La tecnologia di Aton riduce gli sprechi di cibo e migliora la qualità del lavoro

Aton, B Corp trevigiana, riduce del 5% gli sprechi alimentari nei supermercati e migliora del 10% la qualità del lavoro degli operatori grazie alle sue modernissime soluzioni tecnologiche [...]

22 luglio 2024 | 17:05

La tecnologia del gruppo Aton ha un impatto positivo su persone, ambiente e aziende. Questo è quanto emerge dal report di valutazione d'impatto di Aton, B Corp trevigiana specializzata nella trasformazione digitale omnichannel e nella tracciabilità.

Le soluzioni tecnologiche di Aton permettono di ottimizzare i flussi di movimentazione dei prodotti nei supermercati, con una riduzione stimata del 5% della merce scartata. Questo significa un minor impatto ambientale e un risparmio per le aziende. Inoltre, gli operatori di negozio vedono un aumento del 10% nella qualità del loro lavoro, grazie a processi più efficienti e a una minore fatica fisica. Nel 2023, Aton ha aumentato del 19% gli investimenti in ricerca e sviluppo, raggiungendo 1,492 milioni di euro, circa il 7% del fatturato annuale. Questi investimenti hanno portato allo sviluppo della piattaforma software ".one", un nuovo hub digitale che integra i processi aziendali e abbatte i silos informativi.

«Negli ultimi anni abbiamo coinvolto direttamente i nostri clienti nella valutazione dell'impatto delle nostre soluzioni e dei nostri servizi - spiega Giorgio De Nardi, ceo di Aton. Un grande player della Gdo ha dimostrato che efficientando i processi con le nostre soluzioni ha diminuito lo spreco di prodotti alimentari del 5%. Su un fatturato di 2,7 miliardi di euro equivale a evitare la distruzione di cibo per un valore pari a 135 milioni. Non solo: ha ridotto del 10% il tempo sprecato nelle percorrenze all'interno dei punti vendita da parte del personale di negozio. Inoltre, evitando le stampe, sono state risparmiate 60 tonnellate di carta. Sono numeri enormi, se consideriamo 600 negozi in tutta Italia, che gestiscono 2,5 milioni di ordini all'anno. Stiamo parlando di un impatto positivo che potrebbe essere ottenuto da tutte le aziende del comparto e della filiera alimentare, e non solo, se ci fosse una maggiore e migliore consapevolezza».

In concreto, l'investimento in ricerca e sviluppo del gruppo Aton è orientato soprattutto a creare un unico data model accessibile e fruibile dai diversi attori della filiera. Si è lavorato anche sull'architettura centralizzata in cloud per diminuire la capacità computazionale richiesta dalle app per le vendite e la supply chain: tutto questo ha portato alla riduzione del 50% del consumo dei dati in cloud, con un impatto significativo in termini di risparmio energetico e riduzione dell'inquinamento digitale. Inoltre, è stato progettato un design system facilmente fruibile per gli utenti per semplificare il lavoro e rendere più veloce e meno dispendiosa la formazione digitale di nuove persone.

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Alberto Lupini


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