Un po’ di… Verve all’Hotel DOM di Roma

Giovani, entusiasti e brillanti sono i due giovani chef del nuovo ristorante di via Giulia di Renzo Valeriani e di sua moglie Eleonora all'interno dell'albergo della capitale

26 giugno 2019 | 08:37
di Mariella Morosi
Sono Adriano Magnoli e la pastry chef Antonella Mascolo e propongono una cucina essenziale e rigorosa con la massima esaltazioni dei sapori di una materia prima sceltissima e di sicura provenienza, preferibilmente laziale. Il Verve, al piano terra dell'Hotel DOM, invita al relax con la sua eleganza fatta di divanetti di velluto bordeaux, luci soffuse, legni pregiati e opere d’arte. Ma c'è anche come estensione una terrazza luminosa (vera terrazza romana verdissima, senza verande) per godersi un po' le cupole della Roma più bella e guardare il Tevere.

L'interno del ristorante Verve

Renzo Valeriani, imprenditore del settore immobiliare e dell’hotellerie di alta fascia, ha voluto creare un luogo speciale di accoglienza e di ristorazione nella storica via Giulia, progettata e realizzata da Papa Giulio II. DOM e Verve seguono così l'esperienza del Luxus Hotel, di The H'All e di Madre-Ceviche, Pizza e Spiriti. Tutt'altro che formale l'accoglienza, con un calice di benvenuto scelto dal sommelier Paolo Carrara tra le etichette migliori di bollicine, mentre dalla cucina arrivano deliziosi amouche bouch dalle promettenti aspettative, come la Minitartare di rapa rossa e daycon, il Panino al vapore con alici burro e finocchietto o l'eterea Baguette al lardo di Cinta Senese.

Renzo Valeriani e la moglie Eleonora

Grissini, pani e focacce sono frutto della ricerca di Antonella, esperta di arte bianca. Inevitabile l'omaggio alla città con la Mozzarella in carrozza, in questo caso accompagnata dal calamaro e dalla lattuga romana e, restando nel mare, c'è la Triglia con polvere di capperi e origano. Tra i primi piatti, un originalissino Risotto vegano con basilico, melanzana e parmigiano di pinoli macinati e pressati oppure, valorizzando la tradizione del quinto quarto, la Fettuccella cacio e pepe con carciofi e animelle. E una pasta fatta a mano, tagliata larga, arrotolata e croccante. Tra i secondi è da provare l'Agnello cacio e ovo di ispirazione abruzzese, accompagnato da un'insalata di misticanza, talvolta con piacevoli toni amari dati dalle varietà di erbe spontanee che i due chef ricevono ogni giorno da una raccoglitrice specializzata. Raffinato e intrigante è il Crostone di foie gras con gelato allo squacquerone.

Antonella Mascolo e Adriano Magnoli

Ma Adriano Magnoli e Antonella Mascolo hanno voluto offrire un intero percorso, anzi due, sulla loro idea di cucina. Il primo è Fate Vobis, lasciando la scelta all'ospite secondo il suo gusto (4 portate 60 euro, più tutti i vini abbinati, 40) e l'altro, Famo Nobis, con piatti scelti dagli chef, di 7 portate (100 euro + vini e spiriti, 60). Il dessert proposto da Antonella, infine, non è in questo caso solo una conclusione, per l'assortimento in carta e la fantasia di forme, ingredienti e sapori. Richiamo alla romanità sono i Sampietrini, cubotti rivestiti di cioccolata ripieni di ricotta, miele e panpepato che si alterna a una frolla di visciole e il Dolce di rosa scomposto dalle varie tonalità e consistenze.

La lista dei vini è ampia ed equilibrata, con etichette di pregio italiane ed europee. Il concetto fondamentale della cucina espressa dai due chef è l’essenzialità: nessun elemento del piatto è in eccesso, si torna alle origini del prodotto che è protagonista della ricetta mantenuto integro e sempre riconoscibile. Entrambi pieni di "verve", sono forti di un'esperienza decennale. Adriano a Londra si afferma nella brigata di Zafferano, una Stella Michelin, e a Roma lavora con Severino Gaiezza e Marco Milani, fino ad approdare nella cucina di All’Oro come sous-chef, al fianco di Riccardo Di Giacinto. Inoltre a soli 26 anni dirige la cucina di un resort 5 stelle a Salina (Capofaro Malvasia e Resort). Anche Antonella vanta un buon curriculum, al fianco di pasticceri come Thierry Tostevint ed Elnava De Rosa nel 2 stelle Michelin di Oliver Glowig. Verve è aperto tutte le sere escluso il lunedì.

Per informazioni www.ververestaurant.it

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Alberto Lupini


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