La Sonrisa di Sant'Antonio Abate chiude: finisce l'epoca delle nozze-show

Il Castello delle Cerimonie chiuderà entro dicembre. La Cassazione ha confiscato la struttura per abusi edilizi, trasferendola al Comune. Revocate le licenze, finisce un'era per la famiglia Polese [...]

18 novembre 2024 | 10:31

Si avvicina la chiusura definitiva del Castello delle Cerimonie, struttura simbolo delle nozze-show raccontate dal programma televisivo "Il Boss delle Cerimonie" su RealTime. Entro la fine di dicembre, infatti, l'attività alberghiera e di ristorazione del Grand Hotel La Sonrisa, gestita dalla famiglia Polese, cesserà definitivamente, a seguito dello sgombero dei locali disposto dalla Corte di Cassazione con una sentenza emessa lo scorso febbraio. La vicenda giudiziaria che ha coinvolto il complesso immobiliare ha avuto origine nel 2011, quando gli inquirenti avevano individuato numerosi abusi edilizi perpetrati fin dal 1979 su un'area di oltre 40mila metri quadrati. Dopo un lungo iter legale, la Cassazione ha decretato la definitiva confisca di immobili e terreni, che ora entreranno ufficialmente a far parte del patrimonio immobiliare del Comune di Sant'Antonio Abate, in provincia di Napoli.

La sindaca del Comune, Ilaria Abagnale, ha dichiarato: «In vista della completa acquisizione a patrimonio del Comune del complesso immobiliare denominato "Grand Hotel La Sonrisa", in seguito al verdetto irrevocabile della sentenza emessa lo scorso febbraio dalla Corte di Cassazione, gli uffici comunali hanno comunicato alle società interessate l'avvio delle procedure per la revoca delle licenze». L'amministrazione ha dato seguito alla sentenza della Cassazione avviando «tutte le procedure in vista della completa acquisizione a patrimonio comunale del complesso immobiliare e dei terreni per oltre 40mila metri quadrati, già di proprietà del Comune di Sant'Antonio Abate». Il fondatore dell'attività, Antonio Polese aveva creato dal nulla un business basato sulle nozze-show. Morto nel 2016, l'attività della struttura era stata proseguita dai suoi familiari. Questi ultimi hanno però ereditato anche i guai giudiziari che ora porteranno alla chiusura della struttura.

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Alberto Lupini


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