Natale e Capodanno in Sicilia: i locali e le tappe gastronomiche

Scopri il fascino della Sicilia durante le feste natalizie con un tour tra tradizione, paesaggi ed esperienze enogastronomiche. Dai ristoranti storici ai menu speciali per il Natale e Capodanno, ecco le tappe siciliane

20 dicembre 2024 | 08:30
di Antonio Iacona

Anche nel periodo natalizio, un tour della Sicilia ha certamente il suo fascino. È una terra bella e accogliente tutto l’anno, dove le mete enogastronomiche sono sempre un faro che ci guida lungo percorsi e territori ricchi di storia, di arte e di paesaggi da vedere almeno una volta nella vita. A maggior ragione se lungo tali percorsi le nostre soste si trasformano in vere e proprie esperienze di gusto e di buongusto. Per questo, abbiamo il piacere di segnalarvi alcuni “approdi” dove l’arte culinaria vi farà sentire a casa e, al contempo, vi farà scoprire cosa significa essere destinatari della “sacra ospitalità”, tanto cara agli antichi e che è giunta fino a noi, oggi, anche sulla tavola… siciliana, ovviamente!

Al Faro verde a Porticello

Se partiamo dalla Sicilia occidentale, la prima mèta a cui approdiamo è Al Faro Verde, storico ristorante nel piccolo borgo marinaro di Porticello, nel territorio di Santa Flavia (Palermo). Qui lo chef Maurizio Balistreri vive il mare tutto l’anno assieme alla sua famiglia, che ha origini proprio tra i pescatori del borgo. E, soprattutto, il mare lo fa rivivere ai propri clienti nei suoi piatti, ricercati e desiderati da tutta l’Isola, turisti compresi, sia italiani che stranieri. Per questo, immancabile potrebbe essere anche il nostro pranzo di Natale in compagnia della sua cucina.

Cosa propone? Ecco qui il suo menu: dopo il tradizionale Amuse Bouche, l’Antipasto arriva con un Polpo scottato, hummus di ceci, capperi soffiati e datterino semicandito; Ostriche, selezione Sardegna; Gambero crudo al naturale con olio evo e fior di sale; Tacos di farina integrale Molini del Ponte con pesce azzurro, confettura di cipolla rossa, polvere di olive nere e crema di cavoliceddi bio. Il Primo: Tortelli di burrata e patate con gambero rosso, pomodorini e zafferano. Il Secondo: Ricciola scottata, il suo fondo verdure bio ripassate all’aglio cremoso fondente di patate; Gamberoni alla griglia. Il Dessert: immancabile la Cassata siciliana.

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Ambrosia Osteria Contemporanea a Sant’Agata di Militello

Se ci spostiamo più in là, ma sempre sulla costa tirrenica siciliana, rischiamo una ubriacatura di paesaggi memorabili. Il mare accarezza l’Isola con grazia e forza, allo stesso tempo, la espone a mille emozioni mediterranee e sembra quasi non fare distinzione tra terra e cielo, spiagge e nuvole. Lungo questo percorso, arriviamo a Sant’Agata di Militello (Me), dando l’arrivederci al territorio palermitano e il benvenuto a quello messinese. È qui che negli ultimi anni sono sorte alcune delle più intriganti offerte gastronomiche siciliane, alcune già storiche e rinvigorite nel tempo. Una tappa necessaria, se non vogliamo vivere di rimorsi, è quella dallo chef patron Franco Agliolo, nella sua Ambrosia Osteria Contemporanea. Non troppi coperti, curati con maniacale amore per la perfezione, sono pronti ad accoglierci anche nei giorni di festa.

Per il Pranzo di Natale, ecco il menu di questo chef-sommelier, che sarà anche in grado di consigliarci il miglior abbinamento con una altrettanto curatissima cantina: si comincia con Maialino e mele e con Cavolfiore stufato. Importante intermezzo, prima di arrivare al primo, sarà la Zuppa di porcini e castagne. Poi, Agnolotti ripieni di spalla di maiale stufata e provola dei Nebrodi. Per secondo, Punta di petto di vitello, cicoria ripassata e salsa di lamponi, assieme a Insalatina di arance al finocchietto. Infine, Coppa di mascarpone soffiato.

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Ai 4 Archi a Milo e Locanda Quinto Arco a Zafferana Etnea

Dopo avere lasciato l’affascinante territorio dei Nebrodi, che si affaccia sulla costa tirrenica, ci trasferiamo in un altro angolo affascinante dell’Isola: l’Etna! E qui dobbiamo fare una precisazione in merito al luogo dove vivremo il gusto sincero di questo territorio. Per le feste di Natale, infatti, segnaliamo il locale 4 Archi, storico ristorante di Milo (Ct), ma per l’occasione gli appuntamenti gastronomici di Natale e Capodanno si svolgeranno nella nuova e seconda sede del marchio storico: la Locanda Quinto Arco, a Zafferana Etnea (in via Guglielmo Marconi n. 171), dove ci sono anche cinque camere per l’accoglienza di ospiti che desiderano pernottare. Poco cambia, in termini di qualche chilometro da percorrere, e il paesaggio gode dello stesso fascino.

Anche la cucina della signora Lina Castorina, adorata e adorabile cuoca storica del locale, è sempre piena di tradizione e di sapori vivi del vulcano, come storica è la figura del patron Saro Grasso (che si considera da sempre un oste dell’Etna, che sa il fatto suo in merito a gusto e sapori autentici). Per loro, dobbiamo ricordare soprattutto le date: locale chiuso il 24 dicembre, mentre il 25 è aperto per il Pranzo di Natale, con i piatti tipici che propone. Il 26 è aperto tutto il giorno e il 31 sarà aperto per il Cenone di Capodanno. Il 1° gennaio, infine, sarà aperto sia a pranzo che a cena.

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Porta Marina a Ortigia

Scegliere di trascorrere le festività a Siracusa significherebbe serbare per molto tempo ricordi indelebili nella nostra mente e nel nostro animo. Qui, in una delle strade storiche di Ortigia, in via dei Candelai, gli chef Salvo e Giancarlo Di Mauro, padre e figlio, titolari del ristorante Porta Marina, propongono la loro “Degustazione di San Silvestro”. La si potrà apprezzare entrando in questo anticodammusodel 1400, il vecchio magazzino dei pescatori, dove si trova il locale. La cucina è, al contempo, rigorosa e creativa, tradizionale e contemporanea, come l’accoglienza di questa storica famiglia di ristoratori, a cominciare dalla sommelier Martina Di Mauro, che in sala ci guiderà nella scelta migliore dei nostri abbinamenti.

Si comincia con l’Olio e la nostra Panificazione con grani antichi siciliani, a cui la famiglia Di Mauro tiene molto, come biglietto da visita del locale. Da assaggiare anche la Pastella ripiena: Crème fraîche, limone di Siracusa, caviale di aringa affumicata. Ancora, come benvenuto degli chef, Tartare di spigola, centrifuga di mela verde, mandarino, melissa. Poi, si prosegue con Riso Carnaroli invecchiato, melograno, comtè, prosciutto di salmone. Ed ancora, Gnocchi a mezza luna, cernia, umami di pomodoro, conchigliacei, aria di prezzemolo. Per secondo, Astice dorato, zucchine fondenti, besciamella liquida allo zafferano, nasturzio. Elegante anche il Sorbetto: pera, zenzero, crumble di pandoro, grappa. Per chiudere in bellezza, con Castagnole: arancia, cioccolato bianco, pepe verde.

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Ristorante La Scala ad Agrigento

Chiudiamo il nostro tour ideale siciliano per le festività natalizie (ma ci teniamo a precisare che tante altre eleganti e prelibate proposte andrebbero prese in degna considerazione!) con il territorio agrigentino, tra l’altro immancabile nelle nostre tappe, visto che dal 1° gennaio la città dei templi vivrà l’importante sfida di essere Capitale Italiana della Cultura 2025. Qui il nostro consiglio è di recarvi al Ristorante “La Scala”, dove lo chef patron Vincenzo Santalucia cura con grande buongusto piatti e location. Previsto sia il Pranzo di Natale sia il Cenone di San Silvestro che il Pranzo di Capodanno. La creatività dello chef Santalucia è molto rispettosa del territorio e delle tradizioni, con una chiave di lettura gastronomica fresca e giovane, allo stesso tempo.

A Natale, protagonisti saranno piatti gustosi come Sformato di polpo e patata schiacciata prezzemolata; Salmone marinato al pepe rosa e aneto; Mousse al caprino alle erbe; cocktail di gamberetti di Sciacca al Grand Marnier; Filetto di baccalà in agrodolce al Moscato con cipolla di Castrofilippo. Si prosegue con Perle di riso Carnaroli con crema di carciofi, gamberetti di Sciacca e pesto di pistacchio di Raffadali. Prelibato anche il Tortino di spigola farcito alla Messinese, su composta di peperone rosso, gamberone di Mazara alle erbe in crosta di pasta sfoglia, Pomme Duchess agli spinacini di campo. Trionfale anche qui la Cassata siciliana, per dessert, assieme al Panettone tradizionale. Ad accompagnare il pranzo sarà lo Chardonnay di Mandrarossa, storica cantina del territorio.

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