All'Hotel Bauer Palazzo di Venezia arriva lo chef stellato Tomei
Lo storico cinque stelle veneziano si riconferma emblema dell’ospitalità di lusso. E dà il via a una nuova proposta gastronomica. Grazie anche all’apertura del ristorante gourmet Settimo Cielo
Per offrire agli ospiti e alla clientela esterna un servizio di ristorazione sempre più d’eccellenza e al passo con i tempi è stato chiamato alla guida della cucina lo chef stellato Cristiano Tomei.
Lo chef stellato Cristiano Tomei
Con l’entusiasmo e l’estro creativo che lo contraddistinguono, Tomei ha ridisegnato il format culinario del cinque stelle veneziano secondo un approccio d’avanguardia che mira a sorprendere i palati… anche quelli più esigenti.
Apre il Settimo Cielo Rooftop Restaurant
Oggi, il gusto più esclusivo trova quindi espressione al settimo piano del Bauer Palazzo con l’apertura del Settimo Cielo Rooftop Restaurant e la proclamazione del regno creativo "lagunare" di Cristiano Tomei.
L'esterno dell'Hotel Bauer Palazzo di Venezia
Niente menu, ma portate create su misura
Nessun menu, ma solo la scelta delle portate, sette o nove, create su misura per l’ospite. Un’emozione tailor made da vivere nell’eleganza della nuova sala ristorante dal design raffinato con avvolgenti sedute in velluto color rosa-cipria, arredi in ottone e maestosi lampadari di vetro di Murano.
E nella bella stagione ci si sposta sulla grande terrazza panoramica, la più alta di Venezia, e sulla caratteristica "altana" dalla quale godere di una vista impareggiabile sul Canal Grande e sulla Basilica di Santa Maria della Salute.
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini