Concessioni balneari, Sib: «Canoni da rivedere: c'è chi paga poco e chi troppo»

Anche quest'anno, la balneazione attrezzata italiana ha dimostrato di rappresentare un elemento di vantaggio competitivo per il nostro Paese nel mercato internazionale delle vacanze. Parola di Antonio Capacchione [...]

12 ottobre 2023 | 15:06

Anche quest'anno, la balneazione attrezzata italiana ha dimostrato di rappresentare un elemento di vantaggio competitivo per il nostro Paese nel mercato internazionale delle vacanze. Parola di Antonio Capacchione, presidente di Sib (Sindacato italiano balneari), nel corso del convegno tenutosi al Sun di Rimini, che ha riunito più di 500 imprenditori balneari provenienti da tutte le regioni italiane.

«Un settore di successo costituito non da 'capitani d'industria' dai forzieri ricolmi, ma da migliaia di famiglie di onesti lavoratori che da troppo tempo vivono in una situazione di angoscia e incertezza per il proprio futuro - ha precisato Capacchione. Costituiscono, certamente, elementi positivi la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, del 20 aprile scorso, che ha sottolineato l'importanza della verifica della scarsità o meno della risorsa demanio marittimo quale presupposto per l'eventuale messa a gara delle concessioni vigenti. Così come la Relazione conclusiva del Tavolo tecnico consultivo istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri che certifica l'esistenza e l'abbondanza di demanio per il sorgere di nuove aziende e da ultimo, la richiesta della Procura generale della Cassazione per l'accoglimento del nostro ricorso avverso le sentenze dell'adunanza plenaria del Consiglio di Stato» ha dichiarato Capacchione.

«Fatti positivi, ma non risolutivi della questione - ha continuato. Spetta al Governo e al Parlamento modificare la normativa vigente contenuta nella legge concorrenza del 2022 superata proprio da quanto avvenuto in sede giudiziaria e amministrativa quest'anno. È urgente, poi, affrontare la questione di quanto 'costa' la concessione fra canoni, Iva, Tari, Imu. In particolare i canoni devono essere rivisti perché c'è chi paga poco e chi troppo. E soprattutto assicurare ai comuni le risorse per rendere fruibili le spiagge libere che attualmente non lo sono e renderle attrezzate almeno con i servizi minimi» ha poi concluso Capacchione.

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Alberto Lupini


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