Villa Garassino, country house nel cuore delle Langhe

La componente dinner è il ristorante Bistrovino, un bistrot moderno dove va in scena il meglio della tradizione piemontese. Le camere sono cinque: Garassino, Cannubi, Bric Quercia, Bric Paradiso e Canorei

Siamo sulle dolci colline del Barbaresco e del Barolo. Si abbia l’accortezza di giungere a destinazione, e la destinazione è il D&B Villa Garassino, poco prima dell’imbrunire. Si vivranno momenti incantevoli nell’ammirare il fiabesco paesaggio. Ad accogliere gli ospiti, a essi infondendo subito la sensazione del proprio agio, è l’incoming manager Ilaria Santorelli. La label è appropriata, è label ufficiale. Ma che strano, dopo un po’ è molto semplicemente Ilaria! Con il suo solare aiuto ci si accinge a vivere una deliziosa esperienza cognitiva ed emozionale.

Il D&B Villa Garassino è circondato da vigneti e a cena saremo ben lieti di comprovare ciò degustando ottimi vini. Le camere sono cinque: Garassino, Cannubi, Bric Quercia, Bric Paradiso, Canorei. Ci viene assegnata la Canorei, molto bella e luminosa. Il tempo del breve riposino, il riordino, il cambio d’abito e si è pronti per la cena al Bistrovino. Proposto come antipasto, sebbene tentati di acquisirlo come secondo, ben volentieri principiamo la cena con il classico vitello tonnato: girello di Fassona Piemontese cotto a bassa temperatura accompagnato con la sua tradizionale salsa tonnata.

Comunicazione di servizio (!) o, se volete, Note per la Lettura: al Bistrovino si dedica compunta attenzione agli abbinamenti Food&Wine, laddove il Food è prevalentemente espressione della cucina piemontese e il Wine consta di etichette di Langhe e Roero. Ergo, dei vini diremo appresso.

Chiusa la comunicazione di servizio, riprendiamo da dove eravamo rimasti! Si`, si era alla delizia del vitello tonnato e all’attesa del primo piatto; pardon, dei due primi piatti. Ci siamo raccomandati che essendo due primi piatti, ciascuno di essi sia una mezza porzione. Ma se poi è mezza porzione abbondante, andrà bene uguale! Ed ecco la prima mezza porzione abbondante: Agnolotti del Plin. Che emozione! Il vero Piemonte in tavola: sono proprio i tradizionali agnolotti del Plin ai tre arrosti con burro di montagna aromatizzato. Semplicemente eccellenti! Pausa, hai visto mai si dica che andiamo di fretta (quando si viene al Bistrovino non si va di fretta), e con comodo, garbato e professionale il servizio, eccoci al Tajarin al “coltello” con ragù piemontese. Siamo al cospetto di Tajarin ai 40 tuorli tagliati al coltello conditi con il tradizionale ragù di Fassona Piemontese. No comment: squisiti, emozionano. E stiamo tacendo del calice!

Elogio delle Langhe con il secondo: Costolette di agnello d’Alta Langa con croccante panatura alle erbe e semolino dolce fritto. Struggenti contrappunti armonici di sapori precisi. Delizioso compimento di si` ottima cena con esito goloso della pasticceria di casa: Tortino di Nocciole Piemonte Igp. Perfettamente servito, inebriante la cremosità. E i vini? Si è scelto di abbinare vini di Tenuta Carretta, una tenuta storica a Piobesi d’Alba citata sin dal XV secolo per i suoi vigneti. Si vinificano esclusivamente uve prodotte nei vigneti di proprietà; vigneti facenti parte del distretto viticolo Langhe-Roero e Monferrato, un territorio straordinario, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2014. In abbinamento al classico vitello tonnato, che ha costituito anche la prima portata e come tale è stata accompagnata dal cordiale saluto tipico del dialetto piemontese, cereja, il Cereja Langhe Doc Rosato 2021. Da uve Barbera (15%) e Nebbiolo (85%). Colore tendente alla buccia di cipolla, in bocca risulta fresco e piacevole.

Relativamente facile la scelta, ma impegnativo il sorso per Agnolotti del Plin. Nell’appropriato calice, il Cannubi Riserva 2016 Barolo Docg Collezione Rag. Franco Miroglio. Come ben si sa, del Barolo Cannubi è la menzione più storica, grazie all’esposizione al sole dei vigneti e al suo particolare microclima. è vino (da sole uve Nebbiolo) di grande carattere, elegante e longevo. E ci sta bene anche con i Tajarin al “coltello” con ragù piemontese. E cosa accade adesso con le Costolette di agnello? Eccolo: Barbaresco Riserva Docg “Cascina Bordino” 2016. Cosa volere di meglio! Le uve Nebbiolo per la produzione del Barbaresco Riserva Docg Cascina Bordino vengono raccolte negli omonimi vigneti situati sul versante orientale del comune di Treiso. Con questo vino diviene evidente lunga la storia e la passione di Tenuta Carretta per i grandi vini a base Nebbiolo. E sul Tortino di Nocciole Piemonte Igp, azzardo vincente e felicissimo: Barolo Chinato! Buonanotte e felice risveglio!

Cosa si fa, dopo la doviziosa prima colazione? L’amica Ilaria, colei che ieri era incoming manager e adesso è l’amica Ilaria, è prodiga di gioiosi suggerimenti: un picnic nelle Langhe. Perché no, cestino in dotazione. Ma perché no, una cooking class con focus sulla cucina delle Langhe.

Questo testo è un estratto dal libro "Italian D&B" di Vincenzo D'Antonio, 320 pagine, pubblicato da Cinquesensi editore, che descrive 100 destinazioni in Italia dove si può abbinare un'ottima cena ad una camera di charme per dormire.

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Villa Garassino
strada Rizzi 18 - Treiso (Cn)
Tel 345 0056512