Tartufo in presa diretta, dalla cerca alla tavola
Non solo degustazioni, ma anche emozionanti attività nella natura in Molise, Umbria ed Emilia Romagna. Un’accoglienza organizzata per trascorrere momenti all’aria aperta prima della festa gastronomica
Il tartufo è sempre protagonista di esperienze di gusto ma anche di emozionanti attività nella natura. Esperienze vive e interessanti, uniche, in Molise, Umbria ed Emilia Romagna. Per trascorrere momenti all’aria aperta prima di sedersi a tavola.
Il Tartufo di Borgotufi
Al ristorante Il Tartufo di Borgotufi, albergo diffuso di Castel del Giudice (Is) in Molise, il fungo ipogeo è l'ingrediente di diversi piatti del cuoco Marco Pasquarelli come La Tartare di Manzo autunnale (nocciola, rape, senape e tartufo) o il Tortello di pecora, zafferano, caciocavallo e tartufo. Tra le terre dell'Appennino molisano-abruzzese ci si può anche dedicare alle visite guidate per conoscere da vicino il re dei boschi e partecipare a degustazioni con Le Tartufaie di Ateleta (Aq) - fornitrici ufficiali del ristorante - e visitare il Museo del Tartufo a San Pietro Avellana (Is) ricco di sezioni multimediali e multisensoriali.
Relais Borgo Campello
In Umbria, al Relais Borgo Campello a Campello sul Clitunno (Pg), l'inverno è il momento ideale per degustare il tartufo nero pregiato umbro che si raccoglie proprio tra dicembre e gennaio. Da scoprire in un percorso lento tra natura, storia e arte anche nell’ambito di una ricerca organizzata con il cavatore e il suo cane. Il tesoro trovato tra i boschi sarà poi l'ingrediente della cena preparata dalla brigata del relais. Il processo di cerca del tartufo è candidato per il 2021 a Patrimonio culturale immateriale Unesco.
Exé
Anche il territorio modenese, sul suo Appennino, vede crescere buonissimi tartufi neri. Lo sa bene il cuoco Paolo Balboni del ristorante Exé di Fiorano Modenese (Mo) che rielabora la tradizione italiana esaltandone le caratteristiche con una buona dose di fantasia applicata a ingredienti di primissima scelta, tra cui appunto i funghi ipogei. Per i gourmet l'esperienza a Exè è unica, perché prima si impara a fare e stendere la pasta all'uovo con la sfoglina, come nella migliore tradizione emiliana, poi Balboni insegna a cucinare qualche piatto al tartufo, che si mangia poi tutti insieme a fine lezione in una cena conviviale.
Il Cielo di Strela
Sempre in Emilia Romagna nei boschi della Valtaro, in provincia di Parma, nel periodo tra novembre e marzo, “Una giornata da tartufaio” è il titolo di un’escursione organizzata. Accompagnati da una Guida ambientale escursionistica, con l’ausilio del cane da cerca, e grazie alla collaborazione del cuoco Mario Marini dell’agriturismo Il Cielo di Strela, i partecipanti imparano a individuare, raccogliere e perfino pulire e cucinare il tartufo nero. L’escursione prevede un impegno di circa 3 ore.
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Alberto Lupini
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