L’Albereta compie trent’anni con la cucina elegante di Fabio Abbattista
Rifugio di lusso tra le colline della Franciacorta: evoluzione, tradizione e gastronomia visionaria nel viaggio tridimensionale de L'Albereta di Erbusco (Bs), simbolo inconfondibile dell'ospitalità italiana

Nel 1993, un sogno prese vita tra le colline verdi della Franciacorta, un’intuizione che avrebbe trasformato l'industria dell'ospitalità italiana. Vittorio Moretti, imprenditore visionario con un occhio particolarmente accorto alla bellezza, trasformò una dimora neorinascimentale di fine Ottocento, originariamente casa privata dell'avvocato Giovanni Cavalleri e della moglie Anna, musicista e grande appassionata di pittura, in un relais di lusso. Da allora l’Albereta è diventata sinonimo di accoglienza nel mondo e, ancora oggi, a trent'anni dalla sua apertura, continua a brillare nel panorama dell'ospitalità italiana. Un luogo che ha saputo evolvere nel tempo, mantenendo sempre un legame forte con il territorio e la sua storia. La passione e l'impegno della famiglia Moretti, di Carmen, in particolare, hanno trasformato un hotel in un simbolo di eleganza e raffinatezza, un'oasi felice in cui ogni dettaglio, dalla scelta dei materiali alla cura dei giardini, riflette l'amore per la bellezza e la ricerca della perfezione.
L'Albereta oggi: un'oasi di lusso e raffinatezza
Ecco la Albereta, una gemma nascosta che si stacca dallo sfondo come un ritratto d'eleganza in uno scenario selvaggio. Lussuoso? Sì, ma con una scintilla di audacia. Raffinato? Certamente, ma senza smarrire il legame con la natura che lo circonda. Qui, l'ospitalità non è un mero servizio, ma una coreografia perfetta di relax, lusso e un pizzico di eccellenza gastronomica. E parlando di cucina, benvenuti nel regno dello chef Fabio Abbattista: il ristorante Leone Felice Vista Lago.
Fabio Abbattista: un artigiano del gusto
Fabio Abbattista ha trasformato la cucina in un linguaggio personale e distintivo. La sua profonda conoscenza delle materie prime si unisce a un rispetto autentico per le tradizioni culinarie, dando vita a piatti che esplorano nuovi orizzonti senza mai perdere il legame con la realtà. La sua filosofia culinaria, radicata nella concretezza, si traduce in piatti che uniscono i sapori autentici della sua regione natale, la Puglia, con influenze provenienti da territori vicini e lontani. Il suo percorso professionale è un mosaico di esperienze in ristoranti di prestigio: dal Rome Cavalieri allo Square Restaurant di Londra, dal Le Gavroche con Michel Roux allo Spoon con Alain Ducasse.
Artigiano del gusto, non teme di sperimentare con i sapori del territorio, che propone in una cucina profondamente radicata nella cultura mediterranea. Un tributo alla ricerca di materie prime di qualità e alla valorizzazione dei piccoli produttori, che seleziona personalmente, assicurandosi che ogni piatto rifletta il lavoro e la passione di chi, come lui, crede nel valore della buona tavola. Parola d’ordine “equilibrio”: tra territorio ed esperienza; un’armonia che si riflette nei suoi piatti, che combinano i sapori della Franciacorta con le influenze acquisite durante la sua carriera. Che si tratti di esaltare il pesce di lago o di sperimentare con ingredienti come bulgur, quinoa e tofu, Abbattista è sempre alla ricerca di nuovi modi per soddisfare e sorprendere i suoi ospiti.
Un percorso attraverso i sapori d’Europa
Il menu degustazione “Bergamo-Brescia, Capitale Italiana della Cultura”, studiato appositamente per l’evento di quest’anno, che coinvolge i due capoluoghi di provincia lombardi, è un racconto che, dalla “tartara di lavarello, mela verde, panna acida ed erba cipollina”, al “Casoncelli al bagoss e mais spinato di Candino con salsa di verdure arrosto”, ci permette di immergerci nel cuore della Franciacorta attraverso grandi sapori e perfette armonie. Ma la carta non è solo un omaggio alla tradizione: è anche un'esplorazione, una riflessione aperta tra la cucina italiana e le influenze internazionali.
Come nella “Crema di latte cagliata”, in cui la dolcezza del latte si sposa armoniosamente con la freschezza dei piselli, delle fave e degli asparagi, creando un equilibrio di sapori che è un omaggio alla bella stagione; Il caviale, infine, con la sua nota salina, aggiunge un tocco di lusso e raffinatezza. Notevole anche il “rollè di coniglio, funghi cardoncelli, carota alla brace e polline”, un piatto che riflette la maestria di Abbattista nella preparazione delle carni. La dolcezza del coniglio si armonizza con la terra dei funghi cardoncelli e la dolcezza della carota alla brace. E come chiudere al meglio se non con una torta di rose, secondo tradizione?
Un viaggio tra lusso, bellezza e gastronomia
Tra il verde delle colline e l'azzurro del lago, il lusso non è solo un'attrazione, ma un dialogo costante con la natura e la storia di questo territorio. Un raro esempio di un'ospitalità che non è mai ferma, ma in continuo movimento, un'evoluzione che ha radici nel passato, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Un luogo dove lusso, raffinatezza e gusto non sono solo promesse, ma una realtà quotidiana. Così, l'Albereta si conferma un palcoscenico per il meglio della cultura ricettiva e culinaria, italiana e internazionale. Un viaggio di bellezza, un viaggio di trent'anni e oltre.
L’Albereta Relais & Châteaux
Via Vittorio Emanuele, 23, 25030 Erbusco (Bs)
Tel 030 7760550
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