Italia e Francia ora unite anche dal nuovo tracciato per lo scialpinismo di 11 km
Inaugurato il percorso transfrontaliero skialp tra Savoia e Valle d'Aosta. Un’occasione per praticare l’attività sulla neve scoprendo luoghi di importante valore naturalistico e culturale al Piccolo San Bernardo
Lo scialpinismo in Italia vanta nomi di importanza mondiale, atleti capaci di fare incetta di titoli e medaglie nel panorama internazionale. Eppure, nonostante la fama di cui gode il movimento tricolore all'estero, questa specialità - connubio tra sci e alpinismo - non è ancora così conosciuta nel Bel Paese, che offre versanti e sentieri naturalmente vocati a questo genere di attività. Ma qualsosa si sta muovendo e cambiando, con una crescente attenzione verso quanti - più di quanto ci si aspetti - si dedicano a questo sport. Un segnale arriva dall'inaugurazione di un nuovo tracciato a cavallo del confine tra italia e Francia, unite ora da 11 chilometri di nuovo tracciato per lo scialpinismo al Piccolo San Bernardo, un nuovo percorso senza frontiere che ora offre agli appassionati di questa specialità l’occasione per vivere un’esperienza potente e rigenerante sotto il profilo fisico ed emotivo.
Un percorso da togliere il fiato
Gli undici chilometri di tracciato sono dotati di segnaletica per la sicurezza e la serenità degli sciatori, e di una app web che consente la geolocalizzazione (www.espacesanbernardo.eu) e la scoperta dei punti di maggiore interesse.
Il percorso permette di esplorare pendii e altopiani dell’Espace San Bernardo passando da un’altitudine variabile tra i 1.460 e i 2.574 metri. Indimenticabili gli scorci sul Monte Bianco innevato, sui ghiacci perenni del Rutor e sulla più dolce distesa del Piccolo San Bernardo, con il suo ricco portato di storia umana segnata nei secoli dal passaggio di mercanti, pellegrini ed eserciti.
Una rara occasione per confrontarsi con la potenza della montagna
Il percorso transfrontaliero Skialp – che può avere inizio indifferentemente dal lato italiano oppure da quello francese - offre insomma una rara occasione per confrontarsi con una montagna senza frontiere capace di restituire agli occhi e allo spirito tutta la sua forza.
Il tracciato che ha inizio dall’Italia - lungo 11 chilometri - parte da Les Suches (2176 m) e prosegue per circa 4 chilometri lungo una pista battuta e percorribile in piena sicurezza, raggiungendo così il Colle del Belvedere (2558 m). Da qui è possibile continuare verso la Francia seguendo la pista Carabiniers che conduce alla partenza della seggiovia Chardonnay con cui si raggiunge il Col de la Traversette per poi scendere fino a La Rosière.
Partendo invece da La Rosière, sul lato francese, il tracciato sale fino al Col de la Traversette a quota 2383 metri per poi scendere fino alla partenza dello skilift Bellecombe 1. Utilizzando gli impianti Bellecombe 1 e Bellecombe 2 si raggiungono i 2558 m del Colle del Belvedere da cui è possibile scendere fino a La Thuile. In questo caso il percorso misura 11,8 chilometri.
I prossimi sviluppi
Il progetto Nouvelles Liaisons Transfrontalières sostenuto dal Programma Interreg europeo Alcotra Italia-Francia prevede 4 percorsi transfrontalieri che si aggiungono alle 2 Liaisons esistenti, quella stradale in estate e quella invernale tra gli impianti di risalita di sci alpino. Sono soprattutto percorsi che agevolano la riconnessione con la montagna in tutte le stagioni, ristabilendo le relazioni tra persone, ambiente, antiche memorie.
Oltre al percorso Skialp per lo scialpinismo, è in corso l’allestimento di un percorso per la bike (sia in mountain bike che in e-bike, con vari punti di ricarica), un sentiero escursionistico sull’itinerario del Consiglio d’Europa di Saint Martin de Tours nella tratta tra la Thuile e Séez, e una passeggiata sulle tracce della Memoria, alla scoperta del patrimonio al Colle del Piccolo San Bernardo, dall’antico Cromlech celtico alla Mansio romana fino all’Ospizio del Piccolo San Bernardo.
Creati per rilanciare e diversificare l’offerta turistica dell’area transfrontaliera del Piccolo San Bernardo – le 4 Liaisons rispondono all’accresciuta domanda di attività outdoor nelle diverse stagioni e costituiscono una risposta di adattamento ai cambiamenti, anche climatici. Il progetto è stato costruito con i contributi degli operatori dell’accoglienza e dei mestieri della montagna, anche per creare sinergie e occasioni di soggiorno sui due lati della frontiera.
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Alberto Lupini
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