Le malghe della val Bresciana Una nicchia nascosta tra i monti
Il caseificio di Graticelle, il parco avventura di Collio e poi malghe ristrutturate che producono formaggi a pasta molle, di nicchia. Produzioni che non hanno niente da invidiare al Bagoss
17 luglio 2020 | 17:20
di Renato Andreolassi
Tante malghe salendo dopo Marcheno e Tavernole
E invece... Dopo Marcheno e Tavernole, salendo e fiancheggiando il fiume Mella, si apre tutto un altro modo. Troverete dopo Bovegno i resti delle miniere abbandonate di ferro e fluorite, ma anche il caseificio di Graticelle, il parco avventura di Collio, il passo del Maniva e l'avventuroso sterrato del Crocedomini, la splendida Corna Blacca con le fioriture dolomitiche e poi, nelle vallette laterali, tante e tante malghe ristrutturate che sono tornate a produrre formaggi a pasta molle, di nicchia.
Nulla da invidiare ad esempio al vicino e rinomato "Bagoss", dai prezzi esorbitanti (raggiunge anche i 45 euro al chilo) ma ancora alla ricerca di un marchio di qualità. Alla malga Mesorzo, Andrea Spranzi alleva al pascolo libero un centinaio di vacche da latte. Uno spettacolo della natura. Con il figlio e la moglie lavora nei pentoloni in rame a fuoco lento, ogni giorno, decine di litri di latte tutto alla base di formaggi che poi Zanini fa conoscere alle Tre Valli di San Colombano.
La Malga si trova in una spettacolare conca con acqua in abbondanza ed è l'ultimo presidio prima di salire ai 2mila metri del passo delle sette Crocette, località sconosciuta ai più. Se volete vedere e capire come nascono formaggi di qualità dovete salire fin quassù, dopo quasi tre ore di camminata, partendo da Memmo, frazione di Collio. Troverete davvero un altro mondo.
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