Milano, in stazione arriva il Mercato Centrale. Il cibo rilancia lo storico palazzo

Grazie a un investimento da 18 milioni di euro, all'interno di uno dei cuori pulsanti della metropoli apre un luogo nuovo di aggregazione. Ce n'è per tutti i gusti: dal pesce, alla carne, alla pizza, al biologico

03 settembre 2021 | 10:48
di Emanuela T. Cavalca

Ci sono voluti 18 milioni di euro di investimento e 15 mesi di tempo, causa pandemia, ma finalmente il 2 di settembre si è inaugurato il Mercato Centrale di Milano. Nasce su modello di quelli precedenti: Firenze, Roma Termini e Torino Porta Palazzo. Occupa il lato ovest che dà su piazza IV novembre, uno spazio di 4.500 mq su due piani, che per anni era stato abbandonato. Aperto tutti i giorni dalle 7 a mezzanotte, ma dalle 18 si trasforma anche in un luogo dove fare un aperitivo con gli amici o colleghi e anche cenare. Due piani di botteghe del gusto, un mulino, un ristorante, un mercatino biologico, un laboratorio radiofonico, una scuola di cucina, un’area eventi, servizi digitali ed eco-compattatori per dare nuova vita alle bottiglie in Pet.

 

Cibo e cultura per far rinascere luoghi degradati

Un posto dove fare la spesa anche dopo l’orario di chiusura dei negozi sotto casa, ma è anche ideale per curiosare, mangiare, chiacchierare, mentre si aspetta un amico o si è in attesa di un treno. Una piazza in cui cibo e cultura di qualità si incontrano, dove si può partecipare a incontri, dibattiti e laboratori rivolti a grandi e bambini. È il volto nuovo delle stazioni: scompare un pezzo della Milano degradata, per diventare una vetrina sui profumi, sapori e artigianalità per turisti, passeggeri e milanesi. Non solo porta anche occupazione, perché ci lavorano ben 400 dipendenti. Il Mercato Centrale di Milano segue la formula inaugurata nel 2014 a Firenze con lo storico mercato di San Lorenzo, seguita nel 2016 a Roma alla Stazione Termini e nel 2019 a Torino a Porta Palazzo.

Proprio partendo da progettualità culturale e dalla rigenerazione urbana, si è svolta al mattino la conferenza di presentazione alla presenza dei quattro sindaci delle città in cui si trova Mercato Centrale e dei protagonisti che hanno contribuito alla realizzazione della struttura di Milano. Il progetto Mercato Centrale Milano è firmato da Umberto Montano, imprenditore della ristorazione, in collaborazione con il gruppo Human Company, leader in Italia nel settore del turismo all’aria aperta. «L’impresa del futuro deve uscire dalla logica del guadagno ad ogni costo - sottolinea Montano - certo ogni impresa si basa sulla produzione del reddito, ma è sempre più necessario che guardi alla qualità degli utili». Produrre “guadagni di qualità” deve andare oltre lo scambio commerciale, il che implica la condivisione, la passione e il sapere sia col pubblico che con il territorio.

 

Semplicità nel progetto architettonico

Il progetto architettonico è stato affidato a Ta (Torsello Architettura), studio di architettura di Venezia, che vanta esperienza nella progettazione, restauro e interior design. Sottolinea l’architetto Alberto Torsello «sono stati usati materiali semplici come le lastre di ferro nel pavimento e il legno di castagno per i tavoli. Con il tempo non si consumeranno o rovineranno, anzi assumeranno una patina autentica.» Il valore aggiunto è dato dalla collocazione degli artigiani che seguono un modello lineare, non circolare. La luce e il tempo sono alcuni dei temi sui quali si è sviluppato il progetto. La comunicazione del Mercato Centrale è da sempre curata dall’agenzia creativa Almagreal, che si è avvalsa del contributo artistico di Jonathan Calugi, Simone Brillarelli e Urto.

Volutamente le pareti hanno mantenuto un aspetto usato, diventando quasi un quaderno di appunti da sfogliare, dove troviamo schizzi, disegni incollati e parole. In questo modo sono stati conservati i segni dell’uso e delle trasformazioni dell’edificio, destinato all’origine negli anni Trenta al commercio. In questo modo si è voluto fare un omaggio al capoluogo lombardo, quando la gra?ca negli anni Cinquanta era lontana da ogni signi?cato simbolico. Zerofila è il servizio che permette di gustare le bontà degli artigiani ordinandole comodamente online (su zerofila.mercatocentrale.it) per consumarle al Mercato o portarle via, saltando la coda.

 

L’apertura milanese dà il via anche alla partnership con cosaporto.it, la start up tutta italiana che ha rivoluzionato il mondo del delivery. Con un semplice click sarà possibile ordinare le bontà delle botteghe e riceverle dove si vuole. Un’altra novità è rappresentata dai eco-compattatori Coripet, un’innovativa modalità di raccolta selettiva che incentiva il processo “bottle to bottle”. Le bottiglie di plastica Pet vengono raccolte e riciclate per diventare rPet (Pet riciclato), che può essere usato nella produzione di nuove bottiglie. Riciclare è facile e vantaggioso, non solo per l’ambiente: basta scaricare l’app, inserire le bottiglie vuote nell’eco-compattatore e raccogliere i punti che danno diritto a premi speciali all’interno del Mercato e del circuito Coripet. Lo spazio dedicato al pesce ha uno spazio di rilievo, perché Milano vanta il mercato ittico più importante d’Europa.

 

 

Pesce e carne in vetrina

Mille mq. dove troviamo una grande bottega affidata alla pescheria Pedol, fiore all’occhiello della tradizione ittica milanese dal 1929. Nella bottega La Pescheria di Andrea Collodi il pesce fresco è in vendita da asporto o da cucinare espresso proprio di fronte, nella bottega de La Cucina di Pesce gestita da Ruggero Orlando. La clientela potrà assaggiare al Fish Bar il crudo e la pasticceria di mare preparati dal giovane chef Jérémie Depruneaux. Il Cocktail Bar a firma Flavio Angiolillo, tra i più apprezzati mixologist italiani, il cui nome è già associato ad alcuni dei locali più all’avanguardia di Milano (Mag Cafè, Backdoor 43, Iter). Chi vuole gustare il pesce cucinato esclusivamente al carbone vegetale i fratelli Piero e Luca Landi preparano la loro specialità.

 

Per gli appassionati di carne nella Macelleria di Fausto Savigni troverà carni e i salumi degli allevamenti nell’oasi WWF di Dynamo Camp, sulla montagna pistoiese. L’hamburger di Chianina, vero e proprio must per gli amanti della carne, è quello della bottega di Enrico Lagorio: la carne proviene dalla Tenuta La Fratta, storica azienda agricola . Provenienza toscana anche per i polli ruspanti, allevati a terra, selezionati da Alessandro Baronti che per il suo Girarrosto li prepara con una marinatura in salamoia di erbe aromatiche e spezie toscane che rendono le carni tenere e saporite. Rimanendo in Toscana, non potevano mancare le specialità di Giacomo Trapani: nella bottega La Trippa e il Lampredotto, offre i piatti simbolo della cucina fiorentina - lampredotto, bollito, stracotto - tramandati nella tripperia di famiglia.  

In stile Usa l’American Barbecue di Joe Bastianich porta la tradizione autentica del Bbq, accompagnando i piatti come le beef ribs, il pulled pork e il brisket, con una selezione di vini prodotti dalla sua azienda di famiglia. Gli amanti del dolce non potranno resistere di fronte alla scelta proposta maestro pasticcere Vincenzo Santoro della pasticceria Martesana. Non mancano le meravigliose sfogliatelle e i babà della bottega campana di Sabato Sessa, che porta avanti i valori di famiglia e della tradizione . Non si può rinunciare al gelato e al cioccolato, che portano il tocco artistico di Riccardo Ronchi e Edoardo Patrone di Mara dei Boschi di Torino.

Tra le tappe da non perdere, anche la bottega La Pasta Fresca dei Fratelli Michelis, che portano avanti la tradizione di famiglia avviata dal nonno Mario nel 1919 in un piccolo laboratorio sul retro di un’osteria a Mondovì. È legata ad una lunga tradizione di famiglia anche la bottega il Tartufo di Luciano Savini, presente dalla prima apertura del Mercato a Firenze nel 2014. La passione del bisnonno Cristiano si è trasformata in una vera e propria azienda e in bottega. Vi siete trovati il panettiere chiuso? Niente paura trovate aperta la bottega di Davide Longoni, eccellenza della panificazione meneghina , primo panettiere agricoltore in Italia ad avere terre coltivate a grano, produce le farine per il pane e i prodotti da forno insieme a Mattia Giardini e Alberto Iossetti di Viva la Farina.

 

Gli amanti della pizza troveranno quella proposta da Giovanni Mineo e Simone Lombardi di Crosta. La loro pizza gourmet alla pala ha conquistato il pubblico milanese. Omaggio alla tradizione meneghina del risotto giallo è il riso di Sergio Barzetti. Troviamo lo spazio dedicato alla Gastronomia genovese di Marco Bruni di U-Barba che propone la focaccia al formaggio, alle acciughe ripiene fritte, e la farinata. Chi non vuole rinunciare alla cucina cinese può assaggiare I Ravioli Cinesi di Agie Zhou della Ravioleria Sarpi, rigorosamente fatti a mano e cucinati a vista. Possiamo fare un salto alla cucina argentina con le Empanadas del Flaco, il tipico “panzerotto” argentino con diversi ripieni ed impasti, guidata da Thomas Piras, Matias Perdomo e Simon Press, team italo-uruguaiano-argentino di ristoratori , noti al pubblico per il ristorante milanese Contraste, fregiato della stella Michelin dal 2017.

Chi arriva in stazione, temendo di trovare il frigorifero vuoto, può fare la spesa al mercatino biologico (con annesso caseificio), il primo del Mercato Centrale: ci si trova la qualità dei prodotti del cremasco Tommaso Carioni. Il suo è un modello di imprenditoria agricola dove oggi tutto viene prodotto a ciclo chiuso: dalla coltivazione dei foraggi all’allevamento di bovini da latte, dalla trasformazione casearia alla vendita diretta dalla fattoria al consumatore. A completare l’offerta green c’è la bottega Il succo e il verde di Cesare Cacciapuoti e Nicolò De Gregorio, dove si trovano succhi pressati a freddo, frullati naturali, insalate e cibi freschi, a base di materie prime attentamente selezionate e trattate in modo da non alterare le loro proprietà nutrizionali. Nella Birreria Moretti la Birra Moretti Baffo d’Oro è fatta appositamente per il Mercato, non si trova da nessun’altra parte. Prodotta nel vicino birrificio di Comun Nuovo senza essere sottoposta al processo di pastorizzazione, arriva al Mercato freschissima in due grandi tank che ne preservano le caratteristiche.

 

Spazio anche al vino

Quanto al vino, Mercato Centrale Milano ospita l’Enoteca firmata Tannico, la più grande enoteca online specializzata nella vendita di vini italiani ed esteri. La Scuola di Cucina affidata ad Alessio Leporatti di Florencetown. Si tratta di un progetto di diffusione della cultura gastronomica all’interno di uno spazio di formazione e approfondimento, tra corsi di cucina ed eventi tematici. Ideale per gli stranieri, ma non solo. Chi vuole fare un omaggio floreale può trovare la bottega Rosalba Piccinni, la nota canta/fiorista, conosciuta  al pubblico milanese per il suo Potafiori. Il Mercato è un luogo dove si può ascoltare buona musica  . Radio Mercato Centrale ne è l’esempio : un progetto nato come web radio con Alessio Bertallot in qualità di direttore artistico, che oggi trova il suo spazio fisico all’interno del Mercato milanese, con il primo laboratorio radiofonico. La web radio qui evolve in un’installazione artistico-radiofonica in cui a dischi strumentali brevi si alternano soundscape di Milano, vere e proprie “cartoline sonore” della città. A completare l’offerta del Mercato, infatti, vi è un’area interamente dedicata agli eventi, lo Spazio Fare, con un fitto calendario che prenderà il via dalla seconda settimana di settembre.

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Alberto Lupini


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