Milano, per il Maio Restaurant è tempo di restyling
I fratelli titolari hanno ristrutturato il locale della Rinascente, a due passi dal Duomo. Con l’occasione è stato rinnovato anche il menu, curato da Luca Seveso
16 settembre 2019 | 16:23
di Maria Pizzillo
La terrazza esterna si affaccia sul Duomo
Adesso, con il progetto “Maio R-Evolution: un restyling all’insegna della contemporaneità”, i fratelli Maio hanno rinnovato questo splendido ristorante. Seguendo il pensiero e l’Italian Sound dei Maio, si può affermare che «la scelta per l’alta qualità, l’amore per il buon cibo e l’attenzione per la clientela sono i valori che hanno dettato le linee guida per il progetto di restyling del ristorante, realizzato per trasmettere il Dna Maio e il suo spirito contemporaneo che caratterizza anche la cucina dove lo chef Luca Seveso elabora le migliori ricette della cultura italiana con contaminazioni dei nuovi trend gastronomici», ha sottolineato Alessandro Maio nel presentare il “nuovo” ristorante.
Il progetto di restyling è stato curato dallo studio di architettura di Giorgia Longoni, che si è concentrato su materiali e forme senza tempo: un’accurata ricerca materica a rappresentare l’eccellenza italiana in tre zone distinte – bar, ristorante, terrazza – dove l’italianità è l’ingrediente principale. Il marmo verde Alpi utilizzato per il bancone del Champagne Bar, è stato rivisitato grazie ad una lavorazione a basso rilievo rendendolo più tridimensionale e protagonista. Accoglie l’ospite e lo invita a degustare le migliori annate di Moët & Chandon, accompagnate da crudités di mare e proposte culinarie raffinate.
Nuovo restyling per il Maio Restaurant alla Rinascente
Anche per il ristorante si è optato per materiali italiani ricercati e funzionali: arredato con componenti in marmo arabescato orobico grigio, legno e ottone, è illuminato da lampadari in ottone e vetro verde che conferiscono all’ambiente un’atmosfera calda e intima. Oltre a dialogare con lo Champagne Bar, interagisce con l’esclusiva terrazza con affaccio privilegiato sul Duomo di Milano in cui si trovano i séparé in vetro e ferro illuminati e i marmi dalle venature accentuate.
E, così, Alessandro Maio si compiace dicendo: «siamo italiani, fieri di esserlo e vogliamo tenere sempre alta la bandiera della nostra cultura. In questo senso pensiamo che il Maio Restaurant, collocato all’interno di un mall di lusso, una delle mete del turismo internazionale di alto livello, debba riflettere il meglio dell’italianità, dove la tradizione si fonde con il desiderio di esplorare nuovi sapori».
Con il restyling degli spazi, i Maio, insieme allo chef Seveso, propongono anche un aggiornamento del menu sempre privilegiando la stagionalità dei prodotti e spaziando tra accostamenti inediti e contaminazioni per un’esperienza culinaria che esalta i sapori italiani in modo contemporaneo. Fra le novità ci sono i calamaretti scottati con spuma alla carbonara, il carpaccio di capesante e gli gnocchetti di ceci con zafferano, trippa di baccalà e verdure. Tra i primi una sezione particolare è dedicata ai risotti, dove spicca quello alla milanese, mantecato con burro acido e zafferano. Mentre partner dello Champagne Bar è Moët & Chandon, che incanta con il gusto elegante e seducente dei suoi champagne.
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Alberto Lupini