso fuoco. È il colore della passione e della volontà, della tenacia. Ce la dobbiamo mettere tutta - conclude la barlady - tirare fuori quello che abbiamo dentro. Nei mesi scorsi il nostro mondo ha subito troppo, chi avrà tenacia e voglia di fare rimarrà in piedi. Dobbiamo sconfiggere la depressione e vincere la sfida. Per quel che mi riguarda, sono come una guerriera, voglio tornare a lavorare al più presto, con serenità!».

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Alberto Lupini


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