Linfa Eat Different: a Milano il “Miglior Bistrò Vegetale” in Italia
Primo classificato nella guida 50 Top Italy 2025, è il ristorante 100% vegetale e senza glutine inaugurato nel 2021 da Edoardo Valsecchi. Mangiare in modo sano, gustoso e rispettoso dell’ambiente è possibile
L’insegna è esplicita e concettuale: Linfa Eat Different. È quella del ristorante 100% vegetale e senza glutine di Milano che ha conquistato il primo posto per la categoria “I Migliori Bistrò Vegetali - D’Amico Award” della guida 50 Top Italy 2025.
Linfa, apprezzato da sempre più fasce di clientela
Fondato dal 33enne Edoardo Valsecchi nel maggio del 2021, è oggi un’impresa che marcia spedita e si sta facendo strada nel palato e soprattutto nell’apertura mentale della clientela. «Non è stato facile - ricorda Valsecchi - abbiamo dovuto aprire solo con asporto e consegna a domicilio assecondando le disposizioni altalenanti per contrastare il Covid. E poi inflazione, conflitti e aumento delle materie prime. Ma siamo sempre qui, con 13 dipendenti, e il locale funziona. La percezione della cucina vegetale è cambiata e dopo un inizio in cui eravamo sotto la lente oggi siamo apprezzati da fasce di clientela sempre più articolate».
Valsecchi, nonostante l’età, la sa lunga, con alle spalle una importante formazione manageriale presso realtà alberghiere e ristorative nel Regno Unito (5 anni a Londra) e a Dubai. «Negli Emirati - sottolinea - ho sviluppato un pensiero etico nei confronti del cibo e ho impostato un nuovo stile nell’alimentazione». Visione che ha esportato in via Bergognone a Milano avviando la sua rivoluzione green e gentile. Un “eat different” che sta prendendo piede a tal punto che all’attività classica di ristorazione ha affiancato quella di catering. «Mangiare in modo sano, gustoso e rispettoso dell’ambiente e degli animali non è una mission impossible».
Linfa, il personale può scegliere il turno di lavoro
Il locale, che dona un’atmosfera luminosa ma dai toni tenui, sviluppa 60 coperti lungo tre sale e nella bella stagione il dehors accoglie altri 20 ospiti. Il personale è giovane e motivato e ha l’opportunità di lavorare su due turni, o diurno o serale. Un orientamento alla sostenibilità sociale che conferma la filosofia che anima Linfa.
La cucina è affidata al venezuelano Franklin Nastasi, cuoco d’esperienza che sa affiancare con garbo diverse identità gastronomiche. Con un master in pasticceria e panificazione ha voluto al suo fianco Sharon Renzi, pastry chef romagnola di soli 21 anni. L’offerta culinaria è molto articolata e spazia dal sushi plant-based di cui in Italia Linfa è pioniere dal 2021 ai piatti capisaldi della tradizione come la pasta e la pizza reinterpretati in chiave vegetale e gluten free.
Linfa, senza glutine non significa privazione
«Mangiare vegetale non significa rinunciare al gusto - puntualizza Edoardo Valsecchi - così come una proposta senza glutine non deve essere percepita come una privazione. Noi siamo la dimostrazione che si può continuare a sorprendere il consumatore garantendogli un’esperienza culinaria unica e assolutamente inclusiva».
Linfa, menu degustazione e una carta completa
La carta prevede un menu degustazione da otto portate e un ampia scelta tra proposte sushi, pizzette e linea ristorante. L’offerta sushi contempla alternative vegetali a base di anacardi e mandorle ai formaggi e a base di proteine di piselli in sostituzione di salmone e tonno.
Da segnalare la ricetta Mediterraneo con battuto di tonno vegetale condito con capperi di Salina, pomodori secchi, olive taggiasche e shichimi togarashi o Save a crab, a base di cuore di palma marinato, avocado Hass, cetriolo marinato, sesamo bianco e nero, fili di peperoncino. Di alto profilo l’Uramaki da 8 roll con zucca di Hokkaido in tempura. Molto ricca anche la voce ristorante. Da segnare in agenda le fettuccine di pasta fresca con ragu di shiitake a lenta cottura così come la bistecca di proteine di piselli, cotta su pietra di sale rosa dell’Himalaya con verdure di stagione a bassa temperatura e salsa chimichurri. Cantina internazionale ad ampio raggio, con tanto di selezione di sakè.
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