Quel tocco Vivace che ci voleva: prova superata per il nuovo ristorante bresciano
Vivace ha aperto nel cuore di Brescia, a duecento metri da piazza Loggia. La cucina è nelle mani di un giovane chef di 27 anni: Davide Modesti che utilizza prodotti e produttori a chilometro zero e artigiani del territorio
Più vivacità in città, mai slogan fu più azzeccato per il nuovo locale: Vivace che ha aperto di recente nel cuore di Brescia, a duecento metri da piazza Loggia in un antico e imponente chiostro, nei pressi di corsetto Sant'Agata, in vicolo Rizzardo. Origini longobarde, si sviluppa su due piani e un intrigante cortiletto interno.
Vivace e giovane: in cucina Davide Modesti
Vivace, di nome e di fatto, è una nuova esperienza enogastronomica all'insegna della qualità. In centro e nello stesso tempo defilato e riservato per quel che tanto basta per pranzare e cenare in assoluta tranquillità. Una decina le persone occupate.
La cucina è nelle mani di un giovane chef di 27 anni: Davide Modesti che dimostra già assoluta padronanza e sicurezza ai fornelli. Scuola alberghiera al Mantegna ed esperienze alle spalle di tutto rispetto: Laurin, Albereta e Falconiere. «Mi affido anzitutto al territorio, rivisitandolo - dice- con fantasia, senza debordare nell'eccesso. Prodotti e produttori a chilometro zero, valorizzazione degli artigiani e delle piccole aziende agricole. Questa la mia strada maestra»
Cantina con 400 bottiglie
Così anche la cantina con 400 bottiglie. Si parte dalle aziende franciacortine, per salire in Valle Camonica e scendere poi sul Garda nelle terre della Lugana senza disdegnare alcuni semi-sconosciuti Champagne.
Il sogno di tre fratelli
Vivace è nato da una idea di Eliana, Stefano e Giorgio Pasotti, 3 fratelli imprenditori grandi appassionati di enogastronomia che hanno coinvolto nel loro progetto Daniele Merola, proprietario di altri locali nel bresciano, come esperto del settore. Ad accomunarli è la volontà di dare vita ad uno spazio dove poter vivere e gustare una cucina piacevole, genuina senza eccessi, tra chicche enologiche e bottiglie blasonate.
Quattro diversi percorsi di degustazione
L'impressione che abbiamo avuto degustando alcuni piatti, è che davvero Davide (insieme al sommelier Federico Frattini e alla signorile maître Stefania Licata) stia dando il meglio per avvicinare la clientela bresciana, da sempre prudente per non dire perplessa, a un modo di mangiare assai originale e innovativo. Un muro da abbattere all'insegna della buona cucina. Nel menu, 4 diversi percorsi degustativi per i palati tradizionali o più esigenti.
Prova d’assaggio
Ho assaggiato l'anguilla alla brace con mosto d'uva e mostarda alle pere, la lingua di manzo affumicata con cipollotto e rabarbaro, per raggiungere la vetta con i superbi cappelletti di storione e il risotto di zucca e paprika. E preparatevi ad essere stupiti dalle penne alle cime di rapa. Un piatto davvero, davvero unico e originale. E non lasciatevi mancare (e tentare) nel finale, fra le quattro antiche colonne portanti, la superba torta di rose con gelato alla crema. Appagante! Finalmente, il ritorno ad un gusto primordiale ricordando il detto di Cicerone:''Fortite in re, suaviter in modo'', energicamente nella sostanza, dolcemente nei modi.
Vivace
Vicolo Rizzardo 2 - 25122 Brescia
Tel 030 7285150
vivacebrescia.it
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Alberto Lupini