Trastevere in… Controluce con i piatti della cucina romana di casa
È un'osteria con i tavoli esterni ancora all'ombra di una pergola, sopravvissuta alla mutazione di quello che era il quartiere più autentico di Roma. Nel menu si guarda al Lazio ma anche alle altre tradizioni regionali
Andare da "Controluce", osteria in un tranquillo vicolo di Trastevere, è come andare a casa di amici, con tutta la sensazione di essere accolti con calore e con la certezza di gustare un'ottima cucina, poco sensibile inutili sperimentazioni. È un'osteria con i tavoli esterni ancora all'ombra di una pergola, sopravvissuta alla mutazione di quello che era il quartiere più autentico di Roma trasformato in gran parte in attrazione turistica. Il tempo sembra essersi fermato qui, nella silenziosa Via della Luce, tra San Francesco a Ripa e Santa Cecilia.
Da Controluce l’autentica cucina di casa
Un anno fa per Laura Marasà e Simona Mochi, unite da amicizia nata sui banchi di scuola e dalla passione per la cucina, vedere quel locale era stato un colpo di fulmine e decisero che era il posto giusto dove realizzare l'antico sogno di aprire un piccolo ristorante. In memoria c'erano le esperienze e le ricette di mamme e di nonne, come spesso accade. Doveva essere, ed è stato, un locale diverso dal solito, inclusivo, né finto rustico né trendy, per stare bene a tavola come a casa. Niente a che fare con la cucina turistica, spesso di qualità medio-bassa con piatti di una tradizione romana mal interpretata. Qui si punta sulla qualità estrema che, anche nei piatti più semplici e mai banali, può fare la differenza. Già pochi mesi dopo l'apertura sembrò che la sfida fosse stata vinta.
«Quando i clienti stranieri ci chiedono gli “spaghetti meatballs”, una vera distorsione del gusto italiano, - dicono le due titolari- spieghiamo loro la nostra idea di cucina. Ci ascoltano, molto interessati, e alla fine ci ringraziano di un'esperienza inedita nel solco della celebrata cucina italiana».
Controluce, ristorante arredato come una casa
Si mangia fuori, nei 30 coperti, quando il tempo è bello, mentre all'interno si viene accolti in uno spazio arredato come una casa, con carta da parati inglese, arredi essenziali, qualche abat jour, un divanetto e nessun effetto speciale che possa camuffare uno spazio nato rustico come tanti altri pianterreni di Trastevere. C'è stata solo una ristrutturazione funzionale con l'aiuto di due interior design, Priscilla Marongiu e Daniele Giorgi. Una saletta con 15 posti è perfetta per eventi privati.
Cosa si mangia da Controluce
E si va a incominciare dando un'occhiata al menu: voci contenute con proposte interessanti e ben raccontate negli ingredienti. La cucina è affidata allo chef Edoardo Bellucci, toscano, classe ‘93, e dal suo sous chef Francesco Luciani, abruzzese, del ’90. Si guarda al Lazio ma anche alle altre tradizioni regionali.
Troviamo così la polenta di grano saraceno, le pallotte cacio e ova, la verza marinata, la pappa al pomodoro, i tartufi di Acqualagna, il pannicolo di manzo scottato al radicchio il cannolo siciliano, il baccalà mantecato, la pasta alla Norma, la caponata, gli stracotti di carne e le paste con il ragù di agnello o di lepre. Immancabili i piatti più richiesti della romanità, come gricia, amatriciana, gnocchi alla romana, ovetto in trippetta e l'abbacchio scottadito, mentre la loro carbonara è da podio assoluto. Presente anche il mare, con alici fritte con maionese agli agrumi, polpo grigliato, tonnarelli con aglio nero, battuto di gamberi crudi e pane al basilico e il baccalà.
Tutt'altro che riduttive le alternative vegetariane come la cotoletta di melanzana, la bistecca di broccolo romano o l'indivia belga a beccafico, riduzione di soia ai frutti rossi, primo sale panato e zucca. Attenzione anche al gluten free.
A fornire il pane è un micropanificio agricolo. I dolci da Controluce giocano un ruolo importante. Sono tutti fatti in casa, con l'imprinting di Laura, che ha un passato di pasticciera professionale. Ed ecco il Caffè Leccese: un dessert che richiama i sapori salentini, realizzato con panna cotta al latte di mandorla, salsa di caffè e cacao, panna montata e mandorle caramellate che viene servito in una tazza da tè in ceramica antica.
Da Controluce una carta vini particolare e di livello
Sorprende la carta dei vini, firmata del sommelier Stefano Parenti con etichette poco conosciute, ma di livello, con ricarichi più che accettabili. Sono quasi tutte italiane, unica eccezione lo Champagne - con una buona selezione di spumanti. Consigliati i vini laziali, come Bellone, Frascati o Cesanese, alcuni vini passiti e amari artigianali come fine pasto.
Il ristorante è aperto a pranzo e a cena dalla domenica al giovedì; il venerdì e il sabato, solo a cena.
Controluce
Via della Luce 44 - 00153 Roma
Tel 06 581 4839
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini