Ue chiede più trasparenza ad airbnb: dovrà condividere i dati con le autorità

08 novembre 2022 | 09:36

Airbnb e altre società di affitto di case “a breve termine dovranno condividere i dati sul numero di persone che utilizzano le loro piattaforme secondo le norme proposte dall’Ue, ha dichiarato la Commissione europea, evidenziando un approccio leggero alla regolamentazione del settore” - si legge su Il Sole 24Ore.

La proposta dell’esecutivo Ue arriva mentre destinazioni turistiche popolari come Parigi, Venezia e Barcellona accusano Airbnb di aver aggravato la carenza di alloggi. Ma le città più piccole e le aree rurali vogliono attirare più turisti attraverso le piattaforme di affitto online che rappresentano un quarto di tutti gli alloggi turistici nell’Unione Europea a 27 Paesi.

“La proposta della Commissione rappresenta uno sforzo per affrontare il mosaico di leggi nazionali diverse in tutta l’Ue che regolano Airbnb e i suoi rivali, cercando di bilanciare gli interessi delle città e delle zone rurali” - si legge su Il Sole 24 Ore.

«Le nuove norme proposte contribuiranno a migliorare la trasparenza sull’identificazione e l’attività degli host di alloggi a breve termine e sulle regole che devono rispettare, e faciliteranno la registrazione degli host», ha dichiarato la Commissione in un comunicato. «Inoltre, affronteranno l’attuale frammentazione delle modalità di condivisione dei dati da parte delle piattaforme online e, in ultima analisi, contribuiranno a prevenire gli annunci illegali. Nel complesso, ciò contribuirà a creare un ecosistema turistico più sostenibile e a sostenere la sua transizione digitale».

“In base alle norme proposte, Airbnb e i suoi omologhi dovranno condividere con le autorità pubbliche, una volta al mese, i dati relativi al numero di ospiti e di notti affittate, in modo automatizzato. Le autorità monitoreranno i loro programmi e potranno applicare sanzioni in caso di non conformità. La proposta dovrà essere concordata con i Paesi e i legislatori dell’Ue prima di diventare legge. La proposta della Commissione è simile a un accordo di condivisione dei dati che Airbnb ha stretto con l’ufficio statistico europeo Eurostat due anni fa per consentire alle autorità pubbliche di accedere ai dati pubblicati trimestralmente sul numero di persone che utilizzano la piattaforma e sul numero di notti prenotate” - conclude Il Sole 24 Ore.

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Alberto Lupini


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