La formazione ufficiale dell'Anbc risale al 15 novembre, un grande giorno per il settore del catering e banqueting. Presso la Sala Cerroni, nella sede della
Fipe, l'associazione è stata istituita in presenza del vice presidente amministratore Fipe Ilaria Perotto e del direttore generale Roberto Calugi.
Oltre al presidente
Paolo Capurro (Capurro Ricevimenti), tra i firmatari dell'atto costitutivo ci sono nomi del settore come Luca Legna di Papillon 1990, Sandro Baldi di Lo Scalco, Marina Colasanti di Colasanti Catering, Salvatore Quartulli di Caffè Scala, Andrea Azzarone di Le Voilà bar banqueting, Massimo Maio di Maio Group. «Oggi siamo una trentina a livello nazionale - ha spiegato Paolo Capurro - con molte altre che sono state contattate, devono rispondere alla richiesta di adesione o solo fornire prova dei requisiti necessari. Siamo alle battute iniziali».
Nonostante l'associazione sia ancora giovane, Capurro ha le idee chiare e quando parla di tutela delle aziende associate sa benissimo su quali aspetti insistere: «La nostra mission è difendere le aziende. Dobbiamo farlo a livello sindacale, e quindi in fase di contrattazione del nuovo contratto di lavoro, quando ci sarà; dobbiamo essere presenti, fare presente alle autorità comunali così come quelle politiche quelle che sono le esigenze di un comparto che è comunque importante a livello di numeri». Indubbiamente anche il catering spesso viaggia con la stessa frequenza delle attività turistiche, prediligendo stagioni o occasioni importanti, ma «le nostre aziende hanno comunque una parte rilevante di dipendenti a tempo indeterminato».
Allo stesso modo l'associazione vuole essere anche motivo di vanto, marchio di garanzia per le aziende. Ecco perché è necessario che le realtà che desiderino associarsi rispettino dei requisiti fondamentali: «Un'esperienza nel lavoro di almeno 5 anni, il possesso di un proprio laboratorio, l'avere un codice Ateco corrispondente, non avere mai avuto precedenti penali nel nostro settore, avere delle certificazioni di qualità, un numero minimo di dipendenti e un fatturato minimo».
Questo permette anche di agevolare i clienti nella scelta di un'azienda piuttosto che un'altra: «In un mondo come il nostro, indubbiamente colpito dall'abusivismo come in quasi tutti i settori, il cliente rischia di trovare un interlocutore che magari si presenta con un bel sito e in maniera accattivante, ma poi, alla resa dei fatti, non si dimostra affidabile». E con il termine affidabilità - Capurro ci tiene a sottolinearlo - non si intende solo la qualità del servizio, ma anche l'attenzione alla salute delle persone.
Il presidente Anbc è preparato quando parla di sicurezza alimentare, vista l'esperienza della sua azienda oggi alla terza generazione. «Nel lavoro del banqueting e del catering è di fondamentale importanza il trasporto. Non dimentichiamoci che il nostro lavoro può voler dire trasportare il cibo a decine, centinaia di chilometri di distanza dal proprio laboratorio». Diventa quindi necessario assumere certi accorgimenti, come «l'essere dotati di mezzi frigoriferi a norma, rispettare tutto quello che prescrive l'haccp, quindi fare degli autocontrolli interni e a sorpresa per testare la produzione». Fattore fondamentale è la formazione del personale, perché oltre a disporre degli strumenti necessari, un'azienda deve anche preoccuparsi che questi siano utilizzati nel migliore dei modi, così da «non far correre dei pericoli ai clienti».
Come però in ogni cosa, è necessario "saper dosare": in questo caso un'azienda di catering deve farlo garantendo la sicurezza alimentare ma senza trascurare il "mangiare bene". Secondo Paolo Capurro la sicurezza «non si scontra con il fatto di poter cucinare, di poter preparare dei ricevimenti che siano qualitativamente di alto livello». Questo perché «oggi ci sono strutture e attrezzature che possono consentire tutto questo grazie alla facilità d'uso di impianti come l'abbattitore e gli armadi frigoriferi, da portare sul posto come anche un banale termometro, per controllare costantemente le temperature».