Tour a Napoli: 3 trattorie consigliate e inusuali in cui non si mangia la pizza
Un locale in cui si cucina solamente pasta, un altro storico del centro più tradizionale e uno in cui mangiare una tra le migliori genovesi della città. Un giro napoletano tra tradizione e innovazione
Uno spettacolo teatrale di successo dell'attore napoletano Vincenzo Salemme ha questo titolo: "Napoletano? E famme ‘na pizza”. Se ne consiglia la visione! Poniamo ciò in premessa nell'accingerci a racconto inusuale quando il luogo è Napoli. Vogliamo raccontare di tre ristoranti ubicati nella città di Napoli, in zone differenti ma tutti al centro, dove rigorosamente NON c'è la pizza, neanche come proposta ancillare. Insomma, non c'è il forno a legna, non c'è il banco per ammaccare, non c'è il pizzaiolo!
Pertanto, ci si accomoda a queste tavole, amena la convivialità e allegria ovunque, per lasciarsi deliziare con gli evergreen della vera cucina napoletana. La cucina che non può fare a meno degli ortaggi, carciofi, melanzane, peperoni e zucchine innanzitutto, della pasta fatta a Gragnano (Pasta di Gragnano IGP), dell'abbraccio voluttuoso tra carne e pomodoro a ché dopo ore ed ore di cottura ne sortisca il ragù, delle cozze e delle vongole, della Mozzarella di Bufala Campana DOP e del Provolone del Monaco DOP. Quante omissioni! E la fritturina di paranza? E i babà, e le sfogliatelle? E il limoncello freddo (ma non ghiacciato) a fine pasto? Ma fermiamoci qui, le omissioni avrebbero andamento asintotico in ogni caso.
Napoli: tre indirizzi "pizza-free"
Si parte dal cuore di Napoli, e allora meglio diremmo dalla sua aorta. Siamo a Spaccanapoli, poco distante la Piazza del Gesù Nuovo con la sua famosa chiesa, molto vicino il Monastero di Santa Chiara. Insieme indistinto di turisti e di napoletani: folla gioiosa.
Si va a La Locanda Gesù Vecchio. Arredo rustico, carta delle birre a pari dignità con la carta dei vini. Menù elogio della schietta cucina del territorio. Citiamo gli "imperdibili" evitando di suggerire la successione a tavola e di proposito omettendo il savio suggerimento di non esagerare nelle porzioni onde poter apprezzare tutto. La sontuosa parmigiana di melanzane, la profumata pasta e patate, i paccheri fritti, la mozzarella in carrozza fatta come deve essere fatta, il coniglio alla cacciatora. Ma non si lascia la tavola se, a trionfo di sì saporito pranzo (o cena) non ci si è deliziati con gli ziti alla genovese. Lodevole la scelta di approntare anche proposte gluten free. Prenotazione nei fatti obbligatoria!
Ci spostiamo verso i Quartieri Spagnoli e in prossimità della chiesa di Santa Maria degli Angeli ci imbattiamo in altra famosa trattoria: Osteria della Mattonella. Mattonelle, sì. Le maioliche (riggiole in dialetto napoletano) a costituire le pareti di questo vociante e allegro locale sempre affollato da napoletani e turisti. La prenotazione è nei fatti obbligatoria. Cucina a vista, tavoli in legno. Assolutamente (anche qui) da non perdere la genovese, impeccabilmente preparata. Ottime le polpette al sugo. Smart l'idea di vendere il ragù anche in barattolo. Eccellenti le proposte di pesce azzurro. Saporiti i babà. Vini della casa, ma anche ragguardevoli etichette.
Ci avviciniamo al mare, al porto, siamo nella splendente Piazza Municipio e la ghiotta sosta è al Seafront Pasta Bar, al primo piano. Al piano strada il negozio del Pastificio Di Martino. Sinergia tra vendita a scaffale e voluttuosa ghiottoneria del pasto servito. A dimostrazione di quanto napoletano, nonostante il nome, sia questo primo piatto, anche qui tra i must annoveriamo gli ziti alla genovese. D'obbligo l'assaggio di sontuosi spaghetti alle vongole scenograficamente serviti. Tanto originale quanto buono il "pastamisù", un classico tiramisù condito con frammenti di pasta imbevuti di caffè.
La Locanda Gesù Vecchio | Via Giovanni Paladino, 26 - 80138 Napoli | Tel. 081 461 3928
Osteria della Mattonella | Via Giovanni Nicotera, 13 - Napoli | Tel. 081 416541
Sea Front Pasta Bar | Piazza Municipio, 1 - 80133 - Napoli | Tel. 081 1849 6287
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Alberto Lupini