Anche il 2024 sarà un anno di nuove sfide per il turismo italiano

Dopo un anno di successi, emergono segnali di sfide imminenti nel comparto ricettivo come l'inasprirsi dell'inflazione, la contrazione dei consumi, l'instabilità geopolitica e la carenza di personale qualificato

05 febbraio 2024 | 16:50
di Ezio Indiani

Il 2023 è stato caratterizzato da ottimi risultati per tutto il comparto ricettivo italiano soprattutto per quanto concerne l'innalzamento delle tariffe medie e quindi della profittabilità. Tuttavia, nel corso dello stesso si sono cominciati a registrare alcuni segnali che ci debbono portare a valutare il 2024 sotto un diverso punto di vista e soprattutto prepararci sin da ora ad affrontare nuove sfide.

In primis l'incremento significativo dell'inflazione che già dallo scorso anno ha portato soprattutto le famiglie Italiane ad essere più oculate ed attente ai loro budget di spesa. Il costo del denaro rimane ancora molto alto e incide in maniera importante e significativa sia sulle dinamiche delle famiglie e delle aziende.

Come conseguenza di ciò si è cominciato a registrare una contrazione dei consumi che ha ridimensionato notevolmente le previsioni di crescita economica di diversi paesi europei oltre all'Italia. Germania in primis. Storicamente sappiamo che i flussi provenienti da questo paese sono molto sensibili a questo aspetto e la conseguenza è la contrazione del volume dei turisti verso molte delle nostre destinazioni turistiche.

La situazione geopolitica rimane molto instabile e il timore di timore rispetto alla sicurezza da parte di alcuni paese è altresì evidente e porta come conseguenza alla contrazione dei flussi soprattutto in paesi ritenuti a rischio. Ci riferiamo agli ospiti di provenienza statunitense e del middle east in particolare. Inoltre questa situazione rischia di far continuare l'effetto inflazionistico delle materie prime e fonti energetiche provenienti dai paesi interessati dai diversi conflitti in atto tra cui l'Ucraina, la Palestina ed il mar Rosso.

Per gli stessi motivi geopolitici, permane anche la quasi totale mancanza degli ospiti provenienti dalla Russia mentre il ritorno del turismo dalla Cina è ancora molto ridotto rispetto ai volumi a cui eravamo abituati prima della pandemia. Rimaniamo ancora in attesa di una regolamentazione chiara e definita degli affitti brevi che rappresentano un trend in continua crescita che però non è opportunamente normato.

Non ultimo permane la difficoltà di trovare personale, soprattutto qualificato, che sia in grado di inserirsi nel comparto degli hotel che, doverosamente, sempre più basano il loro vantaggio competitivo e la qualità dell'esperienza degli ospiti proprio sull'attitudine e professionalità dei Team members.

Essere coscienti di questi aspetti è fondamentale e altresì fondamentale essere pronti con delle iniziative per poterle affrontare e trovare soluzioni creative che consentano al nostro comparto di continuare il trend positivo. Sarà facile? Probabilmente no ma l'essere positivi, dinamici, propositivi, curiosi e creativi ci aiuterà ad affrontare queste sfide con successo per le nostre aziende e per il nostro Bel Paese.

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Alberto Lupini


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