Santarpia apre a Firenze Tradizione, ma anche pizze nuove
Alle Due Strade via alla nuova esperienza del pizzaiolo Giovanni Santarpia. Fiorentino d’adozione si mette in proprio dopo l'esperienza di Palazzo Pretorio a San Donato in Poggio e in Largo Annigoni
03 gennaio 2020 | 12:34
Mercoledì 8 gennaio Giovanni Santarpia (candidato al sondaggio di Italia a Tavola “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza, CLICCA QUI PER VOTARE) apre la sua nuova pizzeria in via Senese 155 R confermando le voci sull'apertura che si rincorrevano da settimane.
Il locale dispone di una cinquantina di coperti, di cui gran parte prenotabili, anche se una decina di sedute al bancone sono state lasciate per chi volesse spizzicare qualcosa “al volo”. Per il momento le aperture saranno solo a cena (servizio dalle 19.15 alle 23.00). Chiusura settimanale il lunedì (apertura a pranzo su richiesta, per eventi o gruppi).
La sala ha un arredamento minimal, in stile industriale e tovagliette di carta riciclata. In fondo alla sala capeggia un forno Valoriani a gas a cui l'artigiano della pizza sceglierà di dare un'affumicatura inserendo del legno: «Ci abbiamo studiato tanto con l'azienda - ha detto Santarpia - e questa soluzione mi sembra ottima».
Quanto al menu: in carta cinque antipasti, con le montanarine fritte, e tre primi. Oltre dodici pizze a cui il pizzaiolo aggiungerà dei piatti speciali in base agli ingredienti di stagione. Le pizze si baseranno su farine macinate a pietra, mozzarella del caseificio Il Casolare, e un pomodoro San Marzano prodotto dalla storica famiglia Ruggiero di Sarno. Tra le pizze nuove quella con lingua, misticanza e limone. «Non fatevi spaventare - racconta Giovanni - è da provare. Voglio proporre piatti studiati ma alla portata di tutti, e soprattutto voglio far star bene la gente. Se qualcosa non piace voglio che mi venga detto. Stiamo intraprendendo un nuovo percorso, che con fatica abbiamo costruito grazie all'affetto di amici e di una clientela affezionata. Grazie».
Giovanni Santarpia
«Ho scelto la mia squadra con cura, ci sono stati dei momenti duri in passato ma insieme li abbiamo superati con tenacia e sorriso mantenendo qualità e tranquillità», ha detto il pizzaiolo partenopeo ma ormai fiorentino d’adozione. Il locale dispone di una cinquantina di coperti, di cui gran parte prenotabili, anche se una decina di sedute al bancone sono state lasciate per chi volesse spizzicare qualcosa “al volo”. Per il momento le aperture saranno solo a cena (servizio dalle 19.15 alle 23.00). Chiusura settimanale il lunedì (apertura a pranzo su richiesta, per eventi o gruppi).
La sala ha un arredamento minimal, in stile industriale e tovagliette di carta riciclata. In fondo alla sala capeggia un forno Valoriani a gas a cui l'artigiano della pizza sceglierà di dare un'affumicatura inserendo del legno: «Ci abbiamo studiato tanto con l'azienda - ha detto Santarpia - e questa soluzione mi sembra ottima».
Quanto al menu: in carta cinque antipasti, con le montanarine fritte, e tre primi. Oltre dodici pizze a cui il pizzaiolo aggiungerà dei piatti speciali in base agli ingredienti di stagione. Le pizze si baseranno su farine macinate a pietra, mozzarella del caseificio Il Casolare, e un pomodoro San Marzano prodotto dalla storica famiglia Ruggiero di Sarno. Tra le pizze nuove quella con lingua, misticanza e limone. «Non fatevi spaventare - racconta Giovanni - è da provare. Voglio proporre piatti studiati ma alla portata di tutti, e soprattutto voglio far star bene la gente. Se qualcosa non piace voglio che mi venga detto. Stiamo intraprendendo un nuovo percorso, che con fatica abbiamo costruito grazie all'affetto di amici e di una clientela affezionata. Grazie».
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Alberto Lupini
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