Stupefacente Palagio, ricordo di un pranzo domenicale
Al Four Seasons di Firenze, Vito Mollica mette in tavola una formula invitante a base di 7 antipasti, 3 primi piatti, un secondo, dolci e frutta. Ricette abbinate a vini di alta gamma
02 dicembre 2020 | 10:25
di Guido Ricciarelli
Kupra 2015 di Oasi degli Angeli ha accompagnato l'Agnello con crema di sedano rapa e cicorino
Per ovviare alle restrizioni imposte dal coronavirus che impediscono il brunch, il Palagio risponde con assaggi di 7 antipasti, ho detto 7 antipasti, 3 primi piatti, ho detto 3 primi piatti, 1 secondo piatto (a scelta fra 3 proposte), dolci dolcezze (babà al rum, mousse al caramello, bignè alla crema, tortino alle castagne, macarons al caffè e al cioccolato) e, se non bastasse, una cornucopia di frutti esotici (con una maracuja da sballo). Tutto questo senza spendere cifre esorbitanti e tenendo presente la stupenda cornice in cui ci si trova.
Direte che ho bevuto: certo che sì e alla grande. Non potendo descrivervi, per evidenti limiti di spazio, ogni singola portata, mi limiterò a darvi conto che si partiva con le Ostriche della Bretagna Tsarskaja, esplosive, seguite da un seducente Sashimi di tonno, ricciola e gamberi rossi. Uno spartito ideale per lo Champagne Royale Réserve Brut 2013 Philipponnat, da uve Pinot Noir al 65%, Chardonnay 30% e un 5% di Meunier. La colonna vertebrale nervosa di frutti bianchi, l’energia, la persistenza e la salinità di fondo ne fanno una bollicina di grande charme. Perfetta per accompagnare anche il succulento Risotto al radicchio trevigiano con fonduta al taleggio.
Champagne Royale Réserve Brut 2013 Philipponnat, da uve Pinot Noir al 65%, Chardonnay 30%, Meunier 5%
Il testimone passa ora al Kupra 2015 di Oasi degli Angeli. A Marco Casonaletti ed Eleonora Rossi va il merito di aver riscoperto, valorizzato e diffuso la vecchia varietà bordò, una grenache o cannonau che era praticamente scomparsa dal Piceno da molti anni. Alla faccia del grande calore dell’annata sfoggia sentori di frutta rossa, tabacco, erbe aromatiche, spezie orientali, garrigue, sostenuti da un tannino di grande stoffa che traghetta il sorso verso un interminabile finale.
Classe pura che tiene perfettamente botta all’Agnello con crema di sedano rapa e cicorino. Un saggio della bravura di Vito Mollica e del suo staff in cucina. Esco canticchiando “Una domenica così non si potrà dimenticar”. Gianni Morandi docet.
Per informazioni: www.ilpalagioristorante.it
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini