Tour gastronomico in Lomellina alla scoperta di cultura e specialità
Si chiama “Orizzonti Rurali” il progetto che il territorio ha lanciato per raccontare, prima ai giornalisti poi a tutti i cittadini del Nord, cultura, natura e prodotti tipici (come l'oca) della zona
14 maggio 2021 | 18:49
di Stefano Calvi
Il progetto Orizzonti Rurali, per richiamare i cittadini nella "loro" campagna
È stato presentato il progetto “Orizzonti Rurali”: un programma internazionale di cooperazione pensato allo scopo di incentivare gli abitanti delle grandi città alla riscoperta di zone a vocazione agricola vicine a loro, a livello geografico e soprattutto culturale. Il nome stesso dell’iniziativa fa riferimento agli “orizzonti” che chi vive nelle metropoli ha idealmente davanti a se´ rivolgendo lo sguardo verso la campagna. Si propone di promuovere la conoscenza dei territori coinvolti attraverso una campagna promozionale e migliorando i collegamenti tra citta` e aree rurali, mediante la diffusione di forme di mobilita` smart e green.La gastronomia della Lomellina parte dall'oca (in particolare il salame cotto)
È in questo contesto che è andato in scena il primo press tour che ha visto come obiettivo il mondo della gastronomia lomellina. I partecipanti hanno scoperto le diverse sfaccettature dell’oca, il palmipede considerato il “re” delle cascine. È stato l’allevatore Davide Gallina dell’Azienda Agricola L’Oca di Sant’Albino a spiegare le tecniche di allevamento e di trasformazione della carne. Con particolare riferimento all’importanza economica che ha per la città di Mortara e il suo territorio, dove viene prodotto il Salame d’oca cotto Igp. Dall’allevamento ai fornelli: sulle tavole dell’azienda La Liberata di Mortara della famiglia Sedino, lo chef Edoardo Rossi ha proposto un menu della tradizione dedicato completamente all’oca, dagli antipasti (salumi in particolare) ai primi.Il riso Carnaroli di Cascina Alberona
Tappa obbligata a Cascina Alberona di Mortara dove l’agricoltore e patron Luigi Ferraris ha spiegato la coltivazione del riso e del Carnaroli in particolare. La sua realtà è da sempre considerata tra le più attive nella promozione del riso made in Italy, il suo è un prodotto di estrema qualità per l’alta gastronomia. Su una superficie di 130 ettari produce, oltre al riso, anche il mais. «A noi piace definirci “artisti del riso” proprio per questo: un buon risotto nasce in campagna, nelle risaie, e finisce nei nostri piatti per una cucina di alta qualità che sia soprattutto genuina», ha detto Ferraris.Tappa a Breme, casa della Cipolla Rossa
Qualche chilometro e il tour ha fatto tappa a Breme, capitale della Cipolla Rossa, definita la dolcissima. «È un prodotto che nasce esclusivamente sulle nostre terre alluvionali del Po – ha detto il sindaco Francesco Berzero – Qui acquista, grazie ai terreni, la sua peculiarità: ovvero una cipolla dolce, equilibrata nel gusto, non invadente. È ideale per insalate fredde, frittate, zuppe e anche per dolci».Tra masterclass e degustazioni
Di grande suggestività la tappa successiva: sulla torre ghibellina di Rosasco, tra le risaie lomelline, è andata in scena una gustosissima “masterclass del riso” a cura dello chef Riccardo Carnevali (segretario dell’Unione Cuochi Regione Lombardia), nel corso della quale sono stati presentati i risi delle aziende agricole Marta Sempio di Valeggio (riso rosso), Cascina Languria di Mede (riso nero Ebano), Santa Maria Dei Cieli di Mede (riso Lomello), Cascina Bosco Fornasara di Nicorvo (riso Rosa Marchetti) e Cascina Alberona (riso Carnaroli) nonché lo “Zafferano della Lomellina” prodotto a Dorno.I partecipanti hanno poi cenato all’Agriturismo Molino Miradolo di Robbio, dove il sommelier Ais Carlo Aguzzi ha curato una degustazione guidata del Vino dei Celti, prima di pernottare all’Antica Dimora San Michele di Lomello.
Lumache e asparago bianche chiudono la gastronomia tipica del luogo
Il giorno successivo il tour è proseguito a Cilavegna con la visita all’allevamento di lumache dell’Azienda Agricola “2 M” e alle coltivazioni del pregiato Asparago bianco, per poi concludersi con il pranzo alla Tenuta Molino Taverna e il rientro a Milano con transfer.Un progetto di promozione territoriale ad ampio spettro
«Il fatto che i giornalisti, prima di congedarsi, abbiano voluto i contatti delle aziende partner per concordare interviste e servizi dedicati – commenta Luca Sormani – è probabilmente la miglior dimostrazione della bontà dell’iniziativa. Il nostro è un territorio che ha molto da dare e da raccontare: ne abbiamo avuto la conferma dagli stessi partecipanti all’educational. Questo progetto vuole gettare le basi di un percorso di comunicazione strettamente legato al turismo di prossimità, trend che oggi va sempre più consolidandosi. Per attrarre chi vive a Milano o nelle altre grandi città dell’Italia settentrionale abbiamo bisogno di far conoscere a quante più persone possibili i nostri punti di forza, siano essi gastronomici, culturali o naturalistici».L’occasione del tour per la stampa specializzata è servita per presentare il progetto “Orizzonti Rurali” che prevede un’azione comune e una serie di azioni locali declinate sui singoli territori. Fa da fil rouge alle iniziative che saranno poste in essere la volontà di aprirsi ai contesti metropolitani per offrire opportunità di turismo di prossimità, lento e sostenibile, anche attraverso l’organizzazione di eventi ad hoc che mettano in vetrina le rispettive risorse culturali, artistiche, naturalistiche ed enogastronomiche.
Scopo dell’azione comune è quello di rappresentare i territori di campagna come un continuum rispetto alle grandi realtà urbane (Milano, nel caso dei Gruppi di Azione Locale lombardi), pur valorizzandone gli aspetti distintivi: un concetto che può essere reso metaforicamente con l’immagine del “giardino di casa”.
Per informazioni: www.galrisorsalomellina.it
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Alberto Lupini