Sei a Napoli e vuoi mangiare una pizza centenaria? Vai da Starita

La pizzeria nel quartiere di Materdei è nata nel 1901. Patron Antonio Starita. Pregio è stato quello di non cadere nell'errore di seguire moda effimera, il cosiddetto canotto, ovvero il cornicione esageratamente gonfio

15 novembre 2023 | 16:52
di Vincenzo D’Antonio

C’è il Museo. Museo che per i napoletani non necessita di specificazione ulteriore. Napoli vanta un patrimonio museale tra i più ricchi d'Italia, contando decine di strutture museali, ma per i napoletani (non così per i turisti) di Museo ve n’è uno; sì, due al più! Quindi, il Museo senza altra parola in aggiunta è il Mann (Museo archeologico nazionale di Napoli) universalmente considerato come il massimo museo d'archeologia romana, e poi c’è il Museo nazionale di Capodimonte, ubicato all’interno della reggia omonima, annoverabile tra le maggiori pinacoteche europee. Orbene, tra la zona Museo e la zona Capodimonte, defilata rispetto all’arteria urbana che congiunge i due musei, ma ad essa attigua, vivacissima ma non rumorosa, bella di suo ma non vistosa, c’è Materdei. E qui a Materdei c’è una delle poche pizzerie centenarie. Nacque nell’anno 1901, appena 122 anni fa! Da allora a condurla, a detenerne proprietà e marchio, ad essa donando generosamente il cuore e l’anima, la famiglia Starita.

La pizza secondo Antonio Starita

Patron il sempre giovane (abbiamo l’età dei nostri pensieri, diceva Karl Popper) Antonio Starita. A propagazione concentrica, prima pizzeria di quartiere, poi pizzeria cittadina e poi pizzeria famosa nel mondo. Il legame con il quartiere è sempre forte e indissolubile. Forse chi abita a Materdei non viene a mangiarsi la pizza da don Antonio Starita occupando il tavolo; se la prende da asporto. E per non creare sovrapposizioni, la vendita d’asporto ha sua dignità, qualità e celerità di servizio grazie ad un forno ad essa dedicato: quando si dice la sensibilità, l’affetto e la cura per il vicinato!

Ascoltare don Antonio Starita è un piacere: pagine di cronaca che si fa storia, aneddoti gustosi, saggezza trasmessa con genuina e preziosa umiltà: «In tanti anni non ci siamo mai allontanati dalla tradizionalità e tipicità del prodotto, anche se abbiamo creato alcune innovazioni nel gusto. Il nostro menu si è arricchito ma la pizza conserva la sua identità classica di pietanza completa, saporita e a buon mercato. La pizza deve restare ancorata alla cucina popolare».

Da Napoli al mondo, la storia della pizzeria Starita

Siamo in questi anni al punto di flesso generazionale. Gradualmente il governo dell’intrapresa sta passando ai figli di Antonio e della moglie Rosaria Formisano. Giuseppe, sovraintende la produzione; Filomena gestisce abilmente la sala e il piccolo bed and breakfast ubicato sopra la pizzeria, lo Starita Bed&Pizza. Davvero qui possiamo parlare di multinazionale tascabile. Oltre alla storica pizzeria di Materdei a Napoli, locali con l’insegna di famiglia sono ben operanti a Milano (2016), a Torino (2018) a Firenze (2021) e da pochi mesi anche a Bangkok.

Com'è la pizza di Starita?

La saggezza e la competenza di Antonio e Giuseppe hanno consentito di non cadere nell’errore di seguire moda effimera, il cosiddetto canotto, ovvero il cornicione esageratamente gonfio. Parimenti, mai si è vista e si vedrà esitare dal forno a legna una pizza eccessivamente sottile. Preziose ai fini della pregevolezza organolettica le presenze, laddove opportune, del pomodoro datterino e del Pecorino Romano Dop. Sapienti, mai prevalenti, anche le gustose presenze del Grana Padano Dop e del Prosciutto di Parma Dop. Si comincia con le specialità della friggitoria: Angioletti (bastoncini di pizza fritti con rucola e pomodoro datterino), Fraticelli (calzoncini fritti ripieni di Provolone del Monaco Dop), Genovesine (pizzetta fritta con genovese napoletana e pecorino romano), Montanarine, Crocchè di Patate e altro ancora. Tutto gustoso, frittura impeccabile.

Successione di meditati assaggi. Arriva a tavola la Marinara Starita. Qui agli ingredienti canonici, aglio, basilico, origano e passata di pomodoro, vengono aggiunti il Pecorino Romano Dop, il pepe e il pomodoro datterino. Si prosegue con la squisita Monaciello: basilico, Coppa di Parma Igp, Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, Dop, provola affumicata, Provolone del Monaco Dop. In ghiotta alternanza tra cottura al forno a legna e friggitrice, giunge all’allegra tavola la Montanara Fuscella, che nasce fritta per poi giovarsi di ripassata al forno. Ingredienti saporiti: basilico, Pecorino Romano Dop, ricotta di fuscella, ragù napoletano. Ancora, la classica pizza fritta ripiena di cicoli, passata di pomodoro, provola affumicata, ricotta di pecora. Ottime, ben servite, le birre. Servizio brioso.

Avviso ai non napoletani che scelgono (ottima scelta!) di andare a mangiare la pizza da Starita (fateci caso a Napoli si dice “andiamo a farci una pizza”; non si dice “andiamo a mangiarci una pizza”; ci sarà pure un perché!): Vi siete seduti a tavola che non eravate napoletani e adesso che vi alzate dalla tavola una stilla di napoletanità è in voi!

Starita
Via Materdei - 27/28
Tel 0815 573682

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