Sfida a colpi di pizza da Allegrío a Roma: ecco cosa si è mangiato
Il pizzaiolo ischitano Ivano Veccia ha ospitato e sfidato Bob D'Avanzo, patron e titolare della pizzeria Bob Alchimia a Spicchi di Montepaone. Con loro anche il resident chef di Allegrìo, Daniele Creti
Allegrío, il ristorante, cafè e lounge bar più solare e allegro della Capitale, al civico 144 di Via Veneto, dà il via al suo secondo anno di eventi enogastronomici con una celebrazione della pizza, nel pieno del suo momento d'oro, con maestri pizzaioli in competizione e finalmente al livello delle più blasonate e celebrate toques della cucina. Anche in questo locale, nelle sale illuminate dal grande Sole d'Oro simbolo di gioia e di allegria, i momenti di confronto e le performance a quattro mani tra le declinazioni dell'arte bianca sono diventati di casa e il suo pizzaiolo ischitano Ivano Veccia sembra felice di accettare ogni tipo di sfida.
Le pizze di Bob D'Avanzo da Allegrío
Dopo l'amichevole schermaglia col casertano Sasà Martucci, in novembre, ha voluto accogliere un fuoriclasse calabrese, Bob D'Avanzo, patron e titolare della pizzeria Bob Alchimia a Spicchi di Montepaone, in provincia di Catanzaro. Nato fornaio, aveva cominciato aprendo una pizza a taglio, bruciando poi tutte le tappe in poco tempo. Docente, formatore e pluripremiato, pur avvezzo agli allori nelle grandi competizioni di settore - “Miglior Performance dell’anno 2021" per 50 Top Pizza e Tre Spicchi di Gambero Rosso - si è detto onorato di essere ospite di Veccia e felice di poter far gustare al pubblico le sue creazioni.
Al gioco della sfida tra i due maestri si è aggiunto il resident chef di Allegrìo, Daniele Creti, inserendosi tra la sfilata di pizze con una entrèe, l'Oliva dolce di manzo, croccante al pomodoro e crema di Parmigiano, e con un primo piatto, l'Antico bottone, fatto di acqua e farina con ripieno di patate e mantecato all'essenza di provola affumicata.
Il menu della “sfida” da Allegrío
La serata, che ha incassato il tutto esaurito e anche di più è cominciata come di consueto col rito del cocktail signature, pensato per l'occasione da una inossidabile coppia di barman, altro vanto del locale, Alessio Navacci e Riccardo Martellucci . In questo caso il Basil Tonic, un fresco Tanqueray gin, foglie di basilico, succo di limone e yuzo, sciroppo di zucchero,The London Essence Tonic ed aria di zenzero). L’abbinamento a tutto pasto, curato dal sommelier Davide Gelormini, è stato con un'Alta Langa Marco Alberto, metodo classico, Chardonnay e una piccola componente di Pinot Nero.
Poi è stato dato il via all'attesa sfida dei due maestri pizzaioli che era stata anticipata come "esperienza al buio", destinata a stupire, come poi è avvenuto. L'esordio non poteva che essere tutto di Bob D’Avanzo, con la pizza Verza, barbecue, fondo vegetale di nocciola di Cardinale, ricotta di capra silana affinata in grotta e prezzemolo, con una base alveolata e leggera e un tocco di croccantezza. Le farine usate da entrambi erano di grani antichi Avasim Mama Seeds, consorzio internazionale di ricerca impegnato nella tutela e promozione della biodiversità agricola. Poi Veccia ha proposto la sua Pizza al padellino a trancio, dalla consistenza di una focaccia, con estruso di mais, guarnita di vitello tonnato, crema di provola e capperi fritti.
Risposta di D'Avanzo con la sua originale Supermarinizia, un corposo rettangolo, prima cotto al vapore e poi in forno, con burro al pomodoro, alici di Anoia in salsa ponzu calabrese, capperi soffiati, basilico, aglio nicastrese senza risparmio, pomodoro seccagno affumicato alla brace, glassa croccante di olive e liquirizia a simulare una copertura di cioccolato fondente. Piatto intrigante, che ha suscitato dibattito perché quasi irriverente di fronte alla "sacralità" della pizza, ma indicativo di come anche i pizzaioli legati alla tradizione contribuiscano all'evoluzione di un piatto semplice e mai banale.
Conclusione del padrone di casa con la sua Genovese a Roma: omaggio alla cucina del Vesuvio e alla città che lo ospita da tempo. Molto gradita ed espressione del suo talento, aveva crema di pecorino sul cornicione - che per la leggerezza del tuo impasto non è rimasto nel piatto- poi mix di fiordilatte e provola, puntarelle romane condite con olio di alici con grattugiata finale di pecorino.
È stata una versione della napoletana verace molto apprezzata, secondo la sua idea vincente di comporre ogni volta miscele di farine, scegliendo il processo di macinazione più adatto e selezionando ingredienti mirati per il topping. Anche il pepe è frutto di una sua selezione tra sei tipologie diverse. Ha concluso la serata un dolce al profumo mediterraneo di Mario di Costanzo: Spuma di ricotta di pecora, gel di arancia biscotto ricomposto al pistacchio di Bronte e fior di sale e vaniglia.
Da Allegrío nuovi incontri culinari
Ci saranno presto altri incontri da Allegrìo, organizzati dalla titolare Sabrina Corbo che ama sorprendere con le tante anime del locale, nelle quattro sale a tema - Joyful, Lucky, Intrepid e In love- tutte con arredi diversi, porcellane limoges, centinaia di roselline di Capodimonte sulle pareti e carte da parati e tessuti inglesi.
Allegrio
Via Vittorio Veneto 114 - 00187 Roma
Tel 06 4554 3423
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Alberto Lupini