Al Turismo servono fondi subito Lettera aperta di Ehma a Conte
Il “grido di dolore” della più importante associazione europea di direttori generali di alberghi di lusso. La ripresa sarà lenta e l’industria dell’ospitalità necessita urgentemente di finanziamenti . Al Governo si richiedono finanziamenti, indennizzi per la mancanza di profitti, esenzione dei costi di affitto e sgravi fiscali
19 giugno 2020 | 14:08
di Ezio Indiani
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Caro Primo Ministro,
Questo irrefrenabile “grido di dolore” arriva da Ehma, la più grande e importante Associazione europea di direttori generali di alberghi di lusso, di fronte all’attuale crisi causata dalla pandemia Covid-19, che ha messo in ginocchio l’intero settore del turismo, un segmento che genera oltre il 13% del Pil (diretto e indiretto), il 6% dell’occupazione e il 30% del commercio interno dell’Ue. La quasi totalità degli alberghi è chiusa ed è in dubbio se e quando riaprirà. L’impatto è devastante - né se ne può prevedere l’evoluzione - sui profitti, su tutta la filiera e sulla società: migliaia di aziende sono di fronte alla bancarotta o stentano a sopravvivere, milioni di cittadini hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione. In particolare, l’impatto risulta ancora maggiore essendo quello dell’ospitalità un settore ad alta intensità lavorativa che interessa un gran numero di comparti diversi, da quello alimentare alle costruzioni, all’accoglienza stessa che riguarda prodotti e servizi diversificati.
Ci appelliamo a Lei affinché il Governo e le Istituzioni italiane considerino l’industria del turismo e dell’ospitalità come assolutamente prioritaria e prendano azioni aggressive e coordinate a livello locale, nazionale e anche internazionale per contenere la perdita di posti di lavoro e la chiusura di aziende nell’immediato presente e a lungo termine. Chiediamo aiuto finanziario e fiscale per proteggere l’occupazione in tutte le sue forme, compresi gli impieghi stagionali e quelli a tempo determinato, prevenendo danni irreparabili e dandoci la possibilità di riaprire gradualmente gli alberghi ad emergenza passata.
La ripresa sarà lenta e l’industria dell’ospitalità necessita urgentemente di finanziamenti, indennizzi per la mancanza di profitti, cancellazione dei costi dei prestiti e della loro rinegoziazione, esenzione dei costi di affitto, sgravi fiscali e relativa dilazione dei pagamenti, fondi per il supporto psicologico e per la formazione dei dipendenti. Infine, servono finanziamenti per la promozione del turismo e delle bellezze uniche del nostro Paese.
Mai prima d’ora nei suoi 46 anni di storia, dalla sua fondazione nel 1974, l’Associazione Ehma ha sentito la necessità di richiedere aiuti istituzionali. Conta attualmente 421 soci in 27 nazioni europee, corrispondenti ad una quota di mercato di circa il 10% in Europa di turismo di alto livello. Siamo a Sua completa disposizione, se fosse necessario, per una collaborazione nell’elaborazione di soluzioni e strategie per supportare i nostri alberghi e rilanciare l’industria dell’ospitalità in Italia e in tutta Europa. Ci sono state molte crisi in passato, ma nessuna così seria. L’intera industria dell’ospitalità ha bisogno del Suo aiuto in questo momento.
Ezio Indiani
Presidente Ehma
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Alberto Lupini