Abbiamo sollevato la toque a Donato de Leonardis: umile, laborioso e riconoscente

La storia di Donato De Leonardis, nato in Basilicata, è un'avventura di crescita e apprendimento. Dopo la formazione all'Alma, De Leonardis si afferma in rinomati ristoranti fino ad arrivare al San Barbato Resort Spa & Golf

12 febbraio 2024 | 14:30
di Carla Latini

Donato De Leonardis nasce nel 1990 in Basilicata. Nel 2009, si trasferisce a Colorno (Pr) per frequentare l’Alma, prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina Italiana dove perfeziona le sue capacità tecniche e conoscitive. È l’inizio di un percorso professionale che lo porta a lavorare, una volta terminati gli studi, in Alpago, piccola comunità montana nel bel mezzo delle Dolomiti Bellunesi tra il Cansiglio e il lago Santa Croce nel Ristorante Stellato “San Lorenzo”.

Dopo questa importante esperienza si trasferisce in Campania a Sant’Agata sui Due Golfi (Na) nella penisola Sorrentina per lavorare al Don Alfonso 1890, due stelle Michelin punto fermo della ristorazione mediterranea nel sud Italia e nel mondo. Dopo aver riassaporato l’aria del sud si trasferisce a Milano al ristorante Trussardi alla Scala, sotto la guida dello chef Andrea Berton, prima, per poi entrare a far parte della brigata dello chef Carlo Cracco.

Nel 2012, arriva alla corte di Gualtiero Marchesi dove trascorre 5 anni fondamentali per la scalata della sua carriera sino a diventare sous chef nel 2014 e, nel 2015 a soli 25 anni chef di cucina. Nel 2018 torna a Lavello, riabbracciando la famiglia Iaccarino che sempre ha portato nel cuore per portare in alto la ristorazione Lucana intraprendendo con tutto il suo bagaglio il lussuoso progetto targato San Barbato Resort Spa & Golf. Obiettivo pienamente raggiunto con il conseguimento della stella Michelin nel 2021.

Da bambino cosa sognavi di diventare?
Da bambino di sogni ne avevo tanti, con il passare del tempo per tante vicissitudini la maggior parte sono sfumati, ho sempre sognato di fare il cuoco e far emozionare gli altri con la mia cucina. Per fortuna ci sono riuscito.

Il primo sapore che ti ricordi?
Ad esser sincero il primo sapore che ricordo è il brodo di canocchie o di sogliola che mia madre mi faceva con la pastina da bambino.

Qual è il senso più importante?
Il senso più importante per me? Il gusto, seguito dall’olfatto.

Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato?
Il piatto più difficile realizzato fino ad oggi è latte, tarallo e finocchietto. Un antipasto dedicato ai ricordi d’infanzia e a mio padre che ora non c’è più. Per me resta il piatto più difficile realizzato e pensato.

Come hai speso il primo stipendio?
Ho comprato dei coltelli professionali.

Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Il classico spaghetto al pomodoro fresco e basilico del Don Alfonso, la lasagna di mia madre e il risotto ai frutti mare che faccio io.

Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Ortaggi freschi, li adoro!

Qual è il tuo cibo consolatorio?
Il mio cibo consolatorio una buona pizza o un buon panino!

Che rapporto hai con le tecnologie?
Ottimo! ormai al giorno d’oggi o resti al passo coi tempi o non vai da nessuna parte!

All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
Carne alla griglia e le bombette pugliesi!

Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Alla cena dei miei sogni inviterei 3 persone Gualtiero Marchesi, Alfonso Iaccarino e mia moglie perché grazie a loro oggi sono quello che sono!

Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
Adoro Salvador Dalì, La persistenza della memoria.

Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
A mano a mano di Rino Gaetano.

San Barbato Resort Spa & Golf
S.S. 93, Km 53,300 – 85024 Lavello (Pz)
Tel 0972 816011

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