Ricci Osteria, la Valle d'Itria a Milano

L'insegna milanese di Antonella Ricci e Vinod Sookar rappresenta un vero e proprio viaggio tra le eccellenze pugliesi, il tutto in un ambiente caldo e rassicurante e con un servizio cordiale, attento e mai invasivo

01 settembre 2024 | 08:30
di Riccardo Melillo

Siamo in via Sottocorno 27 a Milano, in zona Risorgimento, ed è qui che troviamo un autentico angolo di Puglia. Ed è vero che ogni dettaglio di Ricci Osteria incarna la Puglia più autentica, dalla cucina al design degli ambienti, con le tipiche illuminazioni pugliesi e i colori che ricordano le masserie. Qui si gustano orecchiette fatte al coltello tutti i giorni, con condimenti che cambiano a seconda delle stagioni. Antipasti tipici (friselle, capocollo, burrate, fiori di zucca ripieni...), primi e secondi gustosi (gocce di ricotta avvolte nella semola con pesto di zucchine e pancetta croccante, gnocchetti ai frutti di mare, fave e cicoria o ancora polpette al sugo, spiedini di bombette...) e senza dimenticare i dolci...

 

Ricci Osteria del resto nasce dalla cucina d’autore di Antonella Ricci e Vinod Sookar nel ristorante di famiglia di Antonella “Al Fornello da Ricci” a Ceglie Messapica (Br) ed è portata avanti dal resident chef Francesco Bordone. Antonella Ricci e Vinod Sookar, che quest’anno hanno festeggiato 25 anni insieme in cucina, sono uno dei punti di riferimento della gastronomia italiana.

I due chef elaborano una filosofia culinaria nata dal sogno condiviso di una cucina concreta, sincera, eseguita con ingredienti di produttori pugliesi, nel rispetto delle materie prime. «L’abbiamo chiamata Osteria perché il cibo autentico pugliese nasce proprio nelle osterie - racconta Antonella Ricci -. Volevamo portare a Milano proprio questo concetto: la cucina semplice nasce dal prodotto. Abbiamo sempre avuto clienti di tutte le nazionalità e Milano è un piccolo centro del mondo, un luogo magico dove convivono tante etnie e tradizioni culinarie».

Anello di congiunzione tra gli chef Antonella Ricci, Vinod Sookar e Francesco Bordone è il patron Massimiliano Paradisi, che insieme a Marco Postiglione, anche lui proprietario, ha avuto l’idea iniziale del ristorante. «Immaginavamo un posto che rappresentasse davvero la Puglia a Milano - raccontano i proprietari Massimiliano Paradisi e Marco Postiglione - Quando abbiamo incontrato gli chef Antonella Ricci e Vinod Sookar, abbiamo deciso di farci rappresentare da loro. Successivamente, la conoscenza dello chef Francesco Bordone ha permesso di concretizzare il progetto. Da Ricci Osteria, ogni giorno si preparano in casa pasta, pane e dolci. Anche il gelato è fatto da noi».

Capisaldi della proposta di Ricci Osteria sono sicuramente le orecchiette, rigorosamente fatte a mano, anzi ogni tanto, proprio come nelle cucine domestiche, è possibile trovare in sala la stessa Antonella Ricci, che prepara le orecchiette fresche, svelando ai clienti appassionati qualche piccolo segreto per creare la giusta forma concava. E non ultimo, sono state recentemente citate dal New York Times tra i 25 piatti di pasta essenziali da mangiare in Italia. Personalmente vi consiglio le Orecchiette di semola rimacinata fatte in casa, broccoli in due consistenze, pomodorini confit e mollica di pane tostata all’acciughe, un vero e proprio ricordo di Puglia.

La filosofia di cucina di Ricci Osteria secondo il resident chef Francesco Bordone

Per l'occasione abbiamo scambiato due parole con il resident chef Francesco Bordone, e la prima domanda è: cosa ci fa un campano a Milano a fare cucina pugliese?

«In uno dei miei viaggi di lavoro, ho conosciuto Massimiliano che mi ha parlato di questo progetto con Antonella Ricci a Milano e mi ha coinvolto, da subito c'è stato un ottimo feeling con Antonella e Vinod, mi è piaciuta tanto la loro umiltà e il progetto che c'era dietro e quindi eccomi qui».

Leggendo il menu c'è tanta tradizione, attenzione alla stagionalità ma anche - soprattutto negli antipasti - un tocco esotico...

«Si il tocco esotico è lo zampino di Vinod come nella Tartare di scottona condita con salsa pimà, una salsa fatta con peperoncino, limoni e lemon snack. E c'è ogni tanto questo mix in cucina tra la spina dorsale pugliese con questo lato esotico che si sposa perfettamente, senza dimenticare qualche tocco campano come nella parmigiana di melanzane o nel baccalà. E devo dire che questa idea sta andando molto bene sia con clientela locale che con i turisti. Lavoriamo molto con clienti abituali, clienti del posto, tanti pugliesi per i quali siamo diventati il loro punto di riferimento qui a Milano, ma anche per tante persone dall'altra parte dell'oceano, che vengono qui e scoprono i veri sapori pugliesi. Ci fa tanto piacere trasmettere questa identità».

Anche per la carta vini, il riferimento è sempre la Puglia, con le etichette di Cantine Varvaglione e Agricola Felline. Dal Primitivo di Manduria Papale perfetto per le carni rosse, al Susumaniello Rosé, pensato per le portate di pesce e i formaggi, ma anche il vino biologico Zinfandel pensato per verdure e carni in umido, fino al Primitivo di Manduria Dop Felline, adatto ad arrosti, sughi e ragù di carne, i tre chef consigliano ai clienti i migliori abbinamenti in base ai piatti scelti. Il servizio in sala, molto attento, ma mai invadente, è affidato a Andrea e Davide De Filippo.

Ricci Osteria - Dal 1966
Via Pasquale Sottocorno 27 - 20129 Milano
Tel 02 49705612

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Alberto Lupini


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