“L'Italia del Pinot Nero”: chiusa la due giorni di Roma
Nella prima edizione dell'evento, due giornate di degustazioni e incontri tra produttori, esperti e operatori del comparto hanno approfondito le qualità e le potenzialità di questo vitigno [...]
Si è conclusa la prima edizione de “L'Italia del Pinot Nero”, un evento dedicato alla valorizzazione del Pinot Nero, organizzato dalla testata giornalistica Vinodabere presso il Belstay Hotel di Roma. La manifestazione ha registrato circa 600 presenze, attirando operatori del settore quali ristoratori, distributori, enotecari e giornalisti specializzati. Con la partecipazione di 39 cantine, l'evento ha visto un'interessante rappresentanza di produttori italiani, insieme a ospiti dal Sud Africa e dall'Argentina.
Quattordici regioni italiane hanno preso parte a questa vetrina dedicata al Pinot Nero, con la presenza di produttori provenienti anche da aree internazionali. Attraverso una selezione che ha incluso vini giovani e riserve di lunga maturazione, l'evento ha offerto un panorama variegato delle diverse espressioni del Pinot Nero italiano. Particolarmente rappresentate sono state le regioni dell'Alto Adige e della Lombardia, storicamente legate alla coltivazione di questo vitigno, insieme a realtà emergenti di altre zone del Paese.
Uno dei momenti di maggiore rilievo dell'evento è stata la masterclass “Il giro d'Italia attraverso il Pinot Nero”, condotta dai giornalisti Antonio Paolini e Maurizio Valeriani di Vinodabere, insieme a Luca Matarazzo, direttore di “20 Italie”, e al critico Dario Cappelloni di DoctorWine. La masterclass ha permesso ai partecipanti di approfondire le caratteristiche del Pinot Nero in diversi territori italiani, offrendo una prospettiva tecnica e informativa sulla produzione nazionale di questa varietà. L'evento si è proposto come occasione di confronto e dialogo tra produttori, distributori e operatori, con l'obiettivo di promuovere la conoscenza del Pinot Nero italiano e rafforzare il settore del vino di qualità. “L'Italia del Pinot Nero” ha offerto uno spazio di approfondimento e sensibilizzazione verso le produzioni nazionali di questo vitigno, stimolando l'interesse per un comparto in continua crescita sia in termini di qualità che di complessità aromatica.
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Alberto Lupini