In Sicilia e in Sardegna riaperti i 13 resort della famiglia Mangia

L’attività nei villaggi turistici isolani è ripresa dopo l’emergenza Covid. Parte delle camere non sono utilizzate per evitare il sovraffollamento delle strutture. Cronaca di un fine settimana al Pollina Resort

07 luglio 2020 | 14:22
di Gianni Paternò
Servono grande coraggio e professionalità imprenditoriale per aprire 9 resort e villaggi in Sicilia e 4 in Sardegna in questo periodo di covid. Succede grazie ad Aeroviaggi, la società turistica palermitana della famiglia Mangia guidata da Marcello. Di questi (l’elenco completo è consultabile sul sito www.aeroviaggi.it), abbiamo visitato il Pollina Resort a 115 km da Palermo sul mare dei Nebrodi.

La spiaggia e, sullo sfondo, la rocca di Cefalù

Si arriva in auto dalla A19 uscendo a Castelbuono provenendo da Palermo o a Tusa da Messina. Arriviamo il pomeriggio di un venerdì da tutto esaurito per l’arrivo di un folto gruppo di palermitani di vari circoli sportivi attirati da un torneo di padel.



Sembra che tutti ci fossimo dati appuntamento alla stessa ora, ma nonostante questo i molti addetti dirigono gli arrivi e le varie postazioni per lo scanner della temperatura, l’autocertificazione e il check-in sono ordinate. Le 345 camere sono divise in sette edifici, ciascuno con un nome di un fiore, hanno quasi tutte terrazzo o balcone. Per scelta della direzione non tutto il villaggio verrà occupato e ben 80 camere non sono disponibili finora per non sovraffollare le strutture.

La vista dalle camere del resort

La camera che ci è riservata è arredata in modo moderno con armadio, tavolo, poltrona, ampio ripiano per le valigie con sotto cassetti, aria condizionata silenziosissima, terrazza con tavolo e 2 poltroncine, ampio bagno con doccia. Tutto è in perfette condizioni di manutenzione, come l’intero villaggio, tanto che pensiamo che sia il primo anno dopo la totale ristrutturazione del vecchio Valtur. Invece siamo al terzo anno di funzionamento.

La parte centrale del villaggio

Il fascino del Pollina Resort sono gli enormi spazi comuni, i tanti lounge a disposizione, quattro sale ristorante, di cui una immensa, luminose e panoramiche, dove sono i buffet serviti dagli addetti, il verde esterno curatissimo dai prati ai fiori, alla ricca vegetazione naturale della macchia mediterranea. Di fronte al bar centrale uno spiazzo per l’animazione diurna e una grande e bella piscina a sfioro, molti lettini e ombrelloni per prendere il sole.

La zona piscina

Con una breve camminata in mezzo al verde e costeggiando i campi da tennis, padel e calcetto, si arriva a 2 ascensori che portano all’estesa spiaggia sabbiosa con lettini e ombrelloni distanziati, bar, toelette, spogliatoi e vista sulla rocca di Cefalù. Gli attenti bagnini disinfettano tutto non appena gli occupanti si allontanano, a mare attrezzature per sport come sup ed altre ammissibili in clima covid.

I campi di padel

Al ristorante, oltre al banco degli antipasti, delle insalate e della frutta, sono disponibili 4/5 primi e 5/6 secondi con contorni; se si vuole si può prendere tutto.

L'allestimento di una cena

Dirige la cucina lo chef Giuseppe Scozzari che dopo anni in altre grandi strutture, da pochi giorni guida la nuova brigata che ancora deve un po’ migliorare. Ottimo il vino bio alla spina, specie il rosso. La sera anche i dolci. A mezzanotte stuzzichini e non mancano serate a tema gastronomico, per esempio tutto pesce o barbeque.

La caletta riservata del resort

Per chi desidera una ristorazione più tranquilla, con una breve passeggiata si arriva alla terrazza Eolo, dove c’è un ristorantino con pizzeria. La terrazza, che la sera tardi si trasforma in discoteca, domina una piccola caletta a mare, adatta a chi non vuole stare in mezzo ai bambini, con prato verde, attrezzata con lettini e ombrelloni sugli scogli.

Ai bambini è destinata un’area giochi separata con appositi addetti. Ovunque personale, con mascherine, cortese e disponibile, il direttore Giosuè Miceli sempre presente, che magari vedrete servire al buffet in cravatta. Sparsi per l’intero resort 32 totem con disinfettante per le mani e guanti mono uso. Per tutto l’insieme e l’organizzazione del personale il turista si sente sereno, tranquillo e protetto.

Da non perdere la passeggiata panoramica al tramonto. Non mancano gli spettacoli serali in un ampio anfiteatro con comodi sedili, anche se non di grande interesse. Insomma una struttura turistico-ricettiva che merita un soggiorno rigenerativo dopo tanti mesi di preoccupazioni.

Per informazioni: www.aeroviaggi.it


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Alberto Lupini


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