Tour gastronomico in Alpe Cimbra Gusto e tradizione conquistano

L’Alpe Cimbra, uno spicchio di terra del Trentino sud-orientale, è un territorio di un’emozionante bellezza, per la natura, per i paesaggi, dove lo sguardo si perde lontano

16 aprile 2019 | 11:59
di Tiziano Argazzi
Una terra gelosa delle sue tradizioni che offre tantissime occasioni di vacanza, il tutto abbinato ad una piacevole enogastronomia da scoprire nei ristoranti di prestigio, nelle romantiche malghe, nelle baite nascoste tra i boschi o nei rifugi alpini in quota. Luoghi dove fare una sosta golosa, ammirando il panorama e, nel contempo, deliziarsi con uno dei tanti piatti della tradizione culinaria di questa terra meravigliosa da assaggiare in compagnia di un buon bicchiere di vino trentino o di una birra artigianale. E poi, il giorno dopo, ripartire alla scoperta di nuove emozioni per il palato.



Si possono proporre tante soste golose e gustose. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. A Folgaria si può iniziare con “La Stua del John”, un ristorante gourmet in via Emilio Colpi, nel cuore della zona pedonale della cittadina. Una ristrutturazione intelligente è stata in grado di integrare l’eleganza del locale con le esigenze di un ristorante moderno e di prestigio. Il legno rimane l’elemento principale e sprigiona tutto il suo calore nelle travi a vista che rendono il soffitto ancora più gradevole. Il locale, intimo, raffinato e caldo, con pochi tavoli (ci sono 30 posti a sedere) è aperto da circa un anno ed è impreziosito dalla cucina di Andrea Mantovanelli pluripremiato chef veronese.



I suoi piatti sono un viaggio di scoperta dei prodotti tipici dell’Alpe Cimbra, un'esperienza di sapori e profumi davvero interessante. Le cose da assaggiare sarebbero tantissime. Si può incominciare con gnocchetti di ricotta del Maso Guez, a seguire un assaggio di Carbonara cimbra del John. Poi Uovo Arcobaleno del Maso Guez con rape rosse cotte nella sabbia Dolomia, cialda croccante e Trentingrana. Infine si può degustare una Tartelletta di baccalà mantecato. Per finire in bellezza un sorbetto e dolcetti al cioccolato. Il tutto da assaporare con equilibrati abbinamenti di vino e birra proposti da Fabrizio Franzoi, direttore di sala e sommelier.

Attiguo al ristorante, c’è il John Caffè, un locale raffinato che abbina alla tradizione trentina dei tipici chalet di montagna, la modernità ed eleganza della veranda sulla via del centro. Di proprietà, come la “Stua del John”, di Annapia Bennati, è uno scrigno di tentazioni, grazie alla pasticceria di alta qualità, che si avvale della collaborazione del maestro pasticcere Luigi Biasetto, noto al grande pubblico per la sua partecipazione a “Il più grande pasticcere” il talent dolciario trasmesso da Rai 2, nonché campione del mondo di pasticceria come coautore della famosissima torta Setteveli. Al John Caffè, dal 23 al 26 aprile prossimi, è in programma la “Strudel Cup 2019”, il Primo Campionato Nazionale dello Strudel. La manifestazione, nata da un’idea di Luigi Biasetto che da anni firma lo strudel del John Caffè, vuole dare lustro ad un dolce fra i celebrati della cucina italiana.



Si è nominato più volte il Maso Guez. Quindi alcune parole sono necessarie per parlare delle sue produzioni molto apprezzate. A cominciare dalle “Uova Arcobaleno” dai gusci di colori diversi, bianchi, rosa, azzurri, gialli ed ambrati che sono “il marchio d’autore” delle 100 e passa galline allevate in libertà in questo maso gestito da Serafino Incani assieme ai figli Andrea e Simone ed alla moglie Morena. Oltre all’allevamento di galline il Maso ha anche una cinquantina di capre che forniscono più o meno 100 litri di latte al giorno. Nel piccolo caseificio di famiglia vengono prodotte varie specialità caprine.

A Luserna, il capoluogo cimbro, merita una tappa il Lusernarhof, un locale accogliente di proprietà di Bruno Zotti e della moglie Dolores Zuccolo che lo gestiscono assieme ai figli Luca ed Andrea. Frutto della sapiente ristrutturazione di tre case cimbre, conserva integro il fascino del tempo passato senza rinunciare in alcun modo a tutti i comfort di oggi. Ha anche una decina di camere, aperte solo in estate, in regime di B&B.



I coperti sono una quarantina che raddoppiano, in estate, grazie ad una grande terrazza panoramica con vista meravigliosa sulla Valdastico. Ai fornelli Bruno e Luca. La sala invece è il regno di Andrea. La cucina è quella tradizionale trentina con ricette a volte di origine cimbra rielaborate in chiave piu` leggera e moderna. Il risultato è una cucina di grande equilibrio, leggera e saporita. Il locale è anche certificato “Osteria Tipica Trentina” e questa è una garanzia ulteriore perché il relativo disciplinare prevede solo l’utilizzo di prodotti locali ed una proposta gastronomica incentrata esclusivamente su piatti tradizionali. Infatti chi espone questo marchio deve essere un vero e proprio ambasciatore del territorio. La carta dei vini è articolata su un centinaio di etichette, per lo più trentine ed una piccola selezione di punta di altre regioni. Come entrée sono interessanti i crostini allo speck trentino, insaporiti con insalata di sedano, pistacchi e croccante alla segale, sorbetto ai gewürzgurken. A seguire si può gustare Tartare di Carne Salada dell’Alto Garda, poi Pappardelle con un assaggio di polenta, formaggio Vezzena vecchio di malga e porcini confit. Per finire +Treccia di diaframma di manzo alla griglia con ketchup di rapa rossa e Patatana pult, una polenta di patate tipica di Luserna. Per completare in dolcezza, non può mancare un buon sorbetto fatto in casa.



Ultima tappa gustosa all’Antico Bar Ristorante “Alla Segheria”, ricavato in un'antica segheria adeguatamente ristrutturata e dislocata sulla strada che da Folgaria porta a Serrada e poi giù fino Rovereto. Dal 1989 è di proprietà dello chef Mauro Fiorentini che lo gestisce assieme alla moglie Antonietta e i figli Rodolfo e Anna. La cucina di Mauro è una libera interpretazione della cucina trentina e delle province limitrofe. Il risultato sono piatti che sanno di “casereccio”, gli ingredienti sono tutti freschissimi ed anche la pasta è sempre fresca e preparata a mano come una volta. Piatti assolutamente da provare sono i Bigoli con ragù di manzo e vitello, il Brasato di Manzo al Teroldego, la Tartara di vitello freschissimo con zucchine a filetti e la Tagliata di manzo al pepe verde o alla rucola od ancora il Fegato alla veneziana o il Baccalà. Per arricchire ulteriormente il sapore dei piatti, il locale dispone di una rifornita cantini di vini, per il 90% trentini ma anche con etichette di prestigio di produttori di altre zone.

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Alberto Lupini


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