Vino, ospitalità e ristorante con stella: Villa Cordevigo piace per versatilità
Da azienda vinicola a resort con ristorante stellato. Nel cuore del Bardolino l'attività cresce in quantità e qualità e gli investimenti pagano: l'estate ha prodotto buoni risultati con turisti italiani e stranieri
Villa Cordevigo sorge a Calmasino, nel cuore del Bardolino classico, sulle colline che si affacciano sul lago di Garda. È qui che l’azienda Vigneti Villabella è stata fondata nel 1971 da Walter Delibori e Giorgio Cristoforetti, famiglie che tuttora detengono la proprietà e ne seguono direttamente la gestione.
La cultura del vino alla base del progetto
La produzione vinicola comprende tutti i grandi vini classici veronesi come Bardolino, Lugana, Custoza, Soave, Valpolicella, Ripasso e Amarone e non ultimi grandi bianchi e rossi Igt da uve autoctone della provincia di Verona. Attualmente l'azienda Vigneti Villabella può contare su un patrimonio viticolo di circa 220 ettari tra proprietà e gestione.
L'acquisizione di Villa Cordevigo nel Bardolino Classico, rappresenta il cuore dell'azienda e il compendio del progetto Villabella rivolta alla conservazione e valorizzazione della cultura e della tradizione del territorio, alla ricerca della qualità intrinseca dei vini autoctoni partendo dal rispetto della terra e dalla cura dei vigneti. Un potenziale enorme rappresentato da una tenuta di 100 ettari vitati che regala ai consumatori di tutto il mondo una prestigiosa selezione - tipicamente italiana - di vini di qualità in un contesto unico.
Inoltre, negli ultimi anni è iniziato un processo di conversione alla viticoltura biologica che conta la presenza di 23 ettari di vigneti certificati, alla ricerca del massimo rispetto per la natura e l'equilibrio del nostro ambiente.
Un particolare viaggio nella tradizione e nel gusto dei classici vini italiani per poter assaporare la magica atmosfera che caratterizza la cantina.
Buona la vendemmia 2021
Il motore, anche solo per storicità, dell’azienda è alimentato quindi dal mercato del vino. Il bilancio della vendemmia 2021, ormai conclusa, è positivo: «Nella zona del Bardolino - spiega il co-titolare Tiziano Delibori - la vendemmia è andata molto bene quest’anno, perché abbiamo avuto un’estate poco piovosa. La qualità dell’uva è molto bella, con un grado zuccherino molto buono. Abbiamo avuto una riduzione del prodotto di circa il 20% e speriamo che il mercato recepisca l’aumento di prezzi che abbiamo sulle uve per trasferirlo anche sulle bottiglie».
Il tema, insomma è il riportare valore al vino italiano. «Specialmente nella zona del Bardolino - aggiunge Delibori - dove il Consorzio ha puntato molto sulla promozione, sulla creazione delle sottozone per poter elevare l’immagine del vino Bardolino; abbiamo puntato molto anche sul Chiaretto di Bardolino e ci ha dato soddisfazioni, soprattutto il Monte Baldo, una delle new entry del Consorzio». Un vino importante la cui destinazione è principalmente indirizzata verso l’Horeca che con le riaperture stabili ha ridato vita ai flussi delle varie filiere, compresa quella enologica.
L'ospitalità
Appartenente a Relais&Chateaux l’azienda unisce un' ospitalità a cinque stelle, la cantina vinicola e un ristorante stellato, l'Oseleta, in un unico filo conduttore volto all’eleganza e alla sostenibilità, alla lungimiranza e alla classicità. Villa Cordevigo è un'antica dimora patrizia, risalente all'XVIII secolo, incorniciata da un contesto ambientale di grande pregio. Il nucleo originario risale al Rinascimento, poi tra il XVII-XVIII secolo venne trasformato secondo lo stile dell'epoca.
40 camere e suite della Villa Cordevigo che sono dislocate nel corpo principale e nelle ali laterali denominate barchesse. Ogni stanza è diversa dall'altra e offre ambienti spaziosi, sobri ed eleganti, arredati con tessuti preziosi e finiture di pregio. L'interior design è un felice connubio di decor d'epoca e comfort contemporaneo, soffitti in legno, bagni in marmo o terracotta dal sapore country, che lasciano inalterato il seduttivo fascino della dimora storica.
«La stagione è andata sicuramente meglio dell’anno scorso - spiega Lorenza Delibori che segue da vicino la parte dell’ospitalità - ma ancora siamo lontani dagli anni passati. Penso che la ripresa sia lenta e forse in un paio di anni torneremo ad avere il lavoro del pre-Covid». Gli italiani sono aumentati e hanno sopperito, in parte, alla mancanza di alcuni stranieri come americani e inglesi, insieme agli stranieri dei Paesi di confine e quindi tedeschi, austriaci e svizzeri soprattutto.
Ristrutturazioni e novità
Nei mesi di chiusura la direzione non è stata con le mani in mano. «Abbiamo ristrutturato l’ultima parte della villa - prosegue Lorenza Delibori - abbiamo fatto due nuove suite, abbiamo creato un percorso salute sulla collina dietro alla villa da cui si può vedere il lago di Garda e creato nuove esperienze legate alla Spa, oppure al vino con pic-nic in vigneti o il vivere la vendemmia». La richiesta maggiore, soddisfatta dalla gestione, è stata cercare di sfruttare al massimo gli spazi esterni.
L’enoturismo a questo punto gioca un ruolo fondamentale. «Il settore nell’entroterra del lago di Garda sta avendo un grande successo - aggiunge il padre, Tiziano - e già nel 2006 quando abbiamo acquisito questi 100 ettari di proprietà abbiamo pensato di legare il vino all’ospitalità ritenendo fosse interessante per valorizzare i nostri vini e promuovere il nostro territorio: la lungimiranza ci ha dato ragione».
Villa Cordevigo
Località Cordevigo, 1, 37010 Cavaion veronese (Vr)
Tel: 045 7235287
www.villacordevigo.com
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Alberto Lupini