Il ristorante D'O di Davide Oldani entra nella guida Le Soste 2020

Il locale del cuoco milanese, con la sua cucina innovativa e "giocosa", è tra le new entry della guida, che quest’anno conta 93 ristoranti soci in tutta Italia

16 settembre 2020 | 18:47
C’è anche il ristorante D’O di Davide Oldani tra i nuovi associati del volume Le Soste 2020, che riunisce e racconta la selezione dei ristoranti di cucina italiana nel nostro Paese e in Europa.

Davide Oldani

Personalità poliedrica e multiforme, Davide Oldani – sulla cui attività è stata creata una Case history alla Harvard Business School – ha dato voce a un progetto culinario e imprenditoriale fuori dagli schemi e fortemente avanguardista dal nome D’O. La sua cucina è “pop” per antonomasia, con continui slanci innovativi e giocosi, pur rimanendo nell’essenziale e nel caratteristico. Prendendo le mosse dalla tradizione gastronomica italiana, Oldani si sbizzarrisce con una moltitudine di interpretazioni che abbracciano l’orientamento al fine dining.

Alla base del suo eclettismo traspaiono il desiderio di nobilitare ogni tipologia di ingrediente della stagione, l’attenzione per la componente salutista dei piatti e la capacità di progettare oggetti di design come piatti, posate, tavoli, sedute e luci.

La ricerca dell’armonia nell’equilibrio dei contrasti guida la “giusta via” di Davide Oldani e fa coesistere nella stessa ricetta elementi essenziali e opposti quali “morbido – croccante, caldo – freddo e acido – basico”. A fare da contorno a quest’esperienza c’è una location unica a pochi chilometri da Milano: ampia, luminosa e lineare, articolata nei vari ambienti in cui è suddivisa una casa. Proprio quel che si dice una bella storia.

Il decalogo cartaceo della ristorazione di fascia alta conferma nel 2020 la duplice edizione linguistica, italiana e inglese, a rimarcare l'apprezzamento, in Italia così come all'estero, di un modello di ospitalità ed enogastronomia che intreccia artigianalità e arte e si fa volano di promozione internazionale del made in Italy.
 
La guida 2020 racconta in 264 pagine 93 ristoranti soci con schede e immagini dal formato ancora più grande dei piatti e dei protagonisti. Una sintesi di quell'esperienza unica di convivialità che gli ospiti dell'Associazione ricercano e amano dal 1982, anno di fondazione Le Soste. Da allora, nonostante i ritmi impressionanti con cui evolve l'universo della ristorazione di eccellenza, i criteri di selezione meticolosa delle materie prime, padronanza delle tecniche, servizio di sala inappuntabile, offerta di vini nobili e rari e accoglienza premurosa si rinnovano inalterati di anno in anno.

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Alberto Lupini


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