Tradizione piemontese e attenta ricerca La strategia vincente di Casa Vicina

Casa Vicina, al piano inferiore di Eataly Lingotto dal maggio 2006, è gestito da una storica famiglia di professionisti della ristorazione piemontese, anzi canavesana, alla quinta generazione

13 giugno 2018 | 09:05
di Piera Genta
Si tratta di Claudio Vicina ed Anna Mastroianni, rispettivamente nelle vesti di cuoco e pasticcere, mentre l’abbinamento vini e la cura della sala sono seguiti dal fratello Stefano. Un ambiente moderno, tranquillo dai colori rilassanti nelle tonalità del grigio e del beige, dettagli in legno, arredamento raffinato, alle pareti le opere pittoriche astratte di Fiorella Pierobon a tema “materie prime”. Numerosi i riconoscimenti, tra cui la stella Michelin.


(foto: Antonio Lori)

Il menu di Casa Vicina rispetta la grande tradizione piemontese, ogni piatto proposto è frutto di uno studio approfondito della ricetta originale per creare una proposta innovativa che esalti i singoli sapori ma che si proponga in una veste nuova ed adatta ai palati odierni. Oltre alla carta, due sono le degustazioni, che comprendeno la loro celebre versione della Bagna caoda “da bere” nata nel 2003: una coppa Martini riempita da strati colorati di verdure diverse (barbabietola, cavolfiore, carota, zucchina e peperone rosso) che nella nuova proposta sono bollite e frullate in olio extravergine d'oliva con lo strato finale di bagna caoda tiepida, da girare e sorbire; poi il Tonno di coniglio grigio di Carmagnola, presidio Slow food, accompagnato dalla giardiniera di verdure in agrodolce. La proposta gastronomica è un percorso sensoriale a piccoli passi, tra tradizione ed innovazione.

Come non attingere ai loro piatti del cuore, tra cui i Batsoà, deliziosi piedini di maiale fritto, con il pane profumato e serviti, poi l’Insalatina alla senape e zenzero e le Polpette di mamma Bruna al profumo di carpione. Merita farsi tentare dai dolci, ad esempio un sontuoso Zabajone caldo in coppa con gelato al gianduja. Ma le dolcezze di Casa Vicina sono altre ancora. Pane e grissini preparati con lievito madre e farine biologiche. Una carta dei vini ampia e ben strutturata che comprende una selezione di etichette di piccoli produttori e altri più noti, così da incontrare i diversi gusti.

Gli antipasti si aggirano intorno ai 26 euro, i primi piatti tra i 24 e i 30, mentre i secondi oscillano tra i 26 euro e i 50; per i dolci infine, 18 euro. Il menu Degustazione costa 70 euro, mentre 130 euro è il prezzo del menu Gastronomico.

Accanto al ristorante, nel 2009, è stato creato lo spazio “L’informale” nel quale gustare le creazioni di Casa Vicina in una veste più casual.

Per informazioni: www.casavicina.com

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Alberto Lupini


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