Osteria con Vista riapre a Milano La cucina dei territori va in terrazza
Alla Triennale lo chef Stefano Cerveni predilige l’utilizzo del prodotto italiano per sostenere la microeconomia locale per far rivivere quella macro nazionale. Operativo il servizio di asporto del piatto pronto
30 maggio 2020 | 14:01
Piano piano si riconquista una nuova normalità. A Milano ha riaperto anche Osteria con Vista, inaugurata nel 2015 durante Expo dopo la ristrutturazione della terrazza della Triennale di Giovanni Muzio del 1933. Si cena dal martedì alla domenica, si pranza nel weekend.
La squadra di Stefano Cerveni, executive chef del Gruppo Vista, coadiuvato da Salvatore Demuro e dal socio Ugo Fava, ha predisposto il locale in sicurezza e secondo le norme vigenti.
«Le materie prime - spiega Cerveni - sono un tema molto sentito dalla ristorazione post isolamento da Covid19: dobbiamo guardare all’utilizzo del prodotto italiano, quindi sostenere la microeconomia locale per far rivivere la macroeconomia nazionale. Il nostro lavoro dovrà fondarsi sempre di più su quello dei produttori locali, così da dare via a un Made in Italy vero».
Oltre ai classici Costoletta di vitello “Orecchia di Elefante”, pomodorini e rucola selvatica, Spaghetti di Gragnano, pomodoro San Marzano o Risotto alla milanese con la gremolada, le novità sono rappresentate dalle Ostriche, burrata pugliese e polvere di caviale e dall’Uovo bio morbido, asparagi tartufati, sbrisolona al Parmigiano.
Altra innovazione di rilievo è interpretata da un take-away speciale che vede al centro un piatto del menu che non si è ordinato, ma a cui si è fatto un pensiero. Il classico asporto del piatto pronto, ma lavorato dallo chef e dalla sua brigata con tecniche particolari. A casa, per servirlo in tavola perfetto, è solo necessario scaldarlo.
Confezionato in un elegante box da take-away, il piatto dell’asporto ha una shelf-life di 4/5 giorni successivi al ritiro: ogni ingrediente e stato trattato con sistemi di nuova generazione per poter mantenere la freschezza, il sapore e la salubrità più a lungo. Ecco allora che si possono gustare in un secondo momento le salse cacio e pepe, tartare di gambero rosso di Mazara del Vallo, il ragù della domenica o il pesto mediterraneo con i Paccheri di Gragnano o le Linguine grezze di Cavalier Cocco. E poi la Lasagna emiliana a sfoglia verde e i dessert di Stefano Casatti, confezionati in bicchierini da utilizzare per l’ammazzacaffè.
Per informazioni: www.osteriaconvista.it
Stefano Cerveni
La squadra di Stefano Cerveni, executive chef del Gruppo Vista, coadiuvato da Salvatore Demuro e dal socio Ugo Fava, ha predisposto il locale in sicurezza e secondo le norme vigenti.
«Le materie prime - spiega Cerveni - sono un tema molto sentito dalla ristorazione post isolamento da Covid19: dobbiamo guardare all’utilizzo del prodotto italiano, quindi sostenere la microeconomia locale per far rivivere la macroeconomia nazionale. Il nostro lavoro dovrà fondarsi sempre di più su quello dei produttori locali, così da dare via a un Made in Italy vero».
La Terrazza Triennale Osteria con Vista
Oltre ai classici Costoletta di vitello “Orecchia di Elefante”, pomodorini e rucola selvatica, Spaghetti di Gragnano, pomodoro San Marzano o Risotto alla milanese con la gremolada, le novità sono rappresentate dalle Ostriche, burrata pugliese e polvere di caviale e dall’Uovo bio morbido, asparagi tartufati, sbrisolona al Parmigiano.
Spaghetti di Gragnano, pomodoro San Marzano
Altra innovazione di rilievo è interpretata da un take-away speciale che vede al centro un piatto del menu che non si è ordinato, ma a cui si è fatto un pensiero. Il classico asporto del piatto pronto, ma lavorato dallo chef e dalla sua brigata con tecniche particolari. A casa, per servirlo in tavola perfetto, è solo necessario scaldarlo.
Confezionato in un elegante box da take-away, il piatto dell’asporto ha una shelf-life di 4/5 giorni successivi al ritiro: ogni ingrediente e stato trattato con sistemi di nuova generazione per poter mantenere la freschezza, il sapore e la salubrità più a lungo. Ecco allora che si possono gustare in un secondo momento le salse cacio e pepe, tartare di gambero rosso di Mazara del Vallo, il ragù della domenica o il pesto mediterraneo con i Paccheri di Gragnano o le Linguine grezze di Cavalier Cocco. E poi la Lasagna emiliana a sfoglia verde e i dessert di Stefano Casatti, confezionati in bicchierini da utilizzare per l’ammazzacaffè.
Per informazioni: www.osteriaconvista.it
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Alberto Lupini
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