W Rome, l'eterna vita di via Veneto

Il velocissimo successo del W Rome in questo importante triangolo del piacere è da ricercare nella filosofia dei W Hotels che fanno parte del gruppo Marriott. Il posto giusto per ricaricare la spina tra buon cibo e glamour

08 ottobre 2022 | 11:30
di Jerry Bortolan

Sfruttata, mortificata, sedotta e abbandonata. Non è il titolo di un film, ma quello di una celebre strada che tutto il mondo conosce con il nome di Via Veneto. Dopo gli anni ruggenti e il declino della moda di “andavamo in Via Veneto”, per incontrarci e socializzare come si direbbe oggi, la strada ha conosciuto la depressione il grigiore delle cose superate.


La nuova via Veneto

Se prima i punti di riferimento alla Dolce Vita erano gli esclusivi club dove si ballava e si ascoltava musica fino all’alba, ora a Via Veneto e dintorni si suona un’altra musica: sono le calde sinfonie che escono dai “new entry” dell’hôtellerie di grande impatto per il lusso e glamour come il W Rome, l'hotel diventato la nuova calamita per i foodie della capitale. Il velocissimo successo del W Rome in questo importante triangolo del piacere è da ricercare nella filosofia dei W Hotels che fanno parte del gruppo Marriott; filosofia che considera fondamentale un format e design lifestyle innovativo in grado di coniugare accoglienza alberghiera e socialità, che si accompagnano con la musica soft di un dj-set che mette a suo agio e allegria il cliente.


Tutta la magia del W Rome

Mentre l’imponente struttura del W di Barcellona a forma di una grande vela al vento si affaccia sul mare, il W di Roma, vista la sua location in via Liguria, una traversa di via Veneto, è ricavato da due solenni e importanti edificii che risalgono al 1800. Dal suo rooftop che gira a 360 gradi si possono ammirare gli skyline dei tetti delle vecchie case costruite sui sette colli, delle maestose cupole delle chiese e dei resti archeologici dell’antica Roma, e fantasticare su quello che racconta la loro storia.


Tappa imperdibile per i foodie

Il buon bere e il buon mangiare sono le stuzzicanti e gustose proposte delle nuove frontiere dell’enogastronomia con le provocazioni di una cucina concettuale, e nello stesso tempo tradizionale, per un grande impatto emotivo e un ritorno alla scoperta di “una vita dolce” con un Eternal life - nome dell’inebriante e gettonatissimo cocktail inventato dall’esuberante liquid manager (evoluzione del bartender) Emanuele Broccatelli - che si può gustare sulla terrazza a bordo piscina, in abbinamento alle focacce e pizze di Daniele Seu: una garanzia per qualità e bontà.    Oppure, ci si può ritrovare nei colorati gazebo, o nel grande e armonico Giardino Clandestino, al piano terra dell’hotel, diventato meta della movida notturna romana, per passare una serata all’insegna del bere e del diverso, avvolti dalla musica.


Per i gourmet e tutti quelli che amano l’alta cucina, due passi più in là, si entra nella armonica sala soft del Giano restaurant, per fare un percorso con la gustosissima cucina di Ciccio Sultano - il grande chef con due stelle Michelin al Duomo di Ragusa a Ibla - fedele interprete della cucina siciliana, che ripropone una “cucina educata” con attente variazioni per la comprensione di tutti i palati. Il volante per gestire la brigata e l’esecuzione dei piatti è affidata all'executive chef dell'hotel, Nicola Zamperetti, un giovane chef con un solido background lavorativo nelle cucine francesi e in quella di Aimo e Nadia, due stelle a Milano e alle Calandre il tre stelle Michelin di Massimiliano Alajmo.


I piatti di Sultano e Zamperetti

Scorrendo la carta del menu, il palato invia segnali di piacere alla mente per alcuni piatti che subito ordino in una disordinata sequenza, nel senso che testerò per ultimo un antipasto complesso come la Ventresca di tonno. Lo starter parte con il Carpaccio di Cernia seguito da uno Spaghetto tiepido con gambero rosso e pomodoro. Sembra un piatto facile, qui non c’è tecnica, ma esperienza e tanto amore per far felici tutti: nel pomodoro ci si tuffa un prezioso gambero rosso crudo e sgusciato che con la sua dolcezza riequilibra l’acidità del pomodoro e si avvolge alla pasta. Ne esce un piatto con tanto gusto.


Come secondo mi intrigano le Costolette d’agnello con zucchine e pecorino. Qui un po’ di tecnica ci deve entrare per la perfetta esecuzione della cottura, senza asciugare i suoi liquidi che rendono la carne elastica e morbida allo stesso tempo, diversa dal solito agnello scottato, e per l’azzardo del pecorino e zucchine che ne personalizzano il gusto: grande piatto. Il top però, a mio avviso, lo si raggiunge con la già citata Ventresca di tonno, piatto storico inventato da Ciccio Sultano con la tecnica della “carnificazione” del pesce, ovvero lavorare il pesce come se fosse carne che viene arrostita sul carbone e successivamente glassata con mosto d’uva e fondo di vitello, condita con fiocchi di sale e sommacco. Crema di cipolla agrodolce, per ricordare la cipollata usata tipicamente nella preparazione “Tunnina ca’ Cipuddata”. E con questa sublimazione di un pasto a tutto tondo, perfetto, chiudo il percorso del mio menu.


Il brunch della domenica

Altra chicca del W Rome è l’appuntamento della domenica per fare il Bella brunch che viene servita al tavolo una carrellata di assaggi che arrivano dalla cucina e che sostanzialmente ripercorrono la carta, cui segue un primo piatto a scelta fra vegetariano, di carne o di pesce. E poi riparte il “bombardamento” con i dolci di Fabrizio Fiorani, che non è il pastry chef (quello è Valerio Vitozzi), ma è un partner, esattamente come Ciccio Sultano. Fiorani firma alcuni dolci ed è il padrone di casa da Zucchero x Fabrizio Fiorani, il suo concept store nell’albergo. 


Posto giusto per staccare la spina

Per un giudizio sul W, il consuntivo è quello del posto giusto dove andare per staccare la spina e ricaricarsi. Questo grazie all’alta professionalità e organizzazione che si percepisce nel percorso delle diverse situazioni dell’hotel create da un team esperto proveniente dalla gestione di altri grandi alberghi, come Christian Zandonella general manager e direttore generale e, “last but not least”, Emanuele Aspramonte, responsabile di tutto il food&beverage dell’hotel.


W Rome
Via Liguria 26/36 - 00187 Roma
Tel 06 894121

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Alberto Lupini


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