Aretè: crescono i prezzi di semi oleosi e piselli, crollano le patate a polpa soda
La siccità in Europa e nel Mar Nero ha spinto i prezzi dei semi oleosi, mentre le patate tedesche hanno registrato un calo del 70% tra luglio e ottobre. Crescita moderata per la produzione di piselli, ma i prezzi calano [...]
La siccità e le difficili condizioni meteorologiche estive in Europa e nell'area del Mar Nero hanno avuto un forte impatto sui mercati delle commodity agrifood, con effetti significativi sui prezzi dei semi oleosi e delle patate. Le analisi settimanali di Areté rivelano un quadro complesso per diverse referenze, in particolare semi oleosi, piselli e patate.
Semi Oleosi
Il settore dei semi oleosi ha registrato un aumento significativo dei prezzi, trainato dalla scarsa resa dei raccolti dovuta alla siccità. In particolare, i semi di colza provenienti da Francia e Germania hanno visto una crescita dei prezzi del 20% dall'inizio di marzo, con l’Ucraina che ha segnato un aumento ancora più drastico (+50%) a causa del raccolto deludente (-22%) e delle recenti tensioni geopolitiche che hanno danneggiato infrastrutture strategiche come porti e centri di stoccaggio. Anche i prezzi dei semi di girasole sono aumentati: Francia +29%, Romania +16% e Ucraina +54%, a causa del calo produttivo nell'UE (-5%) e in Ucraina (-19%).
Piselli
In Europa, la produzione di piselli sta vivendo una crescita del 15%, grazie a un ampliamento delle superfici coltivate in Germania, Lituania e Spagna, che ha visto un incremento del 67% rispetto alla stagione precedente. Tuttavia, la situazione in Francia è meno positiva: le stime di AGRESTE prevedono un calo del 29% per la campagna 2024/25. Questa riduzione ha avuto un impatto sui prezzi, con un aumento del 12% per i piselli verdi e del 10% per quelli gialli nell'ultimo mese.
Patate
Il mercato delle patate a polpa soda di origine tedesca ha seguito un trend opposto rispetto ai semi oleosi, con un forte calo dei prezzi delle patate da tavola tedesche (-70% tra luglio e ottobre). Questo calo è dovuto alle prospettive di una produzione in aumento in Germania, che ha riportato le quotazioni ai livelli di luglio 2022. A livello europeo, si prevede un incremento della produzione rispetto al 2023, nonostante le rese siano state parzialmente compromesse dalle condizioni climatiche umide nel Nord Europa.
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Alberto Lupini