Il Lago di Como come non lo avete mai gustato grazie a Raffaele Lenzi

Il ristorante Il Sereno al Lago, situato a Torno (Co), sfida le aspettative, offrendo un'esperienza culinaria di lusso che bilancia magistralmente innovazione e tradizione, grazie allo chef Raffaele Lenzi

18 giugno 2023 | 16:30
di Gabriele Pasca

Immerso nell'incanto di uno dei panorami più affascinanti d'Italia, il Sereno, visceralmente legato alla riva di Torno (Co), proietta un lume di raffinatezza sul Lago di Como. Questo santuario di eleganza si rivela armoniosamente integrato in un contesto mozzafiato, dominato non solo dalle acque scintillanti del lago che riflettono la luce solare, ma anche dalle maestose cime montuose che ne fanno da cornice. Ma non pensiamo al Sereno semplicemente come un hotel di lusso, sarebbe un misfatto. È un'osmosi di estetica contemporanea e atmosfera intrisa di storia. Ogni particolare è un atto di devozione all'ospite, un dettaglio minuzioso che risuona con l’armonia dell'ambiente circostante.

 

La filosofia del Sereno non è dissimile a quella di un'orchestra, dove l'ospite è il solista e l'eccellenza del servizio è la sinfonia che accompagna. Ne risulta una perfetta danza tra eleganza e comfort, un luogo dove si può inebriarsi della maestosità del lago. Inserito in questo quadro d'incanto, anche il ristorante si fregia di una vista panoramica sul lago, concedendo agli ospiti l'opportunità di vivere momenti di pura estasi in compagnia di una cucina sopraffina. Immaginatevi a cena all'aperto, con il lago che si dispiega dinanzi a voi, un dipinto vivente che muta al passare delle stagioni. L'interno del ristorante, un vero e proprio capolavoro di design, fonde elementi di terrazzo veneziano e pietra di Travertino, esaltati da inserti in pietra di Moltrasio: un palcoscenico ideale per le creazioni culinarie dello chef Lenzi.

Raffaele Lenzi, chef globale tra tradizione e innovazione

Raffaele Lenzi, napoletano classe ‘84, è un cuoco globale che ha affinato le sue abilità nelle cucine stellate di tutto il mondo. Dopo la scuola alberghiera, Lenzi ha lavorato come chef in Inghilterra e negli Stati Uniti, per poi tornare in Italia: dapprima con Bruno Barbieri al ristorante Arquade, poi a Milano al Bulgari Hotel, e, più a sud, a Palazzo Sasso. Ha ampliato le sue competenze al Grand Hotel a Villa Feltrinelli e ha contribuito all'apertura dell'Armani Hotels & Resorts Milano. Dopo una nuova parentesi in ristoranti stellati tra Hong Kong e Stati Uniti, torna in Italia per guidare la cucina del ristorante Turbigo sui Navigli, fino all’arrivo al Sereno.

 

Una carriera sempre guidata dalla curiosità e dall’amore per il cibo; una passione, la sua, nata dall'attrazione per le materie prime che lo ha spinto alla continua ricerca di nuovi spunti creativi. Per Lenzi uno chef moderno deve essere un viaggiatore, un esploratore che non smette mai di imparare e di mettere in discussione le proprie idee. La sua cucina è un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione e, nonostante le sue esperienze internazionali, non ha mai dimenticato le radici napoletane. Qui, al Sereno al Lago, lenzi propone oggi tre diversi percorsi di degustazione, oltre al consueto menu alla carta.

La cucina di Lenzi all'insegna dell'inaspettato: contrasti e contraddizioni

Nel menu “Omakase” si inaugura la degustazione con un trionfo di sapori e consistenze: un accostamento avventuroso di verza in tempura, salmerino e dashi di merluzzo svela subito un'attitudine a sperimentare contrasti gustativi. La carnosa succulenza dell'asado trova un perfetto contraltare nella salsa chimichurri, mentre l'hummus di fave e paprika porta un tocco di dolcezza. Il tema dei contrasti prosegue con l'insalata russa.  Il menu procede quindi con una prelibatezza dal gusto delicato e persistente, un'insolita combinazione di carota, mandorla, prezzemolo e trota affumicata, seguita da un ceviche di ricciola impreziosito da finocchio e codium.

 

Segue un raviolo di patata ripieno di Zincarlin, arricchito da salsa mojo e peperone arrosto, e spaghetti al burro di anacardi, fava tonka e aceto di perilla. A coronare il percorso, un pane di Tûmmìnia nigra, servito con burro ai semi di zucca, introduce alla fine del pasto, un dentice glassato con salsa Chana Dal e un intrigante accostamento di pak-choi, prosciutto d’anatra e il suo garum. L'esperienza culmina con un inaspettato dessert, un insieme di pomodoro San Marzano, fragola e gelato di mozzarella.

Lenzi e l'innovativa esplorazione del regno vegetale: vegetali, tuberi e radici

Il percorso “Vegetali, Tuberi & Radici” esplora una ricchezza di sapori e profumi nella cornice esclusiva della cucina vegetariana. Si apre con un hummus di fave e paprika che fonde note terrose e piccanti, e prosegue con un fiore di zucca alla scapece che cattura l'essenza del sapore estivo. Un trittico di friggitello, peperone crusco e basilico greco aggiunge una sfumatura di complessità piccante. Le tagliatelle di sedano rapa, abbinato a ibisco e pinoli, offrono una sinfonia di gusti che spaziano dal dolce, al tostato e al floreale. La sezione successiva presenta un tempeh di fagioli dall’occhio, insieme a cipolla e bergamotto, per poi passare a un connubio intrigante di cavolo cinese, seitan e jus di cavolfiore.

Un tuffo nella tradizione con il menu di Lenzi

Il terzo menu, “Omaggio alla tradizione”, è il palcoscenico su cui Lenzi esalta l'anima culinaria italiana, rileggendola attraverso il suo obiettivo innovativo. Si spazia dalla Pizza fritta e birra, in cui l'impasto tradizionale è arricchito con scarola e una gelatina di birra, al Sorbetto di limone, una celebrazione del frutto in tutta la sua freschezza.

In questo percorso, Lenzi rivisita anche i classici, come la "Terrina di coniglio alla cacciatora e cime di rapa", un piatto tradizionale che viene reso unico grazie alla scelta di cuocere la carne dell'animale intera, preservando un caratteristico colore rosato.

L'arte di innovare nel rispetto della tradizione a Il Sereno al Lago

Il Sereno al Lago ci dimostra come l'innovazione possa essere un'estensione dell'essenza di un luogo, piuttosto che una sua totale reinvenzione. Nella sua proposta gastronomica, Lenzi esplora i confini della tradizione italiana, cercando di allargare la percezione di ciò che questa può significare. La sua cucina è un audace equilibrio tra il riconoscimento della tradizione e la voglia di sorprendere, un continuo gioco di aspettative soddisfatte e sovvertite. Ma la vera magia si manifesta quando si comprende che l'esperienza del Sereno non si limita al cibo. È un incontro con l'estetica, l'atmosfera, un tuffo nei sensi stimolati dalla vista mozzafiato del Lago di Como, accompagnato dal susseguirsi di piatti che rappresentano un viaggio attraverso sapori familiari e innovativi. Questa straordinaria simbiosi tra ambiente, servizio e cucina fa del Sereno una destinazione in sé.

Il Sereno rappresenta un'eleganza che non grida, ma sussurra. Non si tratta di ostentazione, ma di un lusso sottile e sofisticato che si fonde con il paesaggio circostante, creando un'esperienza che rimane impressa nella memoria molto tempo dopo che l'ultimo boccone è stato consumato. In ogni dettaglio si sente una passione autentica, un'attenzione meticolosa al comfort e al piacere dell'ospite, una dedizione alla bellezza sia nei sapori che nell'ambiente. Tutto questo rende il Sereno non solo un luogo da visitare, ma un luogo da vivere.

Il Sereno Al Lago
Via Torrazza, 10, 22020 Torno (Co)
Tel 031 5477800

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