Trequarti, sui Colli Berici la cucina divertente di Alberto Basso
Un luogo dove trovare l'allegria grazie al cibo, curato dallo chef che punta ad una cucina pop. Ricette “improbabili” capaci di sorprendere i commensali
C’è chi durante la pandemia si è rattristato, c’è chi si è seduto ad aspettare. C’è chi si è arrabbiato con il mondo intero, c’è chi ha utilizzato il tempo (improvvisamente senza clienti) per crescere, reinventarsi, studiare nuovi menu, concepire il nuovo logo. Insomma niente piagnistei, tirarsi su le maniche e via andare. Questo è quello che ha fatto Alberto Basso del ristorante Trequarti di Spiazzo di Grancona in Val Liona, sui Colli Berici in provincia di Vicenza.
Il territorio
Cominciamo dal luogo. Non è che la Val Liona sia conosciuta da tutti, anzi per dirla tutta la conoscono veramente in pochi. Val Liona non è solo il nome della valle, lunga una decina di chilometri, ma anche il nome del comune dove, in località Grancona, nella parte sud della valle, sorge il ristorante. Una valle incantata dove potrete trovare di tutto dal fiume Liona, ai mulini e le ruote del pane, a grotte con laghetti, alle cave di pietra di Vicenza che è stata usata anche per le costruzione delle ville del Palladio che sorgono nelle vicinanze, a un museo contadino, ad aziende agricole per la produzione di frutta e ortaggi e olio e miele e vino di ottima qualità. Insomma una valle da scoprire per poi rinfoccilarsi ovviamente al Trequarti. Dicevamo del nuovo logo, splendido, allegro, non banale, originalissimo.
Lo stile pop
Un poco Pop come è tutto al Trequarti. Quel Pop che sta non per popolare ma per allegro, vivace, con tanta voglia di vivere e divertirsi, giocoso. Insomma quel Pop degli anni ’80 di Madonna, Prince, Duran Duran e tanti altri. Quel Pop che ti fa ballare e cantare. Ecco, una cucina con il sorriso è quella di Alberto Basso con i suoi piatti iconici come il Vitello Tonnato servito nella scatoletta del tonno, al salmone al caffè o salmone con moka che combina due ingredienti che mai penseresti potessero stare bene assieme, o al dolce totalmente pazzo. Pazzo o pop come vogliamo definirlo, un finto uovo il cui albume è a base di cocco e il tuorlo una composta di mango e frutto della passione, che deve essere spaccato (rilasciandolo da più di 20 centimetri) sopra a un asparago verde candito con sciroppo di zucchero e vaniglia, il tutto su una ganache con asparago bianco e verde.
O la pannacotta di Asiago a forma di fetta di formaggio con i buchi. O la piccola pasticceria presentata in un carillon suonante. Il tutto accompagnato dalla sapienza e dal sorriso del sommelier e maestro di cerimonie Christian Danese che ha creato una carta dei vini importante ma non spocchiosa, rivolta a esaltare e a far conoscere gli autoctoni del territorio ma anche chicche d’oltralpe. Il Trequarti non ha ancora una stella Michelin ma pensiamo non per molto. Ad aprile 2016, invece, il ristorante e lo chef entrano a far parte della prestigiosa associazione Jre - Jeunes Restaurateurs d’Europe, che riunisce i migliori giovani ristoratori del mondo. Una valle da scoprire, uno chef da conoscere, un sommelier da emulare, un ristorante in cui andare per farci tornare il sorriso.
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Alberto Lupini