Ais Alto Adige: “Il sommelier? Una figura completa che va oltre la bottiglia”

Tra gli obiettivi della nuova guida, l'avvocato Elvis Costa: “Organizzare un piano di formazione strategico e rendere la sede un centro nevralgico del sodalizio: organizzando anche momenti ludici”

14 luglio 2022 | 09:20
di Gabriele Ancona

Un avvocato alla guida di Ais Alto Adige. Originario della Val Gardena, Elvis Costa esercita la professione forense a Bolzano. La passione per il mondo del vino lo porta a diventare sommelier Ais nel 2019. Eletto presidente dei sommelier Alto Adige nell’ultima tornata elettorale, ritiene fondamentale incrementare il numero di soci e la collaborazione con i produttori e i diversi partner operanti sul territorio sudtirolese. Per Costa uno dei compiti più importanti è di divulgare la cultura dei vini prodotti in zona.

Elvis Costa è il nuovo presidente di Ais Alto Adige

Presidente, qual'è il ruolo del sommelier oggi?
È un professionista sempre più ricercato che interpreta un ruolo molto importante nella ristorazione. Ma anche nel settore del turismo. In Alto Adige sono numerosi i ristoranti stellati o che comunque propongono un servizio e una cucina di alto livello. Profili che richiedono in sala le competenze di un sommelier.

Come si pone la figura del sommelier nel post pandemia?
Le prospettive professionali sono ottime ,anche perché la ristorazione si trova in difficoltà nel trovare del personale qualificato. Con la preparazione di base, l’impegno e l’entusiasmo non ci sono problemi. Di strade aperte ce ne sono tante.

Il mondo produttivo e la sala per questa professione sono snodi fondamentali…
Il rapporto con il mondo della produzione vinicola è già ora più che consolidato, ma cercheremo di cementarlo ulteriormente, incrementando il confronto in modo costante. I vini, certo, al ristorante trovano nel sommelier il loro interprete privilegiato. Una figura fondamentale non solo dal punto di vista del mero servizio, ma anche da quello psicologico. Il sommelier deve essere in grado di capire cosa il cliente desidera, lo deve tranquillizzare e mettere a proprio agio entrando in empatia. Una figura completa che va oltre la bottiglia.

 

 

Quali sono gli obiettivi del nuovo presidente di Ais Alto Adige?
Organizzare un piano di formazione strategico ed essere in stretto contatto con i soci anche proponendo momenti ludici. Un problema di fondo, infatti, è che dopo il superamento dei diversi livelli, in molti non frequentano più l’associazione. Nel mio caso, se vogliamo, sono entrato in modo trasversale nel mondo del vino esercitando la professione di avvocato. Ma sono ancora qui. L’Ais mi ha coinvolto e questo è un aspetto che intendo sviluppare.

 

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