Cei Systems, strumenti di gestione sempre aggiornati e interconnessi
Oltre all’Internet delle cose legato alla cucina, ci sono anche tutti gli aspetti legati alla gestione del locale, degli ordini e di tutti i servizi collegati. Ne parliamo con Serena Molino di Cei Systems
05 aprile 2021 | 08:30
di Vincenzo D’Antonio
A memoria aziendale, quanto era grande e quanto pesava il primo registratore di cassa che si ricordi?
Il primo prodotto punto cassa e non semplice registratore della Cei Systems è stato il Wega, voluminoso e pesante quanto un computer. Ti sto parlando del 1986.
Il 1986 sono 35 anni fa, ma “35 secoli fa” se pensiamo agli apparati tecnologici. Nel vostro offering, c’è per caso ancora qualche prodotto che non è predisposto a connessione?
No, attualmente tutto è interconnesso. Questo ci aiuta a mantenere sempre tutto aggiornato, e mai come adesso è stato fondamentale, con gli adempimenti richiesti dall’Agenzia delle entrate per corrispettivi, fatture e lotteria degli scontrini. Inoltre, consente ai nostri clienti di avere dei portali di gestione da remoto per controllare l’andamento del proprio locale, del magazzino e di tutto ciò che può servire per gestire al meglio la propria attività.
Siete dunque un’azienda che fa applicazioni IoT?
Assolutamente sì. Non ci si può esimere, è importante per i nostri clienti avere dei prodotti che li aiutino nel loro lavoro, dando statistiche e funzioni utili. Il ristoratore prima di tutto è un imprenditore che ha bisogno di strumenti avanzati per lavorare al meglio.
Facciamo una scomoda scala di priorità. Nell’ambito dei vostri prodotti connessi, e quindi di fatto resi device di IoT, per il ristoratore sono più importanti quelli di cucina, quelli di sala o quelli di back-office?
Direi tutti e tre ovviamente, ma dovendo fare una scala, pensando anche forse a quelli che sono i nostri prodotti, direi che i più importanti sono quelli di sala, in seconda posizione il back-office e in terza quelli di cucina. Tutti i nostri prodotti sono connessi tra loro. Dal momento in cui il cliente fa l’ordine, sia in sala che da casa, si crea una connessione diretta con tutti gli altri dispositivi di sala, cucina e back-office. Questo fa sì che tutto sia controllato e niente lasciato al caso.
Fino ad arrivare ad emettere ordine a fornitore quando un prodotto va a livello di riordino. È così?
Esatto, il magazzino è sempre aggiornato e tenuto sotto controllo, dal punto cassa o da remoto, e si può effettuare l’ordine direttamente al fornitore.
Queste applicazioni impattano anche sulla gestione del personale?
Sì. Le statistiche rilevate sono diverse: si può rilevare qual è stato il cameriere che ha venduto di più, le fasce orarie con più ordini, i reparti più produttivi. Tutte statistiche che aiutano a fare scelte per ottimizzare e migliorare il servizio.
Insomma, i prodromi della Data Analysis per il ristoratore. In scala da 1 a 10, attualmente e mediamente quale ritieni sia il grado di percezione dell’importanza di applicazioni IoT nella ristorazione, da parte del ristoratore?
Credo che sempre di più i ristoratori siano a conoscenza di quanto sono importati le applicazioni IoT nella ristorazione, forse questo periodo che ci ha colpiti ha reso ancora più chiaro che è necessario sempre di più avere device collegati che diano delle informazioni da tenere sotto controllo per ottimizzare il lavoro. In una scala da 1 a 10 direi che 8 sia il valore attuale di quanto i ristoratori siano a conoscenza dell’importanza dell’IoT.
Per informazioni: www.ceisystems.it
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