Liceo del Made in Italy: il Consiglio di Stato lo blocca, ma le regioni approvano
Il Consiglio di Stato ha sospeso il parere sul liceo del Made in Italy per delle perplessità su delle procedure incomplete, costi e regolamento didattico. Favorevole, invece, il parere della Conferenza Stato-Regioni [...]
Importante battuta d'arresto per il nuovo liceo del Made in Italy. Il Consiglio di Stato ha infatti sospeso l'emissione del parere sul regolamento che definisce l'organizzazione e i contenuti di questo progetto formativo. La Sezione consultiva per gli atti normativi ha espresso una serie di riserve sulla bozza di regolamento presentata dal ministero dell'Istruzione e del Merito, ritenendola incompleta e necessitante di ulteriori approfondimenti. Ma il ministero dell'Istruzione chiarisce che, nonostante la sospensione temporanea del parere del Consiglio di Stato sul regolamento del Liceo del Made in Italy, non vi è alcun rischio di stop definitivo al progetto. Il Ministero, infatti ribadisce l'arrivo del parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni e l'assenza di osservazioni significative da parte del Consiglio di Stato.
Di seguito, le principali criticità sollevate dal Consiglio di Stato sul liceo del Made in Italy:
- Mancanza del parere della Conferenza Unificata: il primo nodo cruciale riguarda una lacuna procedurale. Il ministero, infatti, non avrebbe acquisito il parere preventivo della Conferenza unificata, un passaggio obbligatorio per questo tipo di provvedimenti e che coinvolge le Regioni e le autonomie locali. Questa omissione ha indotto il Consiglio di Stato a sospendere il giudizio in attesa che l'iter procedurale venga completato;
- Dubbi sull'assetto ordinamentale e didattico: la Sezione consultiva ha espresso perplessità sull'introduzione del nuovo regolamento, che definisce l'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del Liceo del Made in Italy. In particolare, sono state sollevate criticità sulla formulazione relativa al rapporto tra approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità, che richiede una maggiore chiarezza;
- Il ruolo della Fondazione "Imprese e competenze per il Made in Italy": un altro punto controverso riguarda il ruolo della Fondazione, incaricata di supportare il potenziamento e l'ampliamento dell'offerta formativa del nuovo liceo. Il Consiglio di Stato ha chiesto maggiori chiarimenti sul significato di "potenziamento" e "ampliamento", sottolineando la necessità di una definizione più precisa dei compiti e delle modalità di intervento della Fondazione;
- Impatto economico: un'ulteriore preoccupazione riguarda i costi di implementazione del nuovo corso di studi. Nonostante il ministero abbia dichiarato che il liceo del Made in Italy non comporterà nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il Consiglio di Stato ha richiesto maggiori garanzie in merito, sottolineando la necessità di una valutazione più approfondita delle implicazioni economiche.
Dunque, la palla ora passa al ministero dell'Istruzione, che dovrà completare l'iter procedurale e rispondere alle perplessità sollevate dal Consiglio di Stato.
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Alberto Lupini